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In pista con le Alfa Romeo Giulia TZ e GTA

06 giugno 2013

In occasione dei cinquant’anni dell’Autodelta, abbiamo guidato alcune delle storiche vetture sportive della casa italiana.

In pista con le Alfa Romeo Giulia TZ e GTA
SEI MITI DEL PASSATO - Davanti alla famosa cascina che ospitava il centro prove dell’Autodelta nel circuito vercellese di Balocco (oggi del gruppo Fiat), sono schierate alcune delle più celebri Alfa Romeo da corsa degli anni 60 e 70: le coupé Giulia TZ, 1750 GT Am (nella foto sopra) e GTA 1300 Junior, che hanno dominato per un decennio le gare nelle categoria turismo; i prototipi 33/2 Daytona e 33 TT 12 con il 3.0 a 12 cilindri contrapposti da 500 CV (guarda il video) e che ha vinto il campionato mondiale marche nel 1975. Non solo c’è anche la Formula 1 179 F del 1982, una monoposto sperimentale (tra le prime con scocca in fibra di carbonio) del periodo in cui l’Alfa Romeo tornò (con poca fortuna) alle “ruote scoperte”. Tutte le auto provengono dal museo della casa, accanto agli ex stabilimenti di Arese, e sono gestite da Automobilismo Storico Alfa Romeo (guarda il video) e da un manipolo di appassionati meccanici che ne curano la manutenzione (guarda il video). Sono state trasferite a Balocco per festeggiare i cinquant’anni dalla fondazione dell’Autodelta, e ci è stato permesso di guidarle in pista: un’occasione unica.
 

La 33/2 Daytona che nella classe 2 litri ha vinto la 24 ore di Daytona nel 1968.
 
TUTTO INIZIÒ A UDINE - L’Auto Delta (inizialmente si scriveva proprio così, con le due parole separate) nasce a Udine il 5 marzo del 1963 per iniziativa del presidente dell’Alfa Romeo Giuseppe Luraghi, di Lodovico Chizzola, titolare della concessionaria della casa milanese a Feletto Umberto (Udine) e dell’ingegnere Carlo Chiti, che aveva già collaborato con il “Biscione” negli anni 50, prima di passare alla Ferrari. L’intento era di creare un reparto sportivo per riportare ufficialmente l’Alfa Romeo nelle corse, ma tenendolo staccato dalla casa madre, per dargli quella snellezza e quell’indipendenza necessarie per essere vincenti. Sotto la direzione di Chiti, in oltre vent’anni di attività, l’Autodelta ha vinto con le 33 due campionati mondiali riservati ai prototipi (antenati dell’attuale Wec) nel 1975 e 1977; nove campionati europei turismo (quello che oggi è il WTCC) con le GTA e le GTV6 negli anni compresi fra il 1966 e il 1984; due edizioni della Targa Florio (1971 e 1975) oltre a innumerevoli successi di classe, come quelli della 33/2 alla 24 Ore di Le Mans del 1964 e 1968. Ma veniamo alle impressioni di guida di queste Alfa così speciali.
 

La 33 SC 12 campione del mondo sport nel 1977.
 
