PIÙ AUTO, MENO CHILOMETRI - Secondo quanto emerge dallo studio dell’Icdp (un’organizzazione internazionale di ricerca specializzata nel settore auto), presentata dall’osservatorio di Autopromotec, dal 1995 al 2009 la percorrenza media annuale delle auto italiane è calata di 3.800 km. Una flessione che segue l’andamento di altri Paesi europei (vedi tabella sotto) e che sarebbe imputabile essenzialmente al maggior numero di vetture circolanti: la seconda e terza auto per nucleo famigliare sarebbero sempre più diffuse. In pratica, ci si sposta come prima, forse anche di più, ma con più autovetture.
IN CALO - Le previsioni danno entro il 2015 un’ulteriore riduzione delle percorrenze medie annue in Italia e Francia a “soli” 11.000 km, mentre in Germania e Inghilterra dovrebbero restare stabili sui valori attuali, con 12.000 e 13.400 km rispettivamente.
PIÙ COSTOSE DA RIPARARE - La minore percorrenza annuale media dovrebbe sfavorire la sostituzione delle auto e far scendere i costi per gli interventi di manutenzione ma, come fa notare lo studio, questo nella realtà non avviene. Nel primo caso, perché le campagne per la rottamazione dei veicoli più inquinanti hanno avuto un ruolo fondamentale nel rinnovamento del parco auto. Nel secondo, perché le auto moderne, sempre più evolute, sono diventate più sofisticate e quindi costose da riparare.