LE AUTO DELLA SILICON VALLEY - L’azienda si chiama Tesla, ha sede in quella culla della tecnologia che si chiama Silicon Valley, in California, e produce auto supersportive che corrono come delle Ferrari. Solo che queste “belve” sono elettriche; le uniche vetture al mondo in vendita (ne circolano già 1.500 esemplari) che mettono insieme prestazioni stratosferiche (meno di quattro secondi dichiarati per passare da 0 a 100 km/h) con le emissioni-zero. Lui si chiama Elon Musk, è un giovanottone biondo, simpatico e alla mano, che potrebbe fare la parte del bravo ragazzo in un film di Hollywood. Ma non è un attore: è il miliardario che nel 2003 ha fondato la Tesla, e ne è attualmente l’amministratore delegato. Un sudafricano di 39 anni al quale di certo non manca l’iniziativa: oltre a dedicarsi alle auto, è lui che ha fatto nascere su Internet il sistema di pagamenti Paypal, ed è lui il fondatore e titolare di SpaceX, azienda con un migliaio di dipendenti (più o meno quanti ne ha la Tesla) che produce missili e capsule spaziali per mettere in orbita i satelliti. Insomma, uno che si dà da fare. E l’ultimo piccolo tassello della sua attività è stata l’inaugurazione del primo punto vendita italiano della Tesla, in via Borgogna, pieno centro di Milano (proprio a questo evento si riferiscono le foto). Ne abbiamo approfittato per fare una chiacchierata e conoscerlo meglio.
Per ora producete la Roadster, una due posti velocissima e non proprio economica: da 100.000 euro in su. Si vedranno delle Tesla meno esclusive?
Certo, i programmi sono già ben definiti. Ovviamente si tratterà solo di auto elettriche; l’anno prossimo metteremo in vendita il modello S, la berlina a quattro porte che abbiamo già presentato come prototipo, e nel 2013 arriverà la X, una suv a quattro ruote motrici; saranno costruiti sulla stessa base e avranno un’autonomia molto elevata: oltre 480 chilometri. Contiamo di riuscire a contenere il prezzo di questi due modelli in 50.000 dollari. Entro il 2015, poi, l’idea è di presentare un modello più compatto e ancora meno costoso, intorno ai 30.000 dollari, da produrre in quantitativi decisamente superiori: potremmo arrivare a 200.000 esemplari l’anno.
La Tesla è un’azienda minuscola in rapporto alle grandi case, che stanno dedicando molte energie (e soldi) alle auto elettriche. Come contate di confrontarvi con simili colossi?
Innanzitutto, siamo contenti che tanti altri costruttori si dedichino alle auto elettriche: in fin dei conti in questo modo si aiuta l’ecologia, e questo non può che farci piacere. Rispetto ai colossi, comunque, noi siamo molto più agili, rapidi nel prendere decisioni, e questo ci consentirà di proporre modelli all’avanguardia; per questo, sono convinto che ci sarà spazio anche per le Tesla. E poi, non dimentichiamo che per sviluppare i loro modelli le grandi case si rivolgono proprio a noi, che abbiamo esperienza: è il caso della Smart EV (già in circolazione) e della Mercedes Classe A (in arrivo a breve). Senza dimenticare la Toyota, che ha investito 50 milioni di dollari nella Tesla, e con la quale stiamo portando avanti una serie di progetti, tra cui la Rav4 elettrica, che dovrebbe arrivare nelle concessionarie americane nel 2012.
Adesso sbarcate in Italia. Pensate che potrà essere un mercato importante?
Certo, già a partire dalle sportive che vendiamo adesso. L’Italia è la patria delle auto più veloci e affascinanti del mondo, è un paese che ama il bello, che ama l’innovazione. E le nostre macchine sono questo: belle, sportive, velocissime, emozionanti. Ma hanno anche qualcosa in più: sono “verdi” al 100%. Inoltre, il salone è a Milano, in pieno centro, vicino alle vie della moda: una posizione che abbiamo scelto con attenzione. Noi contiamo di far conoscere rapidamente le Tesla e di fare in modo che diventino un oggetto di moda, di distinzione.
Le case stanno spingendo molto presso i governi per ottenere incentivi che favoriscano l’acquisto delle auto elettriche. Secondo voi questi aiuti sono fondamentali per riuscire a vendere?
Fondamentali no, anche perché le nostre vetture non sono care rispetto a quello che offrono: vanno come una Ferrari e costano la metà. Ciò detto, ritengo gli incentivi una cosa più che giusta. Non solo perché la Tesla produce auto elettriche, ma perché aiutare l’ambiente è qualcosa che va incentivato. La benzina e il gasolio si pagano quando si fa il pieno, ma c’è un costo nascosto, quello dell’inquinamento, che poi paghiamo tutti quanti. Anche in salute.