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Una Ford C-Max con pannelli solari

05 gennaio 2014

Nell'ibrida Ford C-Max Solar Energi Concept le batterie al litio vengono ricaricate anche dai pannelli solari sul tetto.

Una Ford C-Max con pannelli solari
NON SOLO INFOTANMENT - Il CES, grande salone dell’elettronica che aprirà il 7 gennaio a Las Vegas, vedrà anche l’automobile tra i protagonisti. Oltre a tutte le novità relative all’elettronica di bordo, è anche attesa la Ford C-Max Solar Energi Concept. Si tratta di un particolare prototipo messo a punto dalla Ford sulla base della C-Max Energi Plug-in Hybrid, cioè la C-Max ibrida con batterie ricaricabili mossa da un motore a benzina 2.0 da 141 CV e potenza complessiva termico-elettrico di 190 CV. La caratteristica della vettura la si intuisce dal nome: è dotata di pannelli solari che provvedono a ricaricare le batterie agli ioni di litio che fanno funzionare il motore elettrico. 
 
SUL TETTO, COME NELLE CASE - I pannelli solari sono sistemati sul tetto della vettura. Essi non sono comunque l’esclusivo modo di ricarica: coma la versione Ford C-Max Energi Plug-in Hybrid, la C-Max “solare” è dotata di un sistema di recupero di energia in frenata, oltre che del normale dispositivo di ricarica attraverso la rete elettrica. Le cellule fotovoltaiche collocate sul tetto consentono però una ricarica costante, sia pure inferiore per unità di tempo rispetto a quella mediante allaccio alla rete elettrica. Nell’annunciare la novità la Ford ha scritto che in una giornata di esposizione al sole si ha una ricarica analoga a quella che si può fare in quattro ore mediante il collegamento alla colonnina elettrica. Data la limitata superficie dei pannelli, si può considerare un risultato notevole, reso possibile dalla particolare soluzione adottata per i pannelli solari: la luce naturale che fa funzionare le cellule fotovoltaiche è infatti potenziata da un sistema di lenti che aumentano la capacità di produzione di energia elettrica.
 
 
34 KM SOLO “ELETTRICI” - Per la Ford C-Max Solar Energi Concept si parla di una autonomia complessiva di quasi mille chilometri (998 km) mentre in modalità esclusivamente elettrica ha dichiarato 34 chilometri. La velocità massima dichiarata è di 164 km/h. La coppia massima è di 179 Nm.
 
