CONSENSI DALLE ISTITUZIONI - L'idea è semplice quanto innovativa: la durata delle batterie delle future auto elettriche è troppo scarsa e per ricaricarle ci vuole almeno mezz'ora da una presa ad alto voltaggio. Meglio dunque sostituire le batterie esaurite con altre cariche, il tutto in un tempo inferiore a quello di un normale pieno dal benzinaio (59 secondi secondo quanto dichiarato). Questo è quello che promuove la Better Place, la società con sede a Palo Alto in California, che continua a riscuotere consensi nel mondo finanziario (lo scorso gennaio ottenne un finanziamento di 350 milioni di dollari dalla banca Hsbc, qui la news) e presso le autorità di varie parti del mondo (Israele, Danimarca, la città di Tokyo e altri). Ma non presso le case automobilistiche, che sembrano freddine su questo tema, con l'eccezione della Renault che supporta sin dall'inizio il progetto.
Nel video qui sopra ecco come funziona una stazione di cambio delle batterie: via quelle scariche e dentro quelle cariche.
SCETTICHE LE CASE - Secondo quanto riporta oggi il sito Automotive News, per l'amministratore della società Shai Agassi, sentito qualche giorno fa al Salone di Parigi, il problema sarebbe “che gli amministratori delegati delle case non credono possa avvenire un cambiamento così radicale nell'industria”, anche se pare che i costruttori cinesi siano più interessati di quelli occidentali. Nel frattempo la Better Place prosegue per la sua strada, anche se questo scetticismo non è certo una cosa ad essa favorevole. I fondi raccolti all'inizio di quest'anno serviranno per creare delle stazioni di servizio dimostrative in Israele e Danimarca, i due stati che supportano il progetto e vogliono creare un'infrastruttura nazionale di stazioni di sostituzione e ricarica delle batterie. Inoltre, Better Place ha un altro progetto in cantiere: insieme al governo giapponese stanno sperimentando la sostituzione delle batterie per i futuri taxi di Tokyo.
Nelle foto di questa pagina, la stazione di ricarica dimostrativa della Better Place realizzata a Tokyo per i futuri taxi elettrici della città.
ASPETTANDO LA FLUENCE - Come dicevamo, sul fronte dei costruttori solo la Renault sembra credere pienamente nel concetto di sostituzione delle batterie che, secondo la Better Place, consentirebbe ad un'auto totalmente elettrica di percorrere anche lunghe distanze, perché sarebbero eliminati i tempi morti della ricarica delle batterie che di fatto “stroncano” qualunque velleità delle elettriche sulle lunghe distanze. La berlina Fluence (la vedi qui), che vedremo l'anno prossimo sul mercato, è la prima vettura predisposta per la sostituzione delle batterie. Mentre, stranamente, la Nissan Leaf (la Nissan è parte del gruppo Renault-Nissan) essendo dotata di batterie con uno specifico sistema di raffreddamento/riscaldamento non prevede la possibilità della loro sostituzione. Ed è forse anche questo uno dei limiti più grandi del progetto Better Place: la creazione di uno standard al quale tutti i costruttori dovrebbero adeguarsi. Una cosa che sembra così semplice è in realtà una delle più complesse.