UNA BAVARESE COI FIOCCHI - Personalità, guida appagante e immagine di prestigio: sono queste le doti che caratterizzano una delle granturismo di maggior successo, ossia la BMW Serie 3 di terza generazione (quella siglata E36) nelle versioni coupé e cabriolet. Eleganti e ben rifinite, queste vetture abbinano a un fascino tipicamente anni 90 un comfort notevole; inoltre, sono meno impegnative da guidare e più accessoriate delle precedenti E30.
LA 318? NON È UN RIPIEGO - Ci state già facendo un pensierino? Di buono c’è che ne hanno fatte tante. Ma trovarne una “a posto” non è sempre facile: occhio, in particolare, agli esemplari troppo “pasticciati” o addirittura modificati per divertirsi col drifting. Quanto ai motori, i sei cilindri in linea “cantano” che è un piacere e allungano decisi agli alti regimi. Ma dà grandi soddisfazioni pure la 318is: i suoi 140 cavalli sono davvero vispi.
TUTTE A BENZINA E SENZA TURBO - Al lancio, la 318is col 1.8 a quattro cilindri da 140 CV è affiancata dalle versioni col nuovo motore con due pistoni in più: la 320i (2.0 con 150 CV) e la 325i (2.5 e 192 CV). Nel ’93, arriva anche la 316i: il suo 1.6 ha solo 102 CV. A fine ’95, grazie alla fasatura variabile all’aspirazione, il 2.0 guadagna brio, mentre il motore della 318is diventa un 1.9: guadagna 5 Nm di coppia e si fa più fluido, ma perde un po’ di grinta. Infine, nel ‘96, alla 325i subentrano e 328i (2.8 con 193 CV) e 323i (col 2.5 depotenziato a 170 CV).
M3, UNA SIGLA CHE VUOL DIRE CATTIVERIA - Paraurti e minigonne sottoporta più pronunciati, spoiler, cerchi di 17” e retrovisori più aerodinamici distinguono le BMW E36 più “cattive”, le M3. Ma a cambiare è soprattutto la guida: questa sportiva di razza, per la quale la casa dichiarava 250 km/h di punta, è mossa da un esuberante 3.0 con 286 CV, sostituito a fine ’95 da un 3.2 (con 321 CV, ma meno brutale). Il blocco motore deriva da quello dei 6 cilindri più piccoli, ma la testa e i sistemi di aspirazione e scarico sono firmati del reparto Motorsport (da cui la M) della casa. Il cambio manuale a 5 marce (6 nella 3.2, dal ‘97 anche in versione robotizzata SMG) è rinforzato e i bracci delle sospensioni sono alleggeriti. Le quotazioni? Un’auto in ordine (Coupé o Cabriolet) può valere più di € 50.000.
IN QUATTRO SOTTO IL CIELO - All’epoca era fra le migliori cabriolet in circolazione per eleganza, comfort e piacere di guida. Tutte qualità che hanno superato la prova del tempo, rendendola sempre più apprezzata dagli amanti del vintage che ogni tanto amano guidare a capote aperta. I motori sono quelli della coupé; fanno eccezione il 1.6 (non previsto), e il 1.8 della 318is, qui sostituito da un motore di pari cilindrata ma con otto valvole invece di 16, per avere una risposta più docile (ma rinunciando a 25 CV). Non sono lontane da quelle delle versioni col tetto in lamiera la maneggevolezza e le prestazioni, nonostante i circa 130 kg aggiuntivi dovuti ai rinforzi della scocca. E, per il tipo di auto, la Cabriolet è anche pratica: la parte centrale dello schienale del divano si può reclinare per caricare un paio di sci. Accessori utili sono poi il frangivento (smorza con efficacia le turbolenze) e l’hard-top, per proteggere la capote nei mesi invernali.
LE VERIFICHE DA FARE
LA SCHEDA TECNICA (328i Cabriolet)
Carburante/cilindrata cm3 | benzina/2793 |
N. cilindri e disposizione | 6 in linea |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
Potenza kW (CV)/giri | 142 (193)/5300 |
Coppia Nm/giri | 280/3950 |
Cambio | manuale a 5 marce + “retro” |
Trazione | posteriore |
Freni ant./post. | dischi autoventilanti/dischi |
Passo cm | 270 |
Peso in ordine di marcia kg | 1445 |
Pneumatici di serie | 205/60 R 15 |
Veklocità max km/h | 230 |
0-100 km/h s | 7,7 |
Consumo medio km/l | n.d. |
Si ringrazia per la collaborazione il BMW Youngtimer Club Italia.