GIULIA TZ (1963): LA PRIMA DELLA SPECIE
 
 
Aperta la “porticina” ci si cala nell’abitacolo di questa compatta e sinuosa coupé, prima vettura sviluppata dell’Autodelta (già all’esordio in gara, la Coppa Fisa, colse una vittoria), la cui sigla significa Tubolare (dal tipo di telaio) Zagato (che ne realizzò la carrozzeria). Incastrati nel profilato sedile da corsa, ci si sente subito a proprio agio. Il mini volante in pelle è all’altezza giusta, la visuale dal parabrezza bombato è buona e si è circondati da un’atmosfera che parla di corse: dall’essenziale plancia al contagiri nel centro del cruscotto. Di famigliare, per i fan dell’Alfa Romeo, resta solo la lunga leva del cambio tipo Giulia Sprint GT (di cui la TZ riprende la meccanica). Giriamo la chiave d’avviamento, a sinistra del volante, e la pompa della benzina ticchetta frenetica: il quattro cilindri bialbero 1.6 da circa 160 cavalli “prende vita” con un boato. Premiamo la granitica frizione e, morbida, la prima “entra”. “Non stare sotto il 2000 giri e non superare i 5000”, ci grida Alessandro Rigoni, uno dei meccanici che gestisce queste macchine, dalla minuscola apertura del finestrino. Si parte, nel tortuoso circuito di Balocco la TZ (guarda il video) è più docile del previsto, almeno fino a quando non si cerca di saggiarne i limiti (da cui ci teniamo lontani, visto che siamo a bordo di un pezzo da museo). Infiliamo le cinque marce una dietro l’altra, gli inserimenti sono precisi, il rombo del motore è assordante, incita a “pestare” ancora, ma in un attimo siamo già in “zona 5000”. Si avvicina la variante, doppietta, si scala. I freni mordono subito, la corsa del pedale è inesistente. Destra, sinistra: la TZ è fulminea nei cambi di traiettoria, mentre il calore che arroventa l’abitacolo è secondo solo al grido dell’imperiosa voce del bialbero, e siamo già lanciati oltre i 5000 giri…
 
GIULIA SPRINT GTA 1.6 (1965): MOLLEZZE DA "STRADALE"
 
 
Dalla brutalità di un bolide da corsa come la TZ, ai modi gentili della GTA (la A sta per alleggerita) tutta di serie, è un bel salto. Il bialbero della Giulia, in comune con la TZ, qui è “addomesticato” per passeggiare anche in centro e si “ferma” a 115 CV. Che, per quegli anni, costituivano comunque una gran cavelleria, anche perché il peso dell’auto era di appena 745 kg. I comandi sono leggeri, il sedile “normale”, come la strumentazione: si guida davvero bene questa GTA, sembra quasi un’auto moderna per quanto è docile, con il suo sterzo leggero. Poi, le “gommine” 165 su cerchi di 14” che stridono alla prima curva presa neanche tanto brillantemente, ci ricordano che il tempo non è passato invano. Comunque, la GTA non si scompone, reagisce con naturalezza dando confidenza a chi impugna il bel volante in legno con razze forate mentre, all’occorrenza, il 1.6 spinge vigoroso, ma con educazione. Per la cronaca, la GTA è stata la prima vettura da turismo ad aver compiuto un giro della celebre Nordschleife al Nürburgring in meno di 10 minuti.
 
1750 GT AM (1970): SERVONO MUSCOLI
 
 
Parafanghi allargati, niente paraurti: ecco la 1750 GT Am (Am sta per America), regina delle gare turismo dei primi anni 70. Il motore è sempre il bialbero Alfa Romeo: in questo caso, però, si tratta di quello della 1750 GT nella versione riservata agli Stati Uniti, ma con cilindrata di 1985 cm3, due candele per cilindro e iniezione meccanica: erogava la bellezza di 220 cavalli (guarda il video) e doveva muovere un’auto che non superava i 910 kg. Questo motore spinge con veemenza superati i 2000 giri e prosegue il suo tiro bestiale senza tentennamenti fino quota 7000. “Tanta roba” come si dice oggi. Ma la vettura nella quale è montato resta pur sempre una Giulia, “sana” da guidare (guarda il video). Certo, per lo sterzo durissimo servono muscoli da palestra. Insomma, la 1750 GT Am è una macchina brutale, e il pensiero va con ammirazione al “domatore” Toni Hezemans che, cavalcando questa scalpitante “milanese”, fece suo il campionato europeo turismo del 1970.
 
GTA 1300 JUNIOR (1971): UNA RAGAZZACCIA
 
 
Altro che Junior, quest’Alfa Romeo (guarda il video) è persino più scorbutica della 1750 GT Am: sotto i 2500 giri il motore “si pianta”, letteralmente; mentre, superata questa soglia, lancia urla lancinanti proiettandoci in avanti con violenza. E pensare che il quattro cilindri è solo un 1.3, ma con ben 170 cavalli. Ed è per questo che, di tutte le Autodelta che abbiamo guidato oggi, la GTA 1300 Junior ci è sembrata la più selvaggia e… irresistibile.

