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FCA-Renault: un matrimonio di reciproco interesse

28 maggio 2019

L'integrazione dei due gruppi, certamente non facile sul piano pratico, porterebbe molti vantaggi a entrambe le parti; con l'incognita Nissan.

FCA-Renault: un matrimonio di reciproco interesse

VERSO IL CONSOLIDAMENTO - Se la fusione tra FCA e Groupe Renault, di cui ieri è stata data notizia (la leggi qui), dovesse andare in porto potrebbe nascere un colosso da quasi 9 milioni di vetture l’anno e con un giro d’affari pari a 170 miliardi di euro, numeri che ne farebbero il terzo gruppo al mondo dopo quelli Volkswagen e Toyota. Una mossa in grado di cambiare gli equilibri di potere nel mondo dell’auto, che si muove sempre più verso il consolidamento, cioè l’accorpamento di società per creare entità sempre più grandi in grado di compiere gli enormi investimenti necessari in questa difficile fase di transizione dal motore a scoppio a quello elettrico. Del resto questo era uno dei chiodi fissi di Sergio Marchionne, autore del matrimonio Fiat e Chrysler nel 2009, che la FCA l’ha guidata per 15 anni, il quale all’inizio del 2017 aveva tentato una fusione con la GM, poi non andata in porto. Ora Marchionne non c’è più, ma John Elkann, in qualità di presidente e rappresentate del maggiore azionista della FCA, sa che il suo gruppo ha bisogno di un partner e la Renault potrebbe essere proprio quello giusto.

VANTAGGI PER GLI AZIONISTI FCA - FCA e Renault sono abbastanza complementari dunque una fusione paritetica porterebbe vantaggi a entrambi. I due costruttori potranno far valere i rispettivi punti di forza: la FCA potrà mettere sul piatto i marchi di lusso Alfa Romeo e Maserati, la presenza in Nord America e la redditività dei marchi Jeep e Ram, specializzati in suv e pick-up, mentre la Renault le sue piattaforme modulari e le tecnologie per le auto elettriche, la sua presenza in Africa e Russia (con il marchio Lada). L’unione diventerebbe anche la forza per superare i problemi comuni, come la scarsa presenza sullo strategico mercato cinese. Altra fonte di problemi potrebbe venire dalla “politica”. Una fusione porta quasi sempre delle ridondanze e, di norma, ad un alleggerimento della forza lavoro per le funzioni duplicate, ma la FCA si è affrettata a precisare che questo non avverrà. Cosa che ha chiesto con forza anche Bruno Le Maire, ministro delle finanze francese. A proposito di Francia, con la fusione si ridurrebbe il peso delle stato nell’azionariato del nuovo soggetto, che passerebbe dal 15% detenuto nella Renault, a circa il 7,5%. La Exor della famiglia Angelli-Elkann, dal 29% nella FCA, passerebbe al 14,5% della nuova società, restando quindi l’azionista di maggioranza. Inoltre, prima che l’operazione sia completata, per attenuare la disparità dei valori sul mercato azionario, gli azionisti della FCA riceverebbero anche un dividendo di 2,5 miliardi di euro.

PER RASSICURARE LA NISSAN - La Nissan è un altro soggetto che senza dubbio sta osservando con molta attenzione l’evolversi della situazione. Infatti tra la Renault e la Nissan c’è uno scambio azionario: la Renault detiene il 43% della Nissan, la Nissan il 15% della Renault. Se si realizzasse la fusione paritetica FCA-Renault, la Nissan deterrebbe il 7,5% della nuova società, vedendo diminuire ulteriormente la sua influenza sul soggetto che ne controlla la maggioranza. È anche per questo che John Elkann ha inviato una lettera al quotidiano giapponese Nikkei nel quale manifesta grande rispetto per Nissan e Mitsubishi (quest’ultima è controllata al 34% dalla Nissan) e conferma che la proposta di fusione con la Renault creerebbe il potenziale per costruire una leadership globale, sotto forma di una partnership che porterebbe grandi benefici per tutte e tre le società. FCA, Renault, Nissan e Mitsubishi hanno venduto l’anno scorso circa 15 milioni di auto, oltre 4 milioni in più dei gruppi Volkswagen e Toyota. 

A QUANDO UNA DECISIONE? - La Renault ha confermato che sta analizzando la proposta della FCA. Alcune indiscrezioni affermano che potrebbe dare una risposta già la prossima settimana. È evidente quindi che saranno giorni cruciali all’interno del consiglio di amministrazione della Renault.



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Ritratto di Giuliopedrali
28 maggio 2019 - 16:09
Sembra che Nissan e Mitsubishi non siano tanto d'accordo con questa fusione, e rappresentano la maggior parte delle vendite. Certo che Alfa Romeo, Lancia, Fiat, Maserati. Chrysler, Dodge, Jeep e Ram. Renault, Dacia, Nissan e Mitsubishi: Per me rappresentano oggi una produzione di auto poco significative come innovazione e modelli e di scarsa qualità.
Ritratto di Agl75
29 maggio 2019 - 01:03
Lancia è morta ma non l’hanno sepolta
Ritratto di stefbule
28 maggio 2019 - 16:54
12
Si è capito da tempo che la fiat non ha più voglia di fare auto e o stare all'avanguardia. La renault è la sua sorella naturale per somiglianze varie. Cosi la famigliola fiat si leva l'impiccio di gestire quello che non hanno più voglia di fare. Sarà il marchio nazional popolare più grande del mondo con auto medie per tasche piccole. Chissà se alfa e compagnia "premium" faranno un passo indietro anche loro, d'immagine di sicuro.
Ritratto di Neofita
29 maggio 2019 - 17:21
sono d'accordo in quasi tutto. Il prossimo step, nel medio periodo, sarà proprio quello di separare Alfa/Ferrari/Maserati dal megagruppone e cederle
Ritratto di IloveDR
28 maggio 2019 - 17:05
3
fino a sabato mattina una fusione FCA-GruppoRenault era la cosa più illogica di questo mondo, mo tutti, giornalisti, politici, utentiAV pronti ad avallare...tutte le fusioni portano vantaggi e svantaggi, specie nei veicoli commerciali...il problema è quali scenari ora si aprirebbero per l'auto Made in Italy...io credo che per l'alto di gamma ci sarebbero migliori opportunità di sviluppo, perché con FCA son 10 anni che sta quasi tutto fermo...
Ritratto di remor
28 maggio 2019 - 17:20
Poverina Renault, comunque. Da quando associata a mammafiatt va a finire che anche chi magari PRIMA ne apprezzava che ne so la Alpine A110 -o eventualmente ne riteneva ottimi i motori forniti a Mecedes-, ORA finirà per mettere d'ufficio il marchio transalpino fra gli scadenti a tutto tondo
Ritratto di aktarus7
29 maggio 2019 - 12:20
Renault scadente lo era abbondantemente già di suo. Non scherziamo
Ritratto di remor
29 maggio 2019 - 14:12
Come motori non credo, altrimenti Mercedes non se ne approvvigionerebbe, penso. In quanto a doti dinamiche le hothatch Renault hanno fatto riferimento da e per decenni. In quanto agli interni e all'estetica esterna concordo che attualmente sono sindacabili, ma darei per scontato che nel caso di riccarrozamento by Fiat si adotteranno criteri propri del marchio italiano non per niente anche l'Americano Freemont venne rivoluzionato come interni per essere venduto a marchio Fiat . Non so se mi sfuggono altri aspetti, forse l'unico che per prezzi chiavi in mano stanno spesso molto bassi -ma in verità ciò dal lato utenti lo vedrei piuttosto come un lato positivo- infatti vendono abbastanza bene, se non sbaglio.
