OBIETTIVI A LUNGO TERMINE - Se il team di Formula 1 è lontano dai fasti degli Anni 80 e 90, quando vinse 9 titoli piloti e 7 costruttori, la divisione della McLaren che si occupa delle automobili stradali non è mai stata dinamica e come negli ultimi anni, tanto da aver stabilito nel 2017 il nuovo record di vendite (3.340 vetture). Il costruttore inglese non vuole “cullarsi” però su questi risultati e in occasione del Goodwood Festival of Speed 2018 ha presentato la nuova strategia Track25, che aggiorna quella illustrata nel marzo 2016 sulla scia dei buoni risultati ottenuti nel frattempo. Il nuovo piano è studiato in funzione del 2025, quando la McLaren si aspetta di vendere 6.000 automobili l'anno. Tutte continueranno ad essere fabbricate a mano nella storica fabbrica di Woking, come avviene oggi, ma per quella data cresceranno i concessionari nel mondo: dagli 86 di oggi si passerà a 100.
C'È ANCHE L'EREDE DELLA P1 - La McLaren ha in programma di investire circa 1,2 miliardi di sterline (1,35 miliardi di euro), messi in preventivo fino al 2025 per lanciare 18 fra nuovi modelli e derivate: la McLaren 570S è un nuovo modello, ad esempio, mentre la 570GT è considerata una derivata. Fra i 18 nuovi modelli ci sarà anche l'erede della McLaren P1, la hypercar ibrida costruita in 381 esemplari fra il 2013 e il 2015, un modello “icona” come lo è stato prima la mitica McLaren F1. Fra le righe del piano Track25 si legge inoltre che tutte le McLaren previste avranno il motore centrale e saranno anche ibride, tanto è vero che l'azienda ha in programma di lanciare un sistema per ricaricare velocemente la batteria dopo una sessione in pista. Questo perché l'ibrido della McLaren non è studiato solo per migliorare l'efficienza dell'auto e le sue percorrenze, ma può essere utilizzato anche come “boost” di potenza nelle accelerazioni o riprese, in maniera simile a quanto avviene sulle monoposto di Formula 1.