206 SUBITO, 4 MILA IN FUTURO - Nell’immediato la gara di appalto aperta l’8 aprile scorso era per 206 auto, di cui 106 per i Carabinieri e 100 per la Polizia, ma nella prospettiva riguardava e riguarda 4 mila auto, per un controvalore di 184 milioni di euro. Di che rendere comprensibile che i rappresentanti della Fiat le abbia tentate tutte per impedire che la importante commessa andasse alla concorrenza. Anche presentare ricorso al Tar del Lazio quando il ministero dell’Interno l’11 luglio aveva dichiarato vincente la proposta del Volkswagen Group (per un valore totale stimato di 9.720.316 euro, comprensivo delle vetture appositamente preparete ed equipaggiate, oltre che a un contratto di assistenza gratuita per 6 anni o 150 mila km).
TUTTO REGOLARE - Ma non c’è stato nulla da fare. Il 26 settembre scorso il Tar del Lazio ha sancito la regolarità delle procedure e dell’aggiudicazione dell’appalto al rappresentante del gruppo Volkwagen Italia, che proponeva la fornitura di
Seat Leon (
nella foto sopra una precedente fornitura di Exeo). Per cui nelle prossime settimane le prime 206 “Pantere” della Polizia e “Gazzelle” dei Carabinieri potranno prendere servizio. E nel prossimo futuro lo stesso gruppo Volkswagen sarà in posizione privilegiata per gli altri lotti della prevista fornitura di 4 mila auto (1.800 per la Polizia e 2.200 per i Carabinieri). La gara d’appalto comprendeva infatti anche un diritto d’opzione per il ministero dell’Interno per le 4 mila vetture a venire.
QUESTIONI FORMALI - Il ricorso della Fiat era basato su una serie di aspetti procedurali e formali dell’offerta risultata poi vincente, ma per i giudici del Tar le osservazioni non erano tali da portare all’annullamento dell’assegnazione della fornitura. Da notare che alla gara si erano candidate anche la BMW e la Citroën, che poi sono state escluse, mentre le due offerte della Volkswagen e della Fiat sono state rispettivamente di 43.897 euro per ogni Leon e 43.980 euro per ogni vettura del gruppo Fiat. Una differenza sorprendentemente piccola.