 



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Ritratto di ForzaPisa
6 giugno 2013 - 16:11
Che invidia... altro che Mito e Giuliette varie...
Ritratto di giuggio
6 giugno 2013 - 16:17
beh, una Mito o una Giulietta non sono brutte macchine. Certo, con un motore giusto... (lasciamo perdere il twinair!)
Ritratto di rosso scuderia
6 giugno 2013 - 16:52
Queste sono belle prove e queste sono vere Alfa!
Ritratto di follypharma
6 giugno 2013 - 17:11
2
auto splendide, peccato non abbiate allegato il sonoro dei motori...sarebbe stato bello... Pensierino : la 1750 gtam nelle portiere ha le stesse identiche cinghie della attuale 4c (che da guidare sara' eccezionale di sicuro)
Ritratto di giuggio
7 giugno 2013 - 09:42
x il sonoro guardati i video che hanno messo
Ritratto di cavalierebianco
6 giugno 2013 - 17:39
Spiace dirlo, ma esaminando la produzione degli ultimi anni non ho trovato niente di decente. Solo la 4C è altezza delle macchine che presentate in questo servizio.
Ritratto di gbvalli
6 giugno 2013 - 18:34
1
Grazie a "al Volante" per questo servizio, che provoca al contempo ammirazione e nostalgia; fate bene a insistere con servizi sui gioielli Alfa Romeo, per evidenziare il decadimento dello stile, del marketing, e dell'immagine che i modelli attuali, ottimi ma poco valorizzati e sviluppati, dimostrano . Ma, soliti sogni da alfisti, speriamo sempre che la Fiat si renda finalmente conto del tesoro che ha in casa.. e si dia una mossa per produrre modelli degni della storia dell'Alfa; intanto, con la 4C, seppur modello di nicchia, qualcosa di buono si comincia a vedere .
Ritratto di MatteFonta92
6 giugno 2013 - 18:39
3
Avete guidato delle vere e proprie leggende delle 4 ruote... complimenti!!! Perché non create una sezione apposita del sito dove pubblicare (ogni tanto) le prove dettagliate di qualche auto d'epoca? Credo che ogni utente del sito le apprezzerebbe sicuramente! Detto questo, anche a me piacerebbe guidare certi miti... però non credo di esserne capace, non so nemmeno come si fa la "doppietta"... :-P
Ritratto di Manfred
6 giugno 2013 - 20:50
Condivido su una eventuale sezione d'epoca! La doppietta... ehehe... Si impara tranquillo, è Lei che te la chiede! Con queste o si fa a modo loro o son dolori... Ma se impari.... Ti assicuro che rivedrai il tuo concetto di auto e cosa può trasmetterti! Saluti!
Ritratto di MatteFonta92
7 giugno 2013 - 00:13
3
Grazie per l'appoggio, speriamo che la redazione prenda in considerazione l'idea, credo che risuscuoterebbe un ottimo successo! Per la "doppietta"... beh, io non ho ancora una grande esperienza al volante (ho la patente da soli 2 anni e l'auto più potente che ho guidato aveva 95 CV), però se mi capitasse l'occasione di poter guidare uno di questi gioiellini d'epoca sarei dispostissimo ad imparare qualunque cosa! :-)
Ritratto di Manfred
7 giugno 2013 - 17:39
Ci sono ancora diversi esemplari di Giulia e in generale di Alfa vecchia scuola (Giulietta, Alfetta, 75 per citarne un paio) che possono essere salvate dalla demolizione... Con tanta pazienza e passione, e non nego purtroppo con un po di spesa, si possono ripristinare. Se si ha buona volontà tante cose si possono far da se risparmiando parecchio! Il presidente ASI in un numero recente de "La Manovella" ha comunicato che tanti giovani si sono avvicinati alle storiche. Vuol dire che di matti ce ne sono ancora a piede libero, me compreso, e meno male direi!;) Io ho una 75 da 2 anni e spero di ampliare il garage un domani, per ora mi accontento! Se vuoi darle un'occhiata scrissi la prova tempo fa. Saluti!
