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Dieselgate Volkswagen: indagato Martin Winterkorn

20 giugno 2016

L’ex ad del gruppo VW è sotto indagine per un reato ipotizzato legato al ritardo con cui informò gli azionisti sullo scandalo Dieselgate.

Dieselgate Volkswagen: indagato Martin Winterkorn

COMUNICAZIONE UFFICIALE - La procura della repubblica di Braunschweig, competente per territorio sulle vicende Volkswagen, ha comunicato ufficialmente di avere aperto un fascicolo contro Martin Winterkorn (nella foto), ex amministratore delegato del Gruppo. L’ipotesi di reato su cui indaga la magistratura è relativa al ritardo con cui Winterkorn comunicò agli azionisti la vicenda del software illegale impiegato sulle vetture turbodiesel e scoperto dalle autorità statunitensi.

INTERVENTO DELLE AUTORITÀ - L’iniziativa del procuratore di Braunschweig è stata presa in seguito a esplicita richiesta dell’Autorità federale tedesca sui servizi finanziari. Per gli amministratori di società quotate in Borsa la legge tedesca prevede infatti l’obbligo di comunicare - il più presto possibile - agli azionisti tutti gli eventi che possono condizionare e determinare la decisione di comprare o vendere azioni. L’Autorità tedesca per le attività finanziarie imputa all’ex amministratore delegato della Volkswagen di aver informato gli azionisti soltanto il 22 settembre della vicenda del software illegale messo in discussione da parte dell’autorità americana per la protezione dell’ambiente. L’ente dell’ambiente americano rivelò pubblicamente le sue accuse alla Volkswagen il 18 settembre ma le discussioni con la casa tedesca iniziarono già parecchi mesi prima. 

DUE SOTTO ACCUSA - Lo stesso comunicato della Procura aggiunge che a essere indagato è anche un altro amministratore del gruppo, senza peraltro rivelarne il nome, salvo precisare che non si tratta di Hans Dieter Poetsch, allora responsabile delle attività finanziarie e attualmente presidente del consiglio di gestione. Da parte della Volkswagen non ci sono stati commenti alla notizia relativa alla messa sotto accusa di Winterkorn. La questione era già stata valutata nei mesi scorsi, ma da parte della casa tedesca si era sostenuto che di fronte alle prime avvisaglie della vicenda (risalenti ancora al maggio del 2014, quando a Winterkorn fu inviato un rapporto sulla questione) i vertici della casa ritennero di poter farvi fronte senza che vi fossero costi per l’azienda, per cui non ritennero di dover informare gli azionisti.