Ritratto di Neofita
29 maggio 2019 - 17:21
approvo
Ritratto di Gatsu
30 maggio 2019 - 19:46
2
Dimentichi che Renault corre in Formula 1, quindi che sia scarsa come motori ne dubito
Ritratto di Elix69
28 maggio 2019 - 17:53
Questa fusione può avere un senso solo con le nippo dentro altrimenti saranno due scorreggine europee che fanno un'unica scorreggiona!!! Saluti
Ritratto di Fr4ncesco
28 maggio 2019 - 18:13
2
Facciamo un punto della questione: Fiat e Renault potrebbero consolidare la loro presenza in Europa e Sudamerica e con uno scambio di piattaforme e motori laddove sono più avanzate (es Twingo su base Panda, Tipo su base Megane) e con i profitti più elevati investire maggiormente nei prodotti di alta gamma (Alfa Romeo, Maserati, Alpine), da cui eventualmente ne potrebbero tratte beneficio anche i giapponesi utilizzando il know how italiano per Infiniti e quello americano di Jeep e Ram su Nissan e Mitsubishi (e viceversa riguardo i light truck). Sempre in Nord America il nuovo gruppo potrebbe sfruttare le piattaforme francesi per ampliare la gamma dei marchi americani con modelli più economici a trazione anteriore, dove potrebbero beneficiare di una partnership con Nissan a vantaggio del consumatore (rete vendita e assistenza ecc). Tornando in Europa, Fiat Chrysler sarebbe meno "Italia-dipendente", essendo Renault molto più affermata nel resto del continente (oltre una considerevole quota del mercato francese). Questa fusione comprenderebbe tanti modelli di successo in Europa: Fiat 500 e Panda, 500X, Jeep Renegade e Compass, Renault Clio, Renault Captur, nell'eventualità Nissan QQ e la clientela a livello globale avrebbe a disposizione un portafoglio immenso di modelli per ogni esigenza. Riguardo gli impianti industriali dipenderà tutto dal regime di produzione; se verranno prodotte così tante auto come auspicato non ci dovrebbero essere rischi, anzi si potrà gestire la produzione in modo tale che ogni impianto produca un numero a sufficienza da impiegare i 3 turni e tutto il personale.
Ritratto di 82BOB
28 maggio 2019 - 18:16
2
Per me i due gruppi sono fin troppo sovrapponibili... Staremo a vedere! In ogni caso FCA ha bisogno come il pane di nuove tecnologie e se per averle deve fondersi... beh, speriamo che questa fusione non porti conseguenze negative a livello occupazionale nel nostro paese!
Ritratto di treassi
28 maggio 2019 - 18:16
Io già me li vedo i francesi… come facciamo a rifilargli quel bidone di Megane agli Italiani?? Giusto! Ci mettiamo il logo Alfa ed ecco la nuova Giulietta per i fiattari!! Stiamo passando dalle FiatAlfa alle RenAlfa... AHAHAHAH
Ritratto di Giuliopedrali
28 maggio 2019 - 18:30
Il bello è che teoricamente questo concentrato di marchi coprirebbe tutti i continenti e tutti i segmenti, però (escludendo la stratosferica Alpine) con modelli poco desiderabili.
Ritratto di alex_rm
28 maggio 2019 - 23:41
Vendono più di 15 milioni di auto all anno e sono poco desiderabili,vendono anche la GTR e l’elettricità leaf ed ecc ecc
Ritratto di treassi
29 maggio 2019 - 07:40
???? 15 milioni ??? Ma che vi fumate??
Ritratto di The Krieg
29 maggio 2019 - 20:50
FC-R - Nissan - Mitsubishi alliance. L'azienda si ritroverebbe con il 43% di azioni Nissan. Imho la fusione con Renault è un cavallo di Tr0ia per papparsi Nissan
Ritratto di Ale8080
29 maggio 2019 - 13:48
E ma vaglielo a spiegare alla maggior parte degli esperti commentatori sopra
Ritratto di stefbule
28 maggio 2019 - 19:10
12
treassi ammetto che mi hai fatto fare una risata che non facevo da tempo qui alvolante...ehehehe bravo.
Ritratto di napolmen4
29 maggio 2019 - 06:38
...c'è chi spaccia una Renault per una Mercedes ed e' peggio visto i prezzi.....oppure delle Skoda per delle audi...
Ritratto di treassi
29 maggio 2019 - 07:38
Quindi le Renault-Mercedes brutte e cattive ma le Renault-Alfa sarebbero stupende.. La coerenza dei fiattari.. A questo punto metterebbero il carico.. La nuova Mito su base Clio.. AHAHAHAH
Ritratto di Elix69
28 maggio 2019 - 18:51
Non vedo di provare la nuova "Alfa Reneo" "Alpinetta".
Ritratto di Elix69
28 maggio 2019 - 18:56
*L'ora *
Ritratto di news
28 maggio 2019 - 21:03
questa alleanza cosi com e' concepita va bene se si aggrega anke nissan...altrimenti a FCA non serve renault,vende solo in europa dove Fca gia' esiste da decenni,una fusione alla pari sarebbe una follia x Fca SOLO PER AVERE UN PIANALE SULL ELETTRICO...DA PAZZI SAREBBE..FCA fattura il doppio di renault...(110 a 55 mld)ripeto senza nissan il progetto deve cambiare ,UN ALLEANZA DIVERSA E OGNUNO PADRONE A casa sua
Ritratto di Ale8080
29 maggio 2019 - 13:50
Ti sei dimenticato che fca vende in America, in tutta l'Aemrica e Renault no.
Ritratto di otttoz
28 maggio 2019 - 21:26
se va in porto,contrariamente alle dichiarazioni,licenziamenti di massa...
Ritratto di Agl75
29 maggio 2019 - 01:13
Ma chi guiderà l’autobus: i Francesi o gli Italo Americani? L’equilibrio interno di potere farà la differenza sull’uso di marchi potenzialmente ancora inespressi. Non concordo con @otttoz sui licenziamenti massivi perché non inutili ma vedo, anche io, riduzione del personale. Vedremo, dopo (e se) si concretizzerà, come questo nuovo colosso muoverà i primi complicati passi.
Ritratto di schizzo650
29 maggio 2019 - 07:13
1
Alla fine Manley ha fatto qualcosa, passo logico quando si hanno poche risorse e idee insufficienti, speriamo che questo matrimonio non naufraghi prima di arrivare all'altare.........Manley ora puoi eclissarti ........yessa
Ritratto di Neofita
29 maggio 2019 - 17:24
perché fino ad ora era sempre in primo piano ??????? A "Chi l'ha visto" hanno già fatto due puntate su di lui ....
Ritratto di GeorgeN
29 maggio 2019 - 10:37
E adesso la fca sarà italo-franco-americo-giapponese... La renault sarà franco-giapponese-italoamericana Un matrimonio multirazziale... ahahahahahah
Ritratto di AyrtonTheMagic
29 maggio 2019 - 11:50
1
per ora tutte le mosse FCA, vanno solo a vantaggio degli investitori e ZERO vantaggi per le strutture attualmente in apnea.. ah già, non sono mica produttori di automobili, ma di finanza..
Ritratto di Mario Varese
29 maggio 2019 - 12:42
In buona sostanza, FCA non sa che farsene del braccio italiano e lo 'regala' a Renault. L'alleggerimento della forza lavoro, per usare la cinica espressione del vostro articolista, ovviamente colpirà le maestranze francesi, dato che il governo francese é l'azionista di riferimento e i gilet gialli sono ...molto più mansueti di Di Maio, Di Battista e soci. La splendida gestione di Marchionne buonanima ha lasciato la Fiat senza modelli, senza tecnologie e con la perenne graziosa concessione statale della cassa integrazione. Il governo che fa? Si occupa degli extracomunitari da trattenere sulle navi e distribuisce l'elemosina con i pochi euro del reddito di cittadinanza. Conclusione. Lo stile italiano nel mondo piace a tutti e vende bene salvo nel mondo dell'suto. Eravamo i migliori a fare utilitarie belle, semplici e affidabili. Ora siamo a zero. Facciamo la fine della Rover o nazionalizziamo alla Amintore Fanfani? Una public company per l'equilibrtio costi ricavi. Alla guida il duo Bombassei Giugiaro. Niente regali, ma una linea di credito adeguata garantita dallo stato.
