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I 50 anni dell’Alfetta GT al museo Alfa Romeo

Pubblicato 08 maggio 2024

Un grande evento al Museo Storico Alfa Romeo ha chiamato a raccolta una cinquantina di Alfetta GT, offrendo una panoramica completa della carriera di un modello che fa battere forte il cuore degli appassionati.

I 50 anni dell’Alfetta GT al museo Alfa Romeo

LA STORIA SCENDE IN PISTA - La scorsa domenica una cinquantina di Alfa Romeo Alfetta GT, in rappresentanza della prima e della seconda serie del modello, si sono date appuntamento per il grande evento che il museo della casa milanese ha organizzato per festeggiare i cinquant’anni di una granturismo che fa ancora battere forte il cuore degli appassionati. Il meeting, quarta data del calendario Backstage con cui ormai da diversi anni il Museo Storico Alfa Romeo mette sotto la lente, raccontandole da angolazioni spesso inedite, le pagine più romantiche e appassionanti della storia del Biscione, ha richiamato tantissimi appassionati da tutta Italia e anche dall’estero. La conferenza di approfondimento è stata preceduta da una vivace parata in pista: una sorta di museo nel museo che, macchina dopo macchina, ha offerto una panoramica a 360 gradi della carriera dell’Alfa Romeo Alfetta GT.

IL RICORDO DI CHI L’HA VISTA NASCERE E CRESCERE - Nata nel 1974 dalla matita di Giorgetto Giugiaro e basata sulla raffinata meccanica transaxle dell’Alfetta berlina, l’Alfa Romeo Alfetta GT ha attraversato da protagonista due decenni, tenendo alta la fiamma del mito della casa milanese in tutto il mondo. “All’epoca, chi la comprava, comprava una macchina da corsa che poteva guidare sulle strade di tutti i giorni - ha ricordato con un’enfasi tutta siciliana Sebastiano Caprì, che a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 seguì lo sviluppo dell’auto nel ruolo di collaudatore -. Le Alfa dell’epoca erano la naturale conseguenza della passione e dell’esperienza di tecnici di grande valore che venivano dalle competizioni, come Orazio Satta, Giuseppe Busso, Livio Nicolis. Chi lavorava all’Alfa Romeo metteva l’anima in quello che faceva, e queste auto hanno un’anima”, ha concluso commosso Caprì, tra gli applausi del pubblico.

ANIMA SPORTIVA - Uscita dai cancelli della fabbrica di Arese tra il 1974 e il 1987 in oltre 136.000 esemplari, l’Alfa Romeo Alfetta GT monta lo stesso, grintoso quattro cilindri bialbero a camme in testa con 122 CV dell’Alfetta berlina. La stessa potenza è fornita dal motore 2.0 che, nel 1976, equipaggia la GTV (acronimo che sta per Gran Turismo Veloce), contraddistinta da lievi modifiche di carrozzeria, tra cui i rostri in gomma nei paraurti. Alla basa della gamma, nel frattempo, si inserisce la 1.6 con 109 CV. Nel 1977 sia la filiale tedesca sia il reparto corse dell’Alfa Romeo, l’Autodelta, allestiscono un esemplare da corsa con un motore V8 derivato da quello della Montreal, ma il progetto viene abbandonato in favore del ritorno in Formula 1 del costruttore. Due anni più tardi arriva l’Alfetta GTV Turbodelta, con il 2.0 sovralimentato da un turbo KKK: farà da base alle vettura da corsa con cui Mauro Pregliasco nel 1980 conquista il 5º posto nel Campionato europeo di rally. 

PIÙ PLASTICA E PIÙ CAVALLI - Nel 1980 debutta la seconda serie: la plancia perde la caratteristica struttura con il contagiri dietro il volante e il resto della strumentazione al centro e, secondo le mode del periodo, le lame in ferro dei paraurti lasciano il posto ad ampi fascioni di plastica scura. Alla 2.0 con due carburatori a doppio corpo e 131 CV si affianca la GTV6, mossa dal leggendario V6 “Busso” che aveva esordito nel 1979 sotto il cofano dell’Alfa 6. L’ultimo aggiornamento risale al 1983: le fiancate guadagnano protezioni in plastica e gli interni nuovi e più sportivi sedili con originali poggiatesta a retina.

