“PARCHI” PIÙ VERDI - Tra le società che per svolgere l’attività utilizzano vetture di proprietà o a noleggio, più di una su tre sta eliminando i veicoli più datati e inquinanti (il 37%) e quasi altrettante, quando ne acquistano di nuovi, li scelgono con emissioni più contenute (35%). Per diminuire l’impatto ambientale, ci si orienta sulle auto ibride: si stima che in tre anni, il 34% delle vetture delle flotte europee sarà composto da vetture con un secondo motore elettrico. È quanto emerge dal “Barometro 2011”, ricerca condotta dal centro studi (il CVO-Corporate Vehicle Observatory) della Arval, società del gruppo bancario BNP Paribas, specializzata nel noleggio auto a lungo termine: ha 22 filiali in Europa e gestisce, nel mondo, 700.000 vetture (delle quali 134.000 in Italia).
IBIRIDE SÌ, MA DIESEL - Nonostante oggi siano ancora poche le auto con motore elettrico e a gasolio (tra queste, la Peugeot 3008: leggi qui il primo contatto), gli italiani intervistati le vorrebbero proprio così, in quanto le ibride a benzina sono molto efficienti in città, ma nei tratti extraurbani i consumi e le emissioni aumentano. Poco interesse, invece, per le elettriche (1%), nonostante siano già una valida alternativa, in quanto in Europa un’auto aziendale percorre, in media, 60 chilometri al giorno e l’autonomia di quelle a batteria (da 120 a 140 km) sarebbe più che sufficiente.