DI NOME DI FATTO - Forse non tutti sanno che il Grande Raccordo Anulare (Gra) che circonda Roma e connette tutte le principali strade della capitale (ci sono ben 42 svincoli) è classificato come A90, dove la “A” sta ad indicare autostrada. Un “piccolo” particolare che, secondo quanto previsto dalla finanziaria 2010, renderebbe legittimo l'imposizione di un pedaggio per il suo transito.
CORO DI NO - Un'ipotesi che, però, oltre a non piacere di certo alle migliaia di automobilisti che percorrono le strade della capitale, non trova il sostegno delle forze politiche. Come riporta il Sole 24 Ore, un coro di no si è levato da tutte le forze in campo, a cominciare dall'assessore alla mobilità del comune di Roma, Sergio Marchi, che ha detto: “Un'ipotesi da respingere con forza”. Anche il sindaco Alemanno è d'accordo: “Un pedaggio sul raccodo anulare è inaccettabile e impensabile perché si tratta di una via di collegamento ormai interna alla città di Roma e a servizio dei cittadini romani”.
GIÀ SI PAGA - Resta il fatto che il Grande Raccordo Anulare, gestito dall'Anas, con le sue carreggiate separate da spartitraffico, più corsie per senso di marcia e incroci a intersezione, ha caratteristiche che lo rendono una vera autostrada. Tanto da non essere diverso dalle tangenziali di altre città italiane, alcune già soggette a pedaggio, come a Milano o Napoli.