È DIVORZIO - Ieri è stato comunicato ufficialmente che il gruppo PSA Peugeot Citroën e il gruppo Fiat hanno raggiunto un accordo in base al quale la Fiat cederà a PSA la sua quota della joint venture Sevelnord, che nello stabilimento di Hourdain, nel nord della Francia, produce i furgoni Citroën Jumpy, Peugeot Export e Fiat Scudo (nella foto sopra), oltre che le monovolume Citroën C8 e Peugeot 807. L’annuncio è stato fatto ieri nel corso di una riunione tra azienda e sindacati.
MODALITÀ DA PRECISARE - L’operazione pone termine all’incertezza creatasi dopo che la Fiat aveva annunciato di non avere intenzione di rinnovare l’intesa con il gruppo PSA quando la stessa arriverà a scadenza, a fine 2016. Il gruppo PSA e la Fiat dovranno ora discutere le modalità con cui procedere per la fuoriuscita dalla società. In un comunicato emesso ieri è stato precisato che i due gruppi auspicano di sistemare ogni cosa entro la fine di quest’anno.
PROSPETTIVE IMMEDIATE - Lo stesso comunicato precisa che la Sevelnord (qui sopra) continuerà ad assicurare alla Fiat la produzione del furgone Scudo sino al 2016 (ma oggi il Fiat Scudo equivale al 20% dell’intera produzione Sevelnord). Viene anche precisato che la fine di Sevelnord non avrà alcuna conseguenza sul futuro e sulle prospettive della Sevel, l’analoga joint venture che in Val di Sangro, in Abruzzo, produce i furgoni Fiat Ducato, Citroën Jumper e Peugepot Boxer. Al contrario, il comunicato non fa alcun riferimento agli aspetti economici dell’operazione.
NUOVI ASSETTI - Con l’acquisizione dell’intera società, il gruppo PSA può ora cercare un nuovo partner cui cedere la quota che era della Fiat. Nelle settimane scorse era circolata l’ipotesi che a subentrare poteva essere la Toyota, che non lontano da Hourdain, a Valenciennes, ha già uno stabilimento. C’è però che ha sottolineato come parallelamente alla fine dell’intesa tra Fiat e PSA, nel 2016 terminerà anche l’accordo di collaborazione tra Renault e General Motors per la produzione di furgoni (gli Opel Movano e Vivaro) e che potrebbe essere l’occasione per un’estensione in tal senso della collaborazione tra PSA e GM.
INQUIETUDINI FRANCESI - L’uscita della Fiat dalla Sevelnord ha suscitato allarme nelle maestranze dell’impianto (2.700 persone). I timori riguardano la possibilità che la Sevelnord rientri nei piani di ristrutturazione che il gruppo PSA si appresta a varare per riguadagnare una situazione di equilibrio economico, oggi incrinato dalla caduta delle vendite in Europa. Primo appuntamento per verificare le intenzioni del gruppo PSA è la riunione straordinaria del Comitato esecutivo del gruppo stesso prevista per oggi, con all’ordine del giorno appunto le iniziative da prendere per raddrizzare la situazione. In apertura di giornata, il gruppo ha reso noto che il programma predisposto prevede la chiusura dello stabilimento di Aulnay, vicino a Parigi, e la soppressione di 8.000 posti di lavoro in Francia. E Da tempo anche per l’impianto Sevelnord di Hourdain ci sono problemi di sovracapacità produttiva, con un esubero di personale stimato attorno alle 500-600 persone. Nel 2005 l’impianto produceva 120 mila veicoli all’anno; oggi arriva a malapena a 80 mila.