UNO NON BASTA - La Fiat sarebbe pronta ad allargare la sua presenza in Brasile. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Reuters, il gruppo torinese sarebbe in trattative con il governo dello stato di Pernambuco per realizzare il secondo stabilimento brasiliano. La nuova fabbrica dovrebbe sorgere nel complesso industriale del porto di Suape. Una notizia che viene avvalorata anche dal quotidiano locale Valor Economico, secondo il quale, il 14 dicembre la Fiat annuncerà un “grande investimento”: l’operazione dovrebbe avere un valore di circa 450 milioni di euro.
TANTI INVESTIMENTI - L’apertura di un secondo stabilimento in Brasile nascerebbe dal bisogno di soddisfare la crescente domanda del mercato, dato che l’attuale impianto nello stato di Minas Gerais lavora già al massimo delle sue capacità produttive: circa 800.000 auto l’anno. Recentemente il gruppo Fiat ha annunciato che entro il 2015 investirà circa 4,4 miliardi di euro in Brasile, il 70% dei quali destinati al settore auto, ed entro il 2011 presenterà 20 novità tra nuovi modelli e versioni “rinfrescate” di quelli già in commercio.
ANCORA INCERTEZZE - Se in Brasile, uno dei mercati fondamentali per la Fiat (dove è il primo costruttore per volume di vendite), i piani di Sergio Marchionne sembrano procedere senza difficoltà, altrettanto non si può dire per l’Italia. Dopo la battuta d’arresto di settimana scorsa nella trattativa con i sindacati (leggi qui la news), continua il braccio di ferro per lo stabilimento di Mirafiori. Come riporta il Corriere della Sera, a margine del consiglio per le relazioni fra Italia e Stati Uniti, Sergio Marchionne ha commentato il suo incontro con Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, gettando benzina sul fuoco: “se i lavoratori non volessero l'investimento, sarebbe un grandissimo peccato, anche perché ci sono tanti altri siti produttivi disponibili”. Una dichiarazione, quella di Marchionne, in risposta alla notizia secondo la quale sarebbero state raccolte 2.500 firme contrarie al piano presentato per Mirafiori. Emma Marcegaglia si è detta sicura che si arriverà un accordo: “Confindustria, Fiat e Federmeccanica lavorano insieme da oggi per fare un contratto dell'auto. E non appena ci sarà, e rispecchierà le esigenze del Lingotto, Fiat rientrerà in Confindustria”. I sindacati sembrano sempre divisi sulla questione Fiat in Italia. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi.