IN RIALZO - Nella settimana che segna per molti il ritorno al lavoro non ci sono notizie molto positive per chi è abituato a spostarsi in auto, in modo particolare per chi fa decine di chilometri al giorno per motivi professionali. La lieve discesa nei prezzi dei carburanti che si era registrata recentemente si è infatti arrestata. Anzi, ora i prezzi sono tornati a salire, soprattutto il diesel. Il quadro non sembra essere però destinato a migliorare nelle prossime settimane.
L’ULTIMA RILEVAZIONE - Uno dei pochi gestori che ha optato per un calo, anche se lieve, è IP: 1 centesimo/litro in meno per la benzina, mentre il gasolio è aumentato di 2 centesimi/litro. Nel caso di Tamoil, invece, il ritocco è di +2 e +3 centesimi. Non va molto meglio per Q8, dove registriamo +1 centesimo sulla verde e +2 centesimi sul diesel. Sulla base degli ultimi dati comunicati da Staffetta Quotidiana, la benzina in modalità self service è disponibile in media a 1,770 euro/litro (+2 millesimi, compagnie 1,775, pompe bianche 1,760), mentre per quanto riguarda il diesel il prezzo medio è di 1,832 euro/litro (+34, compagnie 1,834, pompe bianche 1,827). I prezzi salgono ovviamente per chi dovesse preferire il servito: benzina a 1,911 euro/litro (-1, compagnie 1,956, pompe bianche 1,822), diesel a 1,967 euro/litro (+29, compagnie 2,009, pompe bianche 1,885). Nel caso del Gpl il servito è a a 0,801 euro/litro (invariato, compagnie 0,807, pompe bianche 0,795), metano servito a 2,706 euro/kg (+139, compagnie 2,716, pompe bianche 2,698), gnl 2,723 euro/kg (-12, compagnie 2,712 euro/kg, pompe bianche 2,732 euro/kg).
COSA ACCADRÀ A BREVE? - La situazione non sembra però destinata a migliorare in tempi rapidi e questo non può che far preoccupare molti italiani, già alle prese con i salassi che riguardano, tra gli altri, luce, gas e acqua, oltre a molti dei prodotti che si acquistano periodicamente al supermercato. C’è però una data che non può che metterci in allarme: è quella del 20 settembre, giorno in cui scadrà il decreto attualmente in vigore che prevede il taglio delle accise. Riuscire a pensare a una nuova proroga, come accaduto recentemente, potrebbe essere però difficile. Pochi giorni dopo, infatti, sono previste le elezioni politiche, per questo si potrebbe decidere di attendere che venga insediato il nuovo governo prima di prendere una decisione a riguardo. I partiti già da ora si stanno però muovendo per valutare le possibili soluzioni da adottare per aiutare le famiglie in difficoltà e il provvedimento relativo alle accise potrebbe essere uno di questi. Uno dei sostegni che si pensa di confermare è proprio quello relativi al taglio delle accise, che prevede una riduzione di 30,5 centesimi al litro del prezzo della benzina e del gasolio. Se si dovesse optare per una conferma, si dovrebbe comunque cercare di evitare ulteriori scostamenti di bilancio secondo quanto trapela da Palazzo Chigi.