Ritratto di MatteFonta92
8 giugno 2013 - 13:51
3
Ho letto la tua prova e l'ho pure commentata! Saluti :-)
Ritratto di Limousine
6 giugno 2013 - 19:06
... e NON le luride porcate che attualmente fanno lacrimare quei c@gli@ns dei fiattarucoli che sbavano innanzi l'incapacità del Gruppo Fiat e di merdionne nel saper valorizzare come si deve un Blasone che merita ben altro dei cessi attualmente in listino. Grazie AlVolante per questi graditissimi articoli!!!
Ritratto di Manfred
6 giugno 2013 - 20:47
Che gioielli miseria ladra!!!! Saluti!
Ritratto di Manfred
6 giugno 2013 - 20:56
Ecco cos'era... Cosa poteva trasmettere un "mezzo"... Ragazzi ma quanto son belle la GTA junior e la GT AM senza i paraurti??!! Incredibile l'armonia di eleganza e sportività... Cara redazione davvero complimenti per questo articolo ed i video!!! Mamma mia quanto urlano e scoppiettano! Brrrr...
Ritratto di gilrabbit
6 giugno 2013 - 21:03
Per violazione della policy del sito. La redazione.
Ritratto di Limousine
6 giugno 2013 - 21:51
Per violazione della policy del sito. La redazione.
Ritratto di gilrabbit
7 giugno 2013 - 08:51
Per violazione della policy del sito. La redazione.
Ritratto di Limousine
7 giugno 2013 - 11:47
Per violazione della policy del sito. La redazione.
Ritratto di gilrabbit
7 giugno 2013 - 16:57
Per violazione della policy del sito. La redazione.
Ritratto di Limousine
7 giugno 2013 - 19:25
Per violazione della policy del sito. La redazione.
Ritratto di Sprint105
7 giugno 2013 - 09:28
veramente delle Alfa memorabili. Belli i video, finalmente ho sentito il rombo di questi motori
Ritratto di Ninja
7 giugno 2013 - 10:07
Se l'Alfa Romeo non fosse stata comprata a suo tempo dalla Fiat (che aveva battuto la Ford nella corsa, diciamo così, all'acquisto), oggi non esisterebbe più e quindi i vari commenti patetici tipo quello di Limousine (e proprio lui dà a gilrabbit del maleducato, da che pulpito...) non esisterebbero. Sono stato fra quelli che , negli anni 90, si sono sentiti disgustati e traditi quando sono apparse le prime Alfa-Fiat a trazione anteriore, e non posso che appassionarmi nel leggere impressioni di guida come queste delle GTA e TZ, ma purtroppo il mondo va avanti, e ci stiamo tutti americanizzando, nel senso di disimparare a guidare: tanto, pensa quasi a tutto l'elettronica. E' solo grazie a questa che BMW e Mercedes possono ancora permettersi di fare auto a trazione posteriore, senza temere che i loro facoltosi quanto imbranati acquirenti vadano nei pericoli e magari promuovano una class action per l'insicurezza delle loro vetture. La 4C? Un'operazione di marketing, meno male che ci sono i giapponesi (in questo caso Mazda) a fornire il necessario hardware e il relativo know how
Ritratto di querelle61
7 giugno 2013 - 10:44
che avete guidato dei capolavori d'ingegneria meccanica e di genio italiano. Sorprendente poi la prova della 1.6 GTA, descritta come auto brillante e ciononostante "gentile" e godbile persino al giorno d'oggi. Le stesse impressioni che avevo avuto guidando le mitiche 1750 e 2000 Berline. Già la Giulia Biscione era un pò più "rude", e davvero tostissima. TZ, 1750 GT/Am e e GTA J erano auto da corsa, che hanno vinto a mani basse nelel loro categorie. Mitiche. Io però non sarei così distruttivo nè con la trazione anteriore (l'Alfasud era una schifezza come finiture, ma come motore, prestazioni e piacere di guida era una vera "piccola" Alfa, ed anche la mia gloriosa 33 Imola in salita e nei tracciati tortuosi staccava auto di cilindrata ben superiore) nè con le Alfa attuali. la 159 era