PRESTO I COLLAUDI SU STRADA - Il progetto della C-Max Solar Energi Concept è stato sviluppato dalla Ford assieme alla californiana Sun Power e all’Istituto tecnologico dello stato americano della Georgia. La Ford ha già comunicato che presto avvierà una serie di test per verificare l’efficienza del sistema e l’eventuale possibilità di adottarlo su veicoli in produzione.
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Ritratto di LUCCYROB
5 gennaio 2014 - 13:58
Non male il sistema, sicuramente all'atto pratico percorrerebbe qualche km in più. Questo esperimento l' avrei fatto sul multispazio turneo a passo lungo, avrei avuto più superfice solare.
Ritratto di marcoveneto
5 gennaio 2014 - 14:23
a parte questo "prototipo" coi pannelli, quando ci sarà un bel restyling della c max??sarebbe ora direi, non ha neanche le luci diurne quella attuale...
Ritratto di Merigo
5 gennaio 2014 - 14:40
1
Dai Ford, fai uno sforzino. Oltre alla versione con i pannelli solari termici, proponine una con in pannelli fotovoltaici che quando arrivi a casa alla sera, la attacchi ad una apposita presa, stacchi il contatore domestico e usi l'energia accumulata dall'auto come fosse un generatore e, se non c'è niente da vedere in TV e spegni tutto, il surplus di corrente prodotto nella giornata lo vendi all'ENEL! Fighissimo! Oppure, sforzino per sforzino, pensa a una versione che sfrutti l'energia eolica, che in auto pensa quanta ne produci: magari metti una pala davanti al radiatore! O, perché no, solo per i Paesi dove il nucleare non sia, come in Italia, bandito, cosa ne persi Ford di un piccolo reattorino nucleare nel bagagliaio, come sulle portaerei ed i sommergibili? Raga, stiamo parlando di automobili, non di centrali elettriche! Ridurre i consumi e le emissioni va bene, recuperare l'energia va bene, ottimizzare il CX e il rotolamento delle gomme va bene, downsizing dei motori va bene, ma la produzione di energia lasciamola fare alle Compagnie preposte a farlo come ENEL, ENI, SNAM, ecc.
Ritratto di Veloce
5 gennaio 2014 - 14:53
non sono un esperto e non so quanto pesano i pannelli nè quale sia il loro costo. Però è un modo per fare la propria parte. Soprattutto se si tiene conto che l'energia elettrica che ottieni attaccando l'auto ibrida alla rete non si può considerare proprio pulita. Essendo prodotta dalle varie Enel e Edison da te citate, soffre dei ben noti problemi del mix energetico italiano, dove l'elettricità si produce ancora bruciando kerosene, o peggio carbone.
Ritratto di Merigo
5 gennaio 2014 - 15:24
1
Infatti, quello che non ci segnalano mai chiamando le auto elettriche ad "impatto zero", è che quello "zero" è riferito al luogo dove l'auto, il tram o il filobus circola, ma che a qualche decina o centinaia di chilometri quell'energia è comunque stata prodotta non certo a impatto zero. Come avrai capito, la mia era comunque una provocazione perché anche io sono d'accordo che Stati, Politecnici e Case produttrici studino e studino il sistema di ridurre i consumi e le emissioni, ma ritengo che le auto non si possano sostituire alle centrali elettriche in un uso pratico. Pensa quando lavi l'auto, o ti azzardi a montare un portasci e i relativi sci o, per carità, se bocci e, ci puoi giurare, un tamponamentino da nulla fa saltare tutti i pannelli! Detto questo, ricordo circa 25 anni fa (era il 1988 o 1989) al Parco del Valentino a Torino una gara di velocità in circuito, nel vecchio glorioso tracciato detto appunto "del Valentino", di auto con ruote da bicicletta, abitacolo da aereo da caccia monoposto stretto (molto stretto) e una terrazza di pannelli solari: quelle auto era mosse solo dall'energia solare che tramite un'alternatore alimentava un motore elettrico e in una splendida giornata di sole ricordo che viaggiavano come (silenziosissime) palle di fucile. Questo per dire che la novità è solo nel proporre oggi quella tecnologia su una berlina ma che, se non si è mai industrializzata in 25 anni, significa che è una grossa bufala. Concludo aggiungendo che comunque trovo più simpatico un simile tentativo, piuttosto di leggere di esasperate ricerche delle prestazioni (che si chiamino Mercedes AMG, BMW M, Audi S, Fiat Abarth, Mini Cooper, e che dir si voglia) in normali berline.
Ritratto di PariTheBest93
5 gennaio 2014 - 17:14
3
Non scherzare, perché lessi che vogliono sperimentare davvero un auto con motore a reattore nuclere: un solo pieno di uranio basta per farla funzionare per 100 anni oppure per 500mila km... Almeno in teoria
Ritratto di Merigo
5 gennaio 2014 - 17:59
1
Un reattore nucleare, come ci ricordano gli incidenti di Cernobyl e Fukushima, ha bisogno di raffreddare il nucleo e quindi, scherzi a parte, è improponibile realizzarlo se non immerso in acqua come le centrali nucleari (anche quelle abortite in Italia erano infatti sulle sponde o del mare o di fiumi: Trino Vercellese e Caorso sul Po, Montalto di Castro sul mare Tirreno) o, come già citato, per portaerei e sommergibili. Forse hai letto dell'idea (di una mente malata) di realizzare un'auto, come già esistono i dragster, spinta da motore a reazione a turboventola come gli aerei, non a reazione nucleare.
Ritratto di PariTheBest93
5 gennaio 2014 - 19:01
3
L'ho avevo letto sulla rivista, ma non ricordo i dettagli...
Ritratto di Elcamino
6 gennaio 2014 - 10:53
Degli americano stanno facendo degli esperimenti su un auto al torio, non metto dei link ma basta una piccola ricerca su internet per trovare le informazioni. Però, secondo me, la sicurezza è davvero poca.
Ritratto di PariTheBest93
7 gennaio 2014 - 12:03
3
Leggi qua http://www.corriere.it/scienze/13_novembre_11/automobile-futuro-andra-torio-24ac4324-4ad4-11e3-bfcf-202576418f24.shtml
Ritratto di Veloce
5 gennaio 2014 - 14:55
il costo della vettura e la maggiorazione di peso data dai pannelli.
Ritratto di PariTheBest93
5 gennaio 2014 - 17:07
3
Considera che la Fisker Karma li aveva sul tetto per i servizi giornalieri come radio e clima... costava dai 100mila euro (mentre in america suppongo parecchio meno)
Ritratto di Carlo Recla
5 gennaio 2014 - 18:13
Non credo che gli indubbi progressi offerti dalle nuove