Ritratto di Sepp0
29 maggio 2019 - 13:37
Mi pare che lo stato (cioè noi) butti via già abbastanza soldi senza doverne regalare a FCA o, ancora peggio, Alitalia. Chi non è in grado di stare sul mercato, chiuda e fine delle trasmissioni.
Ritratto di Mario Varese
29 maggio 2019 - 21:28
Meglio dunque il bagno di sangue di centinaia di migliaia di disoccupati. Vorrei ricordare al cortese lettore che se la regina di francia Maria Antonietta avesse saputo che le avrebbero tagliato la testa a 42 anni molto pane avrebbe regalato. Mi spiegate come mai Bombassei e soci hanno messo in piedi eccellenti imprese di componentistica, mentre per l'industria automobilistica siamo all'anno zero. Ps ed io pago (la casa integrazione)
Ritratto di Sepp0
30 maggio 2019 - 09:58
Mi pare che delle aziende medio piccole o medio grandi che hanno chiuso in questi ultimi 10 anni di malgoverni vari non sia fregato niente a nessuno. Basta con gli aiuti statali, ripeto, chi non è in grado di stare sul mercato che chiuda, altrimenti l'imprenditore lo faccio pure io. E sono stato disoccupato anch'io, eh. Se Alitalia fallisce perchè ha il triplo dei dipendenti necessari, vadano a chiedere i soldi ai lesi che li hanno assunti non allo stato (cioè a me).
Ritratto di Neofita
29 maggio 2019 - 17:26
Come hai (purtroppo) ragione. Di questo passo in Alfa Romeo rimpiangeranno l'IRI
Ritratto di Angelo P..
29 maggio 2019 - 19:52
Io ho una Renault, una Fiat e una Nissan. Mi ritrovo con una monomarca! :) A parte questo, perchè no? infondo riusciranno a sfruttare i pianali, i motori la rete di vendita e assistenza (anche dove ora l'una o l'altra non hanno) quindi ben venga. Senza contare che non sono dei catorci come qualcuno vuol far credere anzi, io l'unico problemino l'ho avuto sul Nissan QQ (in garanzia)
Ritratto di PARRELLA GIOVANNI
29 maggio 2019 - 20:45
Se l'accordo dovesse andare in porto, guadagna FCA che finalmente potrebbe montare motori benzina e diesel finalmente e veramente all'altezza (io ho una Renault turbo benzina che vá una meraviglia dopo 3,5 anni e consuma ed inquina meno di una Panda - sapete che la Panda avrebbe dovuto pagare una tassa sulle emissioni di 300 euro nella prima stesura del decreto mentre il mio 100 cv/litro -nonostante peso maggiore e cerchi lega più larghi - avrebbe pagato ZERO euro in quanto più pulito, oltre a percorrere reali 25 km/l ad 80 costanti?) e guadagna Renault la quale potrebbe sfruttare la rete vendita di FCA nel mercato Nord Americano, mentre entrambe sfrutterebbero le economie di scala per telai, elettronica, ecc. Ovvero l'uovo di Colombo. Più che altro le difficoltà secondo me ci saranno, al di lá dei comunicati ufficiali, in merito a chi starà sul ponte di comando della portaerei, e questo " piccolo dettaglio" potrebbe far naufragare il tutto.
Ritratto di otttoz
30 maggio 2019 - 22:11
se Renault è la fidanzata non è illibata... https://www.tecnoandroid.it/2019/05/30/renault-scoperti-seri-problemi-al-motore-oltre-400000-vetture-a-rischio-532158 Renault: scoperti problemi al motore, oltre 400000 vetture a rischio
Ritratto di otttoz
1 giugno 2019 - 08:42
inside trading FCA-Renault, Manley vende azioni per 3,5 milioni All'indomani dell'annuncio di una possibile fusione tra FCA e Renault., il CEO di Fiat Chrysler Mike Manley ha venduto parte delle sue azioni