una bella auto, dalla linea grintosa e così pure la 166 seconda serie. L'attuale Giulietta è sicuramente un'auto bella e valida, e pure la "piccola" Mito è apprezzata dai giovani. L' 8C è bellissima, pur non essendo un'Alfa al 100%, e pure la 4C promette bene. Bisogna anche pensare che i tempi sono cambiati, gli anni '60 per l'Italia e per l'industria automobilistica italiana, Alfa Romeo, Lamborghini, Maserati, Ferrari erano gli "anni ruggenti". Ora, e non da ieri, siamo in tempi di crisi profonda, e non soltanto nel settore auto. Crisi non solo finanziaria ed economica, ma anche morale, di costume, di valori.......
Ritratto di degrel0
7 giugno 2013 - 13:05
degne di questo nome,poi arrivarono i bugianen!
Ritratto di NelSeprio
7 giugno 2013 - 13:42
Semplicemente fantastiche la 1750 e la 1300, nonostante quelle ruotine e quei fanaloni rotondi, ma anzi proprio grazie a queste caratteristiche esprimono molta più sportività di qualsiasi volgare cassonetto moderno, e che sound da paura! E' inutile prendersela con le economie di scala che avrebbero rovinato l' Alfa, perchè siamo noi clienti che le abbiamo forgiate. Guardate cosa c' è in giro oggi, suv goffi e anonimi e allestimenti basissimi per tutti, poi la mito che "piace", ho detto tutto...
Ritratto di AyrtonTheMagic
7 giugno 2013 - 14:15
1
Siamo di fronte a quella che fu la Storia dell'Automobilismo!
Ritratto di Jerome458italia
7 giugno 2013 - 23:56
Fantastico articolo! Queste sono le vere Alfa Romeo! Certo, in confronto ad un'auto moderna non sono più che un paio di tubi saldati, ma quanta passione!
Ritratto di Sbyro87
8 giugno 2013 - 12:11
...BEATI LORO CHE SON POTUTI ANDARE IN PISTA CON QUESTI AUTENTICI GIOIELLI...
Ritratto di roberv40
9 giugno 2013 - 19:01
QUESTE SONO VERE ALFA ROMEO :-)
Ritratto di ANGELINO
10 giugno 2013 - 17:52
1
Nel 1973 ho posseduto proprio un'Alfa Romeo GTA 1300 Junior elaborata Autodelta (targa MI-268651) con differenziale autobloccante colore azzurro Le Mans, una meraviglia. Però, allora, considerata la mia passiona per il rally, optai, dopo 5 mesi di possesso, per un'Opel Ascona 1.9 SR elaborata Conrero (targa VE-277952), sempre con differenziale autobloccante, che era di serie. A distanza di anni ho cominciato a pentirmi di essermene liberato di quell'auto, come pure dell'Ascona che non ho più. Nel 2000 ho trovato una bellissima Lancia Delta integrale evoluzione colore rosso e così mi sono consolato anche perché ora è iscritta come "auto storica", per cui.......... Ma, a valore venale, se avessi ancora la GTA 1300 Junior...........va be'!
Ritratto di Roby_147
14 giugno 2013 - 13:41
2
..posso benissimo andare a morire di invidia con me stesso..:) comunque ci tengo a dire una cosa: è forte come ci siano sempre in questo sito delle persone sempre pronte ad offendere in questo modo, la redazione non dovrebbe lasciare che i commenti vengano postati quando gli utenti si limitano a fare un'asterisco qui e la.. bisogna che la redazione consideri che se uno mi dice C******e e se uno mi dice c.o.g.l.i.o.n.e., è la stessa cosa per me.. per favore, non permettete a questi arroganti, incoerenti e bugiardi di continuare ad agire cosi.. detto questo, queste sono delle grandi auto, tutta la mia famiglia è cresciuta con vere alfa, quindi anche io posso ritenermi di avere questa cosa nel sangue, ma voi in redazione, per cortesia, fermate questa gente, perché l'opinione è un diritto di tutti.
Ritratto di caronte
9 agosto 2013 - 12:06
Queste auto sono a dir poco fantastiche ma peccato solo che oggi l'autodelta non corra più in nessuna competizione.