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Ritratto di MAXTONE
20 giugno 2016 - 20:43
Un peccato si sia rovinato l'immagine in questo modo perché l'ho sempre stimato molto per efficienza e genuina passione per l'automobile ma purtroppo i nodi vengono sempre al pettine.
Ritratto di Automotive
21 giugno 2016 - 22:23
Sai quante persone ha rovinato con il crollo delle azioni?
Ritratto di AMG
20 giugno 2016 - 23:19
Se non altro la Germania dà una (relativa) idea (d'apparenza) di solidità nel perseguire i colpevoli della grande truffa, che porta il nome del più grande gruppo automobilistico, ripetuto e sottolineato... Made in Germany.
Ritratto di all'avanguardia della truffa2
21 giugno 2016 - 07:22
solidità nel perseguire i colpevoli.... dopo 9 mesi solo due indagati, di cui uno ancora senza un nome, in un gruppo composto da 600.000 dipendenti!!! Avranno così tanto insabbiato le prove, da poter proporre al mercato, almeno una dozzina di fuoristrada a gas-olio con trazione quattro.
Ritratto di Strige
21 giugno 2016 - 00:21
10 a 1 che lo mandano in galera per minimo 10 anni. Per evasione, il presidente onorario del bayern hoeness, che si è autodenunciato, si è beccato 5 anni di galera, poi scontati a 3 e mezzo. E scommetto pure che Martin Winterkorn andrà in galera prima della fine del 2017. La buonauscita, la VW doveva pagargliela in quanto deve per legge, ma se va in galera, i soldi della buonauscita tornano alla VW
Ritratto di all'avanguardia della truffa2
21 giugno 2016 - 07:25
Che gioia sapere che il gruppo truffaldino, possa riprendersi il malloppo fatto, con le sue pratiche illegali.
Ritratto di Strige
21 giugno 2016 - 21:03
mi complimento con te, sei pure un esperto in materia di diritto tedesco. Mi chiedo come sia possibile che tu scriva qua. Ah, io non sono un esperto di diritto tedesco, sono soltanto nato e cresciuto in Germania ;)
Ritratto di Strige
22 giugno 2016 - 00:01
Ripeto quanto detto prima, frequentando siti tedeschi, italiani e inglesi, ti confermo che la buonauscita va data indistintamente se sei colpevole o meno. Il fatto che abbia lasciato, non è che lui voleva andarsene, ma è stato indirettamente cacciato. Lui non è innocente, sicuramente starà cercando un modo per trattare con la giustizia tedesca per avere uno sconto di pena (e questo mi fa pensare che le dimissioni che lui ha dato, vadano in questo senso, del tipo "ho capito di aver sbagliato e ho lasciato il posto"). Quello che Martin Winterkorn teme non è perdere i soldi, ma riuscire a salvarsi dal tribunale tedesco. Perchè, e lo ripeto, se il tribunale ti trova colpevole, vai in galera. Non mi sorprenderei che tra qualche mese Martin Winterkorn si autodenunciasse al tribunale, proprio come fece hoeness. Per quanto riguarda la giustizia tedesca, trovami un tedesco (o uno che ha residenza in germania) che per frode, truffa e corruzione non sia andato in galera. L'unico a farla "franca" si fa per dire è ecclestone , ma solo perchè non era tedesco. il banchiere tedesco Gerhard Gribkowsky con cui ecclestone trallazzava è in galera e deve scontare altri 6 anni di galera.
Ritratto di nicktwo
21 giugno 2016 - 07:12
sono quasi in propensione di iniziare a rifiutarmi di commentare ancora articoli su questo argomento... la giustizia faccia il suo corso... noi onestamente avremmo di meglio da fare tipo commentare le succulente novita' che arrivano quotidianamente dal gruppo fiat-fca, ma non solo, e che riguardano le macchine vere e proprie, quelle da guidare e godersi per strada... saluti
Ritratto di caronte
21 giugno 2016 - 08:42
Un atto dovuto secondo me non si può ingannare la gente e farla franca lasciando che paghi solo l'azienda per le scelte individuali di una sola persona anche se non sono un "fan" della vw non lo trovo lo stesso giusto.
Ritratto di Porsche
21 giugno 2016 - 15:09
Questo conferma la mia teoria, Winterkorn era allo scuro di tutto. Proprio perchè la vicende gli era estranea non ha avuto tempo e modo di informare il CDA. E' inutile, se non sapeva come stavano le cose, evidentemente ci ha voluto vedere meglio da vicino. Se pensiamo che l'indagine è ancora in corso, come avrebbe fatto a capire in poche ore ? E' evidente che il processo lo vince.
Ritratto di all'avanguardia della truffa2
22 giugno 2016 - 09:17
l'ha saputo dopo di noi!! Forse è meglio non dire in giro che dal 18 settembre la notizia era stata diffusa all'opinione pubblica. Non vorrei che fossimo accusati noi, di non avere informato l'amministratore delegato volkswagen!
Ritratto di SINESTRO
22 giugno 2016 - 09:29
3
"allo scuro"? Semmai al chiaro di luna..... Non era affatto all'oscuro, ha solo cercato, inutilmente, di guadagnare tempo!