SOTTO ESAME - Anche quest'anno vi proponiamo la classifica delle auto più affidabili stilata dal TÜV, l'ente di controllo e certificazione tedesco che, attraverso la rete di officine convenzionate, si occupa anche delle revisioni periodiche delle automobili. Un rapporto annuale, il primo risale al 1997, che il TÜV ottiene dall'elaborazione dei dati ricavati dalle revisioni, che in Germania vengono eseguite in maniera approfondita e dunque sono in grado di far emergere anche i difetti delle auto analizzate. Per garantire la massima imparzialità, i criteri base, ovvero i tipi di difetti, sono quelli definiti da un'apposita sezione del Codice della strada tedesco, dove vengono classificati come “leggeri” o “rilevanti”. Per le valutazioni, la classifica del TÜV prende in considerazione solo questi ultimi, che sono: i difetti all'impianto frenante, di illuminazione e di scarico, ai braccetti delle sospensioni, l'eccessivo gioco dello sterzo e la presenza di ruggine nelle parti strutturali.
DIVISE PER ANNATE - Per stilare il TÜV report 2011, sotto le mani dei tecnici, da luglio 2009 a giugno 2010, sono passate ben 7.253.709 auto, che sono state raggruppate in cinque categorie divise per anzianità: 2-3, 4-5, 6-7, 8-9 e 10-11 anni. Secondo quanto emerge dalle ispezioni del TÜV, i problemi che si presentano più frequentemente sono quelli legati all'efficienza dell'impianto di illuminazione, all'impianto frenante e alle sospensioni. Nei primi tre anni di vita l'8,3% delle auto ha problemi alle "luci"; percentuale che sale al 30,3% per le auto con 11 anni di età. Quelle con i braccetti in cattivo stato vanno dall'1,1% al 13,3%, mentre per l'impianto di frenante si va da un iniziale 0,1% fino a raggiungere il 7,4%.
Età | Senza difetti | Difetti "leggeri" | Difetti "rilevanti" |
Da 1 a 3 anni | 80,5% | 14,0% | 5,5% |
Da 4 a 5 anni | 68,8% | 20,8% | 10,4% |
Da 6 a 7 anni | 55,9% | 27,4% | 16,8% |
Da 8 a 9 anni | 47,5% | 31,1% | 21,4% |
Da 10 a 11 anni | 39,5% | 34,4% | 26,0% |
Media | 52,2% | 28,2% | 19,5% |
Come si può notare dai dati riportati nella tabella qui sopra, oltre l'80,5% delle auto, nei primi anni di vita, non presenta difetti considerati “rilevanti”. Un dato che peggiora drasticamente con il passare del tempo fino a scendere al 39,5% degli esemplari più anziani. È importante notare che questo tipo di analisi è influenzata non solo dalla bontà del prodotto, ma anche dalla manutenzione periodica delle auto.
LA CRISI SI FA SENTIRE - Secondo il TÜV Report 2011, rispetto all'anno scorso, la percentuale di auto che presenta difetti gravi è leggermente aumentata: per fare degli esempi, si è passati dal 5,1 a 5,5% per le auto con più di tre anni, un valore che cresce da 14,7 a 16,7% per quelle con sette anni. Un trend negativo che, secondo Klaus Brüggemann, presidente del comitato esecutivo del TÜV, è dovuto “agli effetti della crisi economica e finanziaria. Ma anche quando il denaro 'scarseggia', i guidatori non dovrebbero risparmiare sul mantenimento e le riparazioni dei loro veicoli: ne va della sicurezza stradale per tutti”.
LA “REGINA” È IBRIDA - La classifica fino a tre anni di età (prima colonna nella tabella qui sotto) è particolarmente interessante. Infatti, in questo arco di tempo, essendo le macchine ancora in garanzia, quasi certamente sono sempre state sottoposte ai regolari tagliandi presso la rete ufficiale di assistenza delle case e dunque l'indice è rappresentativo dell'affidabilità intrinseca del prodotto. La medaglia d'oro, secondo il “report 2011” del TÜV, la conquista, per la prima volta, un'auto ibrida come la Toyota Prius: su 100 modelli esaminati solo 2,2 hanno presentato difetti “rilevanti”. Al secondo posto si sono classificate la Mazda 2, la Toyota Auris e la Porsche 911, tutte con il 2,3%. Al terzo posto c'è la Smart Fortwo con il 2,5%.
Da 2 a 3 anni | Da 4 a 5 anni | Da 6 a 7 anni | Da 8 a 9 anni | Da 10 a 11 anni |
1 - Toyota Prius (2,2%) | 1 - Porsche Boxster/Cayman (4,2%) | 1 - Porsche 911 (5,5,%) | 1 - Porsche 911 (8,3%) | 1 - Porsche 911 (8,7%) |
2 - Mazda 2 (2,3%) | 1 - Toyota Corolla Verso (4,2%) | 2 - Porsche Boxster (7,1%) | 2 - Porsche Boxster (9,8%) | 2 - Toyota Rav4 (10,5%) |
2 - Porsche 911 (2,3%) | 2 - Porsche 911 (4,6%) | 3 - Honda Jazz (7,3%) | 3 - Toyota Rav4 (10,2%) | 3 - Porsche Boxster (11,2%) |
2 - Toyota Auris (2,3%) | 3 - Porsche Cayenne (5,0%) | 3 - Subaru Forester (7,3%) | ||
3 - Smart Fortwo (2,5%) |
La percentuale indica il numero di modelli (ogni 100) che, sottoposti a revisione periodica, hanno presentato difetti "rilevanti".
TOYOTA E PORSCHE SU TUTTI - Dai dati della tabella qui sopra emergono due nomi su tutti: Toyota e Porsche, i soli costruttori capaci di piazzare rispettivamente cinque e nove modelli ciascuno nei primi tre posti delle classifiche dei vari anni. Tra le auto del costruttore giapponese, la Toyota Corolla Verso si posiziona al primo posto (a pari merito con le Porsche Boxster/Cayman) nel periodo 4-5 anni, mentre la suv Rav 4 è terza nel gruppo delle auto con 8-9 anni e quarta in quello 10-11. La Porsche vede la 911 saldamente al primo posto delle classifiche 6-7, 8-9 e 10-11 anni, "solo" seconda in quella 2-3 anni.
ITALIANE INDIETRO - Spostando l'attenzione sui modelli italiani, si scopre che quelli di Fiat e Alfa Romeo (Lancia non è presente) sono indietro nella classifica. La Fiat Panda, per esempio, nei primi 3 anni si piazza al 99° posto con 7 auto su 100 che presentano difetti “importanti”. Un numero che cresce a dodici per il periodo di 4-5 anni. Meglio non se la cava l'Alfa Romeo 147, che nei primi tre anni ha lo stesso indice della Panda, ma registra ben 30 auto su 100 con difetti “importanti” nel periodo 8-9 anni. Neppure la più recente Alfa Romeo 159 si "salva": nel periodo 2-3 anni si classifica al 110° posto con più di 8 auto su 100 che presentano difetti “importanti”.
Chi si volesse divertire a trovare la propria auto, presente o futura, nelle tabelle qui sotto ci sono le classifiche complete del TÜV report 2011.