 

Alfa Romeo Alfetta GT/GTV
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Ritratto di AZ
8 maggio 2024 - 19:45
Mai piaciuta.
Ritratto di Ricci1972
8 maggio 2024 - 20:00
3
Nel 1983 è stata la macchina di James Bond in Octopussy. Alla fine era un'Alfetta Coupé, non la migliore Alfa, però adesso mi piace, mi fa tornare bambino, mica per altro...
Ritratto di Quello la
8 maggio 2024 - 22:55
La nostalgia è una brutta bestia, caro Ricci. Ne so qualcosa.
Ritratto di alvolantefan
9 maggio 2024 - 23:28
...Operazione Piovra! Bellissimo, e con bellissime donne... Peccato la GTV di un brutto color marrone...
Ritratto di Alvolantino
8 maggio 2024 - 21:06
Pessime auto, andrebbero bandite dalla circolazione e rottamate al volo per una fiammante ed ecologica auto elettrica! ⚡
Ritratto di Ilmarchesino
9 maggio 2024 - 09:45
3
Ma un emozione l hai mai vissuta??
Ritratto di fastidio
9 maggio 2024 - 12:40
8
Si forse quando ha messo le dita nella presa della corrente..
Ritratto di Ilmarchesino
9 maggio 2024 - 13:23
3
+10000000000
Ritratto di francescolot
8 maggio 2024 - 21:42
L'Alfetta GTV6 nei primi anni 80 era una sportiva di alto livello, come meccanica e dinamica di guida niente da invidiare alla più costosa 924.
Ritratto di Challenger RT
8 maggio 2024 - 23:53
Bellissima coupé con una meccanica eccellente! Un gran passo avanti rispetto alla Giulia GT del decennio precedente.
Ritratto di fastidio
9 maggio 2024 - 12:41
8
Dici anche esteticamente? A mio parere la Giulia GT è perfetta sul lato estetico :o)
Ritratto di Miti
9 maggio 2024 - 00:52
1
Oxy ....pane per i tuoi denti!!!!
Ritratto di Ilmarchesino
9 maggio 2024 - 09:46
3
Mentre l amico Alvolantino è pane per le sue gengive elettriche
Ritratto di alvolantefan
9 maggio 2024 - 01:11
Forse nell'articolo si poteva spendere qualche parola in più sulla versione 2.5 V6 da 160cv. Oggi, mi piacerebbe un confronto tra questa e le giapponesi dello stesso periodo mai importate in Italia. Ne avevano parlato su Epocauto, e queste giapponesi erano forse superiori alla GTV6..
Ritratto di acterun
9 maggio 2024 - 08:37
Che bello sarebbe stato saperlo una settimana prima e non una settimana dopo.
Ritratto di Ilmarchesino
9 maggio 2024 - 09:43
3
Incredibile ne ho vista una proprio ieri dal gommista. Esteticamente nn mi è mai piaciuta nel posteriore ma è una gran macchina rapportata al periodo dei suoi anni. Esteticamente gli ho sempre preferito l alfa sud sprint.piu piccola e più giovanile. La sprint è l'unica macchina che nn riesco a trovarla come modellino 1/43. Bei motori di una volta del alfa anche se consuma un botto.
Ritratto di alvolantefan
9 maggio 2024 - 09:53
Aggiungo al precedente commento una nota informativa. Per il mercato sudafricano fu allestita e venduta anche un'incredibile versione 3000-V6 da 190cv ! Credo che poi da quel motore abbiano derivato la versione America della 75.
Ritratto di Biondi stefano
9 maggio 2024 - 13:19
Sempre piaciuta, come la sprint. Erano auto che facevano volare con la fantasia, non come quelle di oggi.
Ritratto di Oxygenerator
9 maggio 2024 - 13:42
Ah i ricordi magnifici degli anziani. Sempre trovata brutta. Più brutta anche dell’alfasud che già in bruttezza si piazzava bene.
Ritratto di Sprint105
9 maggio 2024 - 15:08
Mi è sempre piaciuta e quando l'ho guidata mi sono divertito
Ritratto di Nonmenefreganiente Dellevostreopinioni
9 maggio 2024 - 16:59
GTV6 2.5, mitica!, ricordo il suo propulsore elettrico, fantastico...