QUALCOSA SI MUOVE - Dieselgate Volkswagen: l’Europa compie un primo passo verso gli indennizzi ai proprietari di auto implicate nello scandalo emissioni. Se negli Stati Uniti piovono risarcimenti a chi ha una vettura VW coinvolta (vedi qui), in Europa le cose vanno molto a rilento (vedi qui); tanto che, su 8,5 milioni di vetture col software “taroccato”, solo il 10% è stato richiamato per la riparazione. Ma ora una sentenza storica in Spagna, a Valladolid, potrebbe rappresentare una sorta di causa pilota, la prima di una lunga serie. Infatti, nel Paese iberico, un aderente all’Apdef (Associazione europea per la difesa dei diritti dei consumatori) ha ottenuto un risarcimento. Il giudice ha condannato la Volkswagen a pagare il 10% del valore del veicolo nuovo (ossia 5.006 euro), più le spese giudiziarie.
“SI PUÒ FARE” - Sull’onda di questo successo, la stessa associazione ha deciso di avviare un tour di conferenze informative gratuite nelle città italiane, come già era stato fatto a inizio estate (vedi qui). L’obiettivo è supportare i proprietari delle vetture del gruppo Volkswagen coinvolte nel dieselgate. A tale proposito, alVolante.it ha voluto sentire Francesc Garcia Rafanell, presidente e fondatore dell’Apdef (nata in Spagna, con sedi in Francia e Italia, con 7000 associati e 60 milioni di euro di indennizzi recuperati in diverse cause): “Le possibilità di ottenere un risarcimento ci sono, come conferma la vittoria storica di Valladolid. E questo è solo l’inizio. In alternativa alla domanda di risarcimento, si può scegliere di sostituire il veicolo. O si può chiedere l’annullamento e la risoluzione dell’acquisto dell’auto. In quest’ultimo caso, il proprietario restituisce il mezzo, ricevendo in cambio l’importo in denaro corrispondente, più il valore affettivo, più gli interessi legali”.
ANCHE CLASS ACTION - Ma Rafanell si spinge oltre la singola azione legale portata avanti attraverso l’associazione: “Stiamo valutando la possibilità di organizzare una class action. Chiediamo la massima partecipazione alle nostre riunioni, così da essere sempre sempre più forti nei confronti del gruppo Volkswagen”.