Battery Swapping: cos’è e come funziona

Tecnica
Pubblicato 03 giugno 2023

Il battery swapping prevede la sostituzione della batteria esaurita dell'auto elettrica con una carica, in apposite stazione di scambio e in pochi minuti. Potrebbe dare un forte incentivo alla diffusione delle EV.

Negli ultimi anni l’industria automobilistica ha fatto passi avanti molto importanti nel processo di transizione dalle auto a combustione interna alle auto elettriche. Tuttavia, una delle principali sfide rimaste da affrontare è quella dell’autonomia delle batterie delle auto elettriche. I proprietari delle e-car sono limitati dalla quantità di energia immagazzinata nelle batterie e dalla necessità di ricaricare la batteria stessa quando si esaurisce l’energia, o comunque quando l’energia sczende sotto un certo limite. Ed è proprio qui che entra in gioco la tecnologia del Battery Swapping

PERCHÉ IL BATTERY SWAPPING È IMPORTANTE PER IL SETTORE DELLE AUTO ELETTRICHE

Sintetizzando sommariamente, il Battery Swapping è la tecnologia che permette agli automobilisti di scambiare le batterie scariche delle loro auto elettriche con batterie cariche in stazioni di ricarica speciali, simili a quelle dei distributori di benzina. Questo significa che, invece di attendere ore per ricaricare la batteria dell’auto, gli automobilisti possono semplicemente sostituire le batterie scariche con batterie cariche in pochi minuti. Questo potrebbe essere anche un importante incentivo all’acquisto delle auto elettriche, perché tra gli elementi frenanti e limitanti che scoraggiano i potenziali acquirenti, vi è proprio l’autonomia della batteria. 

Ci sono diverse aziende che stanno sviluppando stazioni di ricarica per il Battery Swapping, ma questa tecnologia oggi non è ancora molto diffusa, in parte a causa del costo elevato delle stazioni di ricarica e delle batterie, ma anche per via della mancanza di standardizzazione tra i diversi produttori di auto elettriche, nonché per timori sullo smaltimento delle batterie esauste. 

Dobbiamo anche dire che la tecnologia non può definirsi una novità in assoluto, visto che già all’inizio del 900 General Electric propose questa tecnologia, che fu però ostacolata dall’adozione delle auto endotermiche. 

Nonostante queste sfide, il Battery Swapping ha il potenziale per rivoluzionare l’industria automobilistica e accelerare la transizione alle auto elettriche. Inoltre, potrebbe essere particolarmente utile per i proprietari di auto elettriche che vivono in aree con una limitata infrastruttura di ricarica, perché potrebbero semplicemente scambiare le batterie scariche con batterie cariche, invece di dover cercare un’apposita stazione. 

COS’È IL BATTERY SWAPPING

Abbiamo detto che il Battery Swapping (in italiano, letteralmente: “sostituzione della batteria”) è una tecnologia utilizzata nei veicoli elettrici che prevede la sostituzione della batteria scarica con una completamente carica in pochi minuti, invece di doverla ricaricare collegando il veicolo alla rete elettrica. In pratica, il conducente parcheggia il veicolo in una stazione di ricarica apposita, dove un meccanico specializzato rimuove la batteria scarica e la sostituisce con una nuova. Un’alternativa molto più conveniente e rapida rispetto alle classiche wallbox.

Infatti, questa tecnologia permette di ridurre il tempo di attesa necessario per la ricarica, risolvendo così uno dei problemi principali per le auto elettriche, ovvero la limitata autonomia e la necessità di trovare punti di ricarica lungo il percorso. 

Inoltre, sarebbe introdotta la possibilità di noleggiare le batterie per le auto elettriche: in questo caso, il proprietario dell’auto elettrica non sarebbe il proprietario della batteria. È un vantaggio, che potrebbe influire anche sul costo complessivo delle auto elettriche, le quali sarebbero separate dal valore della batteria. 

Tuttavia, questa tecnologia richiede una standardizzazione delle batterie per garantire la compatibilità tra veicoli e stazioni di ricarica, nonché l’infrastruttura necessaria per lo scambio delle batterie che deve essere adeguata e diffusa. E questa è una delle criticità da risolvere per accelerare la diffusione. 

AUTONOMIA AUTO ELETTRICHE: UN BEL PROBLEMA

L’autonomia delle batterie rappresenta uno dei principali ostacoli all’adozione diffusa delle auto elettriche. A differenza dei veicoli a combustione interna, le auto elettriche sono limitate dalla capacità delle batterie e dalla loro durata. Nonostante i progressi tecnologici compiuti negli ultimi anni, l’autonomia delle batterie resta sempre inferiore rispetto a quella dei serbatoi di carburante tradizionali. 

Il problema dell’autonomia è dovuto alla natura stessa delle batterie al litio utilizzate nelle auto elettriche. Infatti, le batterie al litio sono limitate dalla densità energetica, ovvero la quantità di energia che possono immagazzinare per unità di volume o peso. In altre parole, maggiore è l’autonomia richiesta, maggiore dovrà essere la capacità della batteria e quindi il peso complessivo dell’auto. 

Oltre alla densità energetica, l’autonomia delle batterie è influenzata anche da altri fattori, come lo stile di guida e l’utilizzo di componenti elettriche. Inoltre, le batterie al litio hanno una durata limitata nel tempo e nel numero di cicli di carica e scarica. 

Per ovviare a questo problema, i produttori stanno sviluppando nuove tecnologie di batterie che migliorano la densità energetica e la durata. Alcune di queste tecnologie includono le batterie a stato solido, le batterie agli ioni di litio-zolfo e le batterie al litio-aria. Tuttavia, queste tecnologie sono ancora in fase di sviluppo e non sono state ancora adottate su larga scala. 

Per migliorare l’autonomia delle auto elettriche, alcuni produttori stanno sperimentando anche l’uso di pannelli solari integrati nel tetto o nella carrozzeria, che possono fornire energia supplementare alla batteria. Inoltre, la tecnologia di ricarica rapida sta diventando sempre più diffusa, riducendo il tempo necessario per la ricarica della batteria.

COME FUNZIONA IL BATTERY SWAPPING

In mezzo a queste ricerche, si inserisce anche il Battery Swapping. Abbiamo spiegato che questo processo consiste nel sostituire la batteria esaurita di un’auto elettrica con una batteria completamente carica presso una stazione di servizio apposita. In questo modo, l’utente può continuare il suo viaggio senza dover attendere il tempo necessario per la ricarica della batteria.

Il processo di Battery Swapping richiede però l’utilizzo di una batteria standardizzata, che può essere sostituita rapidamente attraverso l’utilizzo di un sistema automatizzato. Il veicolo si posiziona su una piattaforma apposita, che permette l’accesso alla batteria da sostituire. La batteria esaurita viene rimossa e sostituita con una batteria completamente carica, in pochi minuti. Il processo può essere completamente automatizzato e quindi, in questo caso, non richiederebbe l’intervento umano. In quest’ultima eventualità, invece, serve personale qualificato ed esperto, appositamente formato, perché stiamo parlando di un intervento delicato. 

VANTAGGI E SVANTAGGI

Il Battery Swapping è vantaggioso per diversi motivi. In primo luogo, permette agli utenti di avere un’autonomia illimitata, poiché possono sostituire la batteria esaurita con una batteria completamente carica in pochi minuti. Inoltre, questa tecnologia può ridurre i costi di produzione delle auto elettriche, poiché i produttori possono utilizzare batterie più piccole, meno costose e con meno capacità. Infine, il Battery Swapping può ridurre l’impatto ambientale, poiché permette di utilizzare batterie più leggere e ridurre l’utilizzo di risorse naturali. 

Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi. In primo luogo, la necessità di stazioni di servizio apposite, che al momento non sono ancora diffuse in modo capillare. Inoltre, questa tecnologia richiede una standardizzazione delle batterie, ovvero un accordo comune sui tipi e le specifiche delle batterie, in modo che possano essere scambiate tra diversi produttori e modelli di auto. Ciò potrebbe richiedere un accordo globale tra le case automobilistiche e i fornitori di energia. In Cina si sta già facendo, in Europa sembra una cosa molto più complessa.

Inoltre, il Battery Swapping richiede anche una certa logistica per la gestione delle batterie, perché le batterie esaurite devono essere ritirate e sostituite con batterie cariche: ciò richiede una pianificazione e una gestione accurata della catena di approvvigionamento. 

Infine, ci sono anche timori per la sicurezza delle batterie durante il processo di sostituzione, poiché le batterie potrebbero essere danneggiate o possono essere soggette a problemi di surriscaldamento. Questo richiede un’adeguata formazione e attrezzatura per il personale che gestisce la sostituzione delle batterie, qualora il processo non sia automatizzato. 

QUALI SONO LE AZIENDE CHE STANNO SVILUPPANDO STAZIONI DI RICARICA

L’adozione del Battery Swapping come tecnologia di ricarica per le auto elettriche potrebbe diventare molto popolare a breve termine e alcune aziende stanno già investendo in stazioni di ricarica dedicate a questa tecnologia. In particolare, ci sono alcune aziende che stanno sviluppando stazioni di ricarica per il Battery Swapping

Tra i maggiori investitori spunta Tesla, che ha sviluppato la propria rete di stazioni di ricarica Supercharger in tutto il mondo. Sebbene queste stazioni non supportino almeno per il momento questa tecnologia, Tesla ha mostrato già molto interesse nei confronti del Battery Swapping in passato e potrebbe espandere la propria rete di stazioni per supportare questa tecnologia in futuro. 

Un’altra azienda che sta investendo nello sviluppo di queste specifiche stazioni di ricarica è NIO, una casa automobilistica cinese specializzata in veicoli elettrici ad alte prestazioni. NIO ha già installato stazioni di ricarica per il Battery Swapping in diverse città cinesi, tra cui Pechino, Shanghai e Guangzhou, e prevede di espandere la sua rete di stazioni di ricarica a livello globale. In Cina si vuole raggiungere l’obiettivo di realizzare 24 mila stazioni entro il 2025. In Europa, invece, la diffusione sarà possibile grazie alla partnership con Shell.

Anche Better Place, un’azienda israeliana fondata nel 2007, è stata tra le imprese pioniere in questo settore. L’azienda ha sviluppato una rete di stazioni di ricarica per il Battery Swapping in Israele e in Danimarca, ma ha dichiarato bancarotta nel 2013 per problemi finanziari. 

Tra le altre aziende che stanno esplorando questo comparto figurano la statunitense Ample, la cinese BYD, la francese Bolloré tramite la sussidiaria Blue Solutions, e la giapponese Sumitomo Corporation. In Germania l’azienda più attiva è Bosch, in collaborazione con Mitsubishi e Blue Park, che si sta concentrando sul battery swap per le flotte aziendali. In Italia, invece, si stanno muovendo in questo campo aziende come Picchio e XEV, con la prima impegnata a realizzare stazioni di sostituzione batteria ultrarapide e la seconda, specializzata nella produzione di quadricicli a zero emissioni, focalizzata su un sistema che consente di ripartire con il 100% di autonomia dopo soli 6 minuti di ricarica.

ELEMENTO CHIAVE PER LA TRANSIZIONE ALLE AUTO ELETTRICHE

Il Battery Swapping è considerato uno degli elementi chiave per la transizione alle auto elettriche in quanto può risolvere alcune delle principali sfide che impediscono l’adozione su larga scala delle auto elettriche. 

Il Battery Swapping consente un’esperienza di guida dove i limiti di autonomia non rappresenterebbero più una preoccupazione e tutto questo influirebbe in modo positivo anche sul risparmio di tempo, impedendo di dover sostare per lunghi periodi di tempo in una stazione di ricarica: la conseguenza diretta sarebbe un aumento dell’attrattiva nei confronti delle auto elettriche, soprattutto per quei consumatori che hanno bisogno di percorrere lunghe distanze e che, logicamente, sono frenati proprio per questo motivo dall’acquisto di un’auto elettrica. 

Inoltre, tra i benefici principali potrebbe figurare anche una riduzione dei costi di produzione delle auto elettriche. I produttori possono utilizzare batterie più piccole e meno costose, poiché la possibilità di sostituirle con una batteria completamente carica durante la guida rende meno importante la capacità massima di ogni singola batteria, o per meglio dire, meno importante rispetto a quanto lo è oggi. Ciò, però, comporterebbe anche una riduzione del costo delle auto elettriche, rendendole così più competitive nella concorrenza con le auto a combustione interna, considerando anche il fatto che auto elettrica e batteria al suo interno avrebbero due valori distinti e nettamente separati. 

Il Battery Swapping può favorire anche lo sviluppo di un ecosistema di energia elettrica più sostenibile. Con l’adozione su larga scala delle auto elettriche, sarà necessario sviluppare infrastrutture di energia elettrica compatibili. Questa tecnologia, pertanto, può favorire l’adozione di tecnologie di ricarica a fonti di energia rinnovabile, come solare o eolica, perché una stazione di ricarica dedicata a questa tecnologia può essere alimentata direttamente da queste fonti rinnovabili. 

UNO SGUARDO AL FUTURO

Il Battery Swapping rappresenta una tecnologia promettente per l’industria automobilistica, ma il suo futuro dipenderà dall’adozione su larga scala da parte dei consumatori e dalla disponibilità di infrastrutture di stazioni di ricarica. 

Mentre alcune aziende hanno già avviato programmi di Battery Swapping, molte aziende produttrici stanno ancora in fase di valutazione. La maggior parte degli sviluppatori di veicoli elettrici si sta concentrando sulla produzione di batterie di maggiore durata e sulla costruzione di stazioni di ricarica veloci, ma il Battery Swapping potrebbe offrire un’alternativa più economica e conveniente. 

Con l’adozione di standard comuni e una risoluzione anticipata sulla sicurezza delle batterie sostituibili e del loro processo di sostituzione e smaltimento, la tecnologia del Battery Swapping potrebbe conoscere una diffusione su più ampia scala. Se questa tecnologia dovesse riuscire a superare queste sfide, infatti, potrebbe rappresentare una valida e più conveniente alternativa alle stazioni di ricarica tradizionali. 



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Ritratto di alveolo
3 giugno 2023 - 12:34
----AUTONOMIA AUTO ELETTRICHE: UN BEL PROBLEMA L’autonomia delle batterie rappresenta uno dei principali ostacoli all’adozione diffusa delle auto elettriche. A differenza dei veicoli a combustione interna... ecc.ecc.ecc.---- Frequentatori/commentatori di forum et similia che cascano dalla sedia ne abbiamo ??? :) :) :)
Ritratto di alveolo
3 giugno 2023 - 12:37
Ciò detto imho lo swapping è solo uno dei tanti tentativi molto vaghi, tanto per, e che potrebbe far comodo unicamente a certa nicchia, ma distantissimo da soluzioni massive. Si devono ""solo"" mettere il cuore in pace che l'offerta bev va formulata moooooolto calibrata: proponi per esempio il quadriciclo pesante (90 orari in extraurbano) anche con "solo" un centinaio di km reali (il doppio del tragitto casa-lavoro che si farà in molti), leggero, efficiente (davvero efficiente, e non che magari faccia peggio di una Tesla che pesa 3 volte tanto), senza particolari inutili vezzi e quindi fattibile economicamente; il tutto come già fanno in Cina fra l'altro. E vedi che ""la gente"" si inizia a schiodare da quel 97 (ops, adesso 96) % che si tiene a dovuta distanza. Chi ha soldi e voglia per spenderci 30-40-50k già è stato tirato in ballo ed ha dato: sono quel (appunto) 3-4% che da inizio anno hanno decretato Mod Y, e-500 e Mod3 alla Top 3 della ns.classifica Bev. Come si vede 3 auto tutt'altro che affrontabili economicamente da chiunque (compresa l'italiana, visto poi quanto ricevi rispetto a quanto paghi), ma se uno c'ha da spenderci, trova anche motivo; è il resto dellaq proposta che drammaticamente suscita (giustamente) ancora meno interesse; persino a livello low cost (che poi 20 e passa k, low cost mica tanto per una poco più che quadriciclo...)
Ritratto di Clementina Milingo
4 giugno 2023 - 08:58
il Battery swap per le auto è una bØiata pazzesca, si tratterebbe di estrarre almeno 3 quintali di roba dal pianale, preferibilmente da un portello laterale che non si capisce come sarebbe accessibile, visto che dal sottoscocca è rischioso in quanto il fondo delle auto elettriche va protetto e sigillato (le Tesla Model S e X hanno una “blindatura” in titanio sotto forma di una lastra di quasi 6 metri quadrati). Quindi è un casino! servirebbero standard universali e attrezzature da officina per cosa poi? per fare l’operazione in 10 minuti quando attualmente la carica con colonnine veloci è nell’ordine di 30 minuti? wow, vantaggione! il Battery swap è utile e infatti già diffuso nel mondo delle due ruote. Il Gogoro Taiwanese è un successo straordinario, batterie da pochi kg che l’utente cambia presso i punti di ricarica ad edicola diffusi ovunque, basta meno di un minuto (meno che a far benzina) e senza alcuna assistenza o intervento da parte di personale tecnico. È facile come prendere i lettori laser per fare la spesa all’Esselunga e poco più faticoso. Nel giro di 15 anni tutti gli scooter e motocicli leggeri al mondo adotteranno questo sistema (Honda è già della partita). Gli ultimi saranno quelli di Piaggio perché hanno deciso che vogliono fallire e pure in modo ridicolo.
Ritratto di Kevin Alv
5 giugno 2023 - 12:39
condivido completamente il commento di Clementina, ed aggiungo che questa ipotesi non tengono conto di pioggia e neve (pensate sia possibile far asciugare un intera automobile prima di iniziare a scambiare delle batterie cosi grandi? oppure pensate che se anche entra un poco di acqua e ghiaccio nello scomparto "sigillato" delle batteria sia tutto perfettamente sicuro?) e se pensate che ripulire il fondo scocca da neve e ghiaccio sia una passeggiate (a meno che viviate in Texas o Arizona) pensate sia salutare aprire e chiudere il sottoscocca e far entrare polvere, fango e sale ?
Ritratto di Gianni.ark
5 giugno 2023 - 22:55
Concordo con ciò che dici. Renault ne parlava già oltre dieci anni fà, agli albori dell'elettrico, poi, se anche loro hanno intrapreso un'altra strada, vuol dire che non è una soluzione facilmente praticabile. Forse è più facile nei motocicli e quadrcicli. Personalmente vedo più realistica la ricarica induttiva tramite induttori annegati nell'asfalto. Alla vecchia FIAT (miracolo!!!!) hanno dimostrato che funziona.
Ritratto di Ricci1972
3 giugno 2023 - 12:34
1
La transizione all'elettrico è partita con il piede sbagliato, senza nessuno standard in nulla, voltaggio, velocità di ricarica, tipologia connettore e suo posizionamento (si vedono auto in ricarica con il cavo che sporge pericolosamente lato strada), cavo ricarica (che devi avere tu in auto, un po come se dovessi portarmi tubo ed erogatore per la benzina). Capisco che lo standard avrebbe bloccato lo sviluppo, ma almeno la posizione del connettore....figuriamoci il battery swapping, fanno prima a fare il motore ad energia nucleare che a mettersi d'accordo.
Ritratto di Kevin Alv
5 giugno 2023 - 12:42
la verità è che la velocità di evoluzione della tecnologia delle batterie renderebbe qualsiasi standard gia obsoleto in un paio di anni, e, viceversa... se dovesse esser imposto uno standard di misure, tensione, capacita, modalità di ricarica ... si otterrebbe lo sgradevole risultato di arrestare l'evoluzione tecnica
Ritratto di John V
3 giugno 2023 - 12:43
"Con l’adozione di standard comuni e una risoluzione anticipata sulla sicurezza delle batterie sostituibili e del loro processo di sostituzione e smaltimento, la tecnologia del Battery Swapping potrebbe...". Nel mondo ideale, appunto. E poi è troppo presto per definire degli standard.
Ritratto di alveolo
3 giugno 2023 - 13:45
Attenzione che oggi è (quasi) vietato dubitare :) Non tanto per imposizione "diretta" dall'alto, quanto per proselitismo cieco, assurto poi a fare la parte del picchiatore (verbalmente parlando, of course). Cioè, il neo-proselito, alla fine è lo stesso che si lamenterà pure (giustamente) del fatto che le casemadri non seppero nemmeno come metter giù il semplice filtro antiparticolato (che desse meno problemi possibile) per le varie euro 5-6; ma poi crede ciecamente alle identiche casemadri (o chi per loro) che assicurano del già aver tutto programmato sul come smaltire un domani le batterie e cose simili (marginale/tangente appunto anche questioni come la presente dello swapping ed eventuale armonizzazione degli standards)
Ritratto di John V
3 giugno 2023 - 15:08
È così, ed è ancora un argomento tabù; mai un test delle emissioni in rigenerazione, per interi decenni dico. Ma è certo un caso. "Tabù" che fa rima con Perù, che gli USA stanno de facto occupando proprio in questi giorni, e il tutto ha un po' quel retrogusto di Cile, così per dire. Il litio lì abbonda. Ma è certo un altro caso. No perché fino a ieri il Perù non se lo cacava praticamente nessuno... E il tanto promettente sodio, che ce ne facciamo ora? Lo molliamo? Diventerà magari "pericoloso"? Io spero nei cinesi e anche in "altri"... Occorre una bella sveglia insomma, anche se poi può accadere che suoni talmente forte che ci rimani. Gloria o morte; tertium non datur, e sarebbe anche peggio del resto, penoso direi. Sei grande dai, e certe cose vedo che hai capito che te le devi figurare da solo. La vita te la fai tu mica gli altri, figurati i media... Pasolini aveva ragione, ma io faccio anche di meglio, faccio come facevano praticamente tutti col Perù. I media "sono" il mio Perù, ma il Perù che fu però, sennò... E li uso quindi e mi diletto, tanto per capire che il vero sta sempre nel non detto, nel non letto. Eccetto quello che sta in altri luoghi, in altri tempi, in altre dimensioni. Ti saluto, ho lasciato l'aviomobile accesa, non vorrei mi si raffreddasse troppo l'ipercolluttorizzatore al fluoruro, di sodio ovvio.

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