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Better Place: ostacoli sul suo cammino

18 ottobre 2010

La società californiana, che ha inventato e sta portando avanti un sistema di sostituzione delle batterie delle auto elettriche in apposite stazioni, sembra non riscuotere consensi da parte delle case automobilistiche.

Better Place: ostacoli sul suo cammino

CONSENSI DALLE ISTITUZIONI - L'idea è semplice quanto innovativa: la durata delle batterie delle future auto elettriche è troppo scarsa e per ricaricarle ci vuole almeno mezz'ora da una presa ad alto voltaggio. Meglio dunque sostituire le batterie esaurite con altre cariche, il tutto in un tempo inferiore a quello di un normale pieno dal benzinaio (59 secondi secondo quanto dichiarato). Questo è quello che promuove la Better Place, la società con sede a Palo Alto in California, che continua a riscuotere consensi nel mondo finanziario (lo scorso gennaio ottenne un finanziamento di 350 milioni di dollari dalla banca Hsbc, qui la news) e presso le autorità di varie parti del mondo (Israele, Danimarca, la città di Tokyo e altri). Ma non presso le case automobilistiche, che sembrano freddine su questo tema, con l'eccezione della Renault che supporta sin dall'inizio il progetto.
 

Nel video qui sopra ecco come funziona una stazione di cambio delle batterie: via quelle scariche e dentro quelle cariche.



SCETTICHE LE CASE - Secondo quanto riporta oggi il sito Automotive News, per l'amministratore della società Shai Agassi, sentito qualche giorno fa al Salone di Parigi, il problema sarebbe “che gli amministratori delegati delle case non credono possa avvenire un cambiamento così radicale nell'industria”, anche se pare che i costruttori cinesi siano più interessati di quelli occidentali. Nel frattempo la Better Place prosegue per la sua strada, anche se questo scetticismo non è certo una cosa ad essa favorevole. I fondi raccolti all'inizio di quest'anno serviranno per creare delle stazioni di servizio dimostrative in Israele e Danimarca, i due stati che supportano il progetto e vogliono creare un'infrastruttura nazionale di stazioni di sostituzione e ricarica delle batterie. Inoltre, Better Place ha un altro progetto in cantiere: insieme al governo giapponese stanno sperimentando la sostituzione delle batterie per i futuri taxi di Tokyo.


Better place tokyo 04
Nelle foto di questa pagina, la stazione di ricarica dimostrativa della Better Place realizzata a Tokyo per i futuri taxi elettrici della città.


ASPETTANDO LA FLUENCE - Come dicevamo, sul fronte dei costruttori solo la Renault sembra credere pienamente nel concetto di sostituzione delle batterie che, secondo la Better Place, consentirebbe ad un'auto totalmente elettrica di percorrere anche lunghe distanze, perché sarebbero eliminati i tempi morti della ricarica delle batterie che di fatto “stroncano” qualunque velleità delle elettriche sulle lunghe distanze. La berlina Fluence (la vedi qui), che vedremo l'anno prossimo sul mercato, è la prima vettura predisposta per la sostituzione delle batterie. Mentre, stranamente, la Nissan Leaf (la Nissan è parte del gruppo Renault-Nissan) essendo dotata di batterie con uno specifico sistema di raffreddamento/riscaldamento non prevede la possibilità della loro sostituzione. Ed è forse anche questo uno dei limiti più grandi del progetto Better Place: la creazione di uno standard al quale tutti i costruttori dovrebbero adeguarsi. Una cosa che sembra così semplice è in realtà una delle più complesse.



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Ritratto di LukyRox
18 ottobre 2010 - 16:55
Spero almeno che le batterie sostituite vengano poi ricaricate e non buttate, altrimenti il problema diventerebbe quello di smaltimento delle batterie scariche, altro che inquinamento !!! Se così fosse sarebbe un bel passo avanti per evitare le lunghe pause di ricarica !!!
Ritratto di fastidio
18 ottobre 2010 - 17:15
8
..altrimenti ogni cambio costerebbe qualche migliaio di euro..le sostituiscono per non aspettare i tempi di ricarica :o)
Ritratto di Simon99
18 ottobre 2010 - 18:49
E poi chissà quanta energia serve per far funzionare tutti quei macchinari...
Ritratto di Simon99
18 ottobre 2010 - 17:54
è un buon sistema per le auto elettriche ma se non vengono risolti i problemi delle batterie (come autonomia,tempi di ricarica e prestazioni) non serve a niente.
Ritratto di trap
18 ottobre 2010 - 18:30
...a lasciare le mie batterie per quelle di qualc'un altro. Le batterie si usurano col tempo. Se mi mettono delle batterie (pur cariche) più vecchie delle mie ci perderei.
Ritratto di bugatti veyron
18 ottobre 2010 - 18:52
buon sistema per risolvere l'autonomia delle elettriche ma non quello delle batterie e dei loro costi
Ritratto di hotdog
18 ottobre 2010 - 19:09
Anche nel caso che si risolvano i problemi di durata delle batterie, le case automobilistiche non accetteranno mai di utilizzare un solo standard di produzione. Per gli automobilisti sarebbe fantastico, zero problemi di compatibilità e possibilità di fermarsi a cambiare le batterie in tutte le stazioni. Ma per le case vuole dire che non potranno avere grandi margini di guadagnano sulle batterie e creare pianali unici per i loro modelli. come sempre ci sono dietro solo interessi economici...
Ritratto di rebatour
22 ottobre 2010 - 15:15
Pochi sembrano capire che per non inquinare qua si va a strainquinare da un'altra parte. Sbancare intere montagne per costruire centrali idroelettriche, riempire intere regioni di pale eoliche e/o pannelli solari (inquinamento visivo, la Germania nord orientale è diventata un paesaggio allucinante), centrali nucleari o a carbone, pensate che emettano rose e fiori?. A questo punto è meglio lavorare sui motori.