FARE CASSA - Nei giorni scorsi erano trapelate indiscrezioni su un possibile interesse del gruppo Daimler (Mercedes-Smart) per l'acquisizione di Fiat Industrial, la società nata dallo scorporo delle attività del gruppo Fiat, che racchiude i settori dei veicoli industriali e da trasporto. Voci successivamente smentite da entrambe le parti, ma determinate, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, da una chiara esigenza del Lingotto: acquisire la necessaria liquidità per prendere il controllo della Chrysler.
FERRARI IN BORSA - Secondo il Corriere questo obiettivo potrebbe essere raggiunto seguendo un'altra strada: quotando in borsa il suo "gioiello" del gruppo Fiat, cioè la Ferrari. Un'ipotesi che lo stesso Sergio Marchionne, in occasione dell'assemblea dei soci che ha ratificato lo “spin-off” del gruppo, non ha escluso. Secondo una recente stima della Morgan Stanley, la Ferrari, con un valore pari a 3,1 miliardi di euro rappresenta il pezzo da novanta della neonata Fiat Automobiles valutata nel complesso 7,8 miliardi di euro.
IL CONTROLLO NEL 2012? - La Fiat detiene il 20% della Chrysler e, secondo il piano di ristrutturazione di Marchionne, dovrebbe salire al 35%, ma ci sarebbe anche un'opzione per raggiungere il 51% e quindi il controllo dell'azienda. Un'ipotesi che, secondo la Sanford C. Bernstein, una società di consulenza, potrebbe concretizzarsi già entro il 2012 anche se, come riporta oggi Automotive News, un portavoce della Fiat avrebbe smentito l'intenzione di quotare in borsa la Ferrari.