GIOCHI DI POTERE - Il successo di vendite registrato nel 2016 (qui per saperne di più) ha fatto da preludio a una piccola rivoluzione alla McLaren, che dopo 37 anni saluta l’uomo che ne ha decretato le molte fortune: l’imprenditore Ron Dennis (nella foto) ha annunciato oggi di aver ceduto il restante 25% delle azioni in suo possesso, uscendo così dall’azienda che ha reso grande e con la quale ha vinto in Formula 1 sette Campionati del Mondo vostruttori e dieci Campionati piloti. L’uscita dall’azionariato del 70enne inglese porta ad un riassetto della società, con consolidamento dei due soci principali, il fondo d’investimento Mumtalakat del Bahrain e la TAG dall’ex socio storico di Dennis, Mansour Ojjeh. Secondo le informazioni raccolte da Sky News, Dennis incasserà dalla vendita circa 275 milioni di sterline.
PASSATO GLORIOSO - Ron Dennis aveva dovuto abbandonare a novembre 2016 tutti gli incarichi direttivi nell’azienda, in accordo con quanto stabilito dal consiglio di amministrazione della società (McLaren Tecnology Group) che controlla il team di Formula 1, il costruttore di modelli stradali e la divisione specializzata in ricerca su nuovi materiali e tecnologie. Lo stesso consiglio di amministrazione ha stabilito nelle scorse ore di unificare i tre rami d’azienda all’interno della McLaren Group, il cui presidente esecutivo e azionista di maggioranza sarà lo sceicco Mohammed bin Essa Al Khalifa. Dennis intende concentrarsi sulla fondazione benefica della sua famiglia e su progetti di pubblico interesse. La McLaren, sotto la sua gestione, ha portato al successo piloti del calibro di Niki Lauda, Alain Prost, Ayrton Senna, Lewis Hamilton e Mika Hakkinen.