FINE DEI NEGOZIATI - Il campionato
Formula 1 2016 sarà quasi certamente l’ultimo in cui la gara italiana verrà disputata sul circuito di Monza. La conferma arriva da Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia (Aci), al Fatto Quotidiano al quale ha dichiarato: “È stato tutto inutile, non ci sono più margini per trattare”. L’epilogo delle trattative risale agli scorsi giorni, quando Bernie Ecclestone ha interrotto il lunghissimo tira-e-molla.
ACCORDO SFUMATO - I colloqui fra Sticchi Damiani ed Ecclestone proseguono da mesi. Ecclestone è coinvolto nelle trattative in quanto amministratore delegato della Formula One Management (Fom), società che promuove il campionato Formula 1 e che ne detiene i diritti commerciali. All'inizio di gennaio 2016 sembrava le cose andassero bene, infatti Sticchi Damiani dichiarò che il circuito di Monza aveva ormai superato il momento più negativo. Prima di allora il Governo diede parere favorevole circa l’impiego di fondi dell’Aci per ammodernare la pista, condizione non prevista dal regolamento interno ma ritenuta necessaria per firmare l’estensione del contratto: il circuito brianzolo sarebbe dovuto rimanere nel calendario della Formula 1 fino alla stagione 2023 compresa.
COLPA DELLA SUPERBIKE? - L’opinione di Ecclestone è cambiata durante gli ultimi incontri. L’Aci ha presentato alla Fom le garanzie necessarie per dare inizio ai lavori (coperti grazie a 19 milioni di dollari), ma il dirigente inglese si è opposto ed ha abbandonato il tavolo delle trattative. Sticchi Damiani non dà una spiegazione sul perché di questo repentino cambiamento, ma ipotizza che Ecclestone non abbia digerito la scelta di modificare il circuito per renderlo adatto anche alle moto Superbike. Il gp d’Italia di Formula 1 potrebbe quindi svolgersi al Mugello o ad Imola, opzioni che Sticchi Damiani non ritiene valide quanto Monza: la pista brianzola ha un passato molto glorioso e ospita la Formula 1 quasi ininterrottamente dal 1922. La Formula 1 ha corso ad Imola fra il 1981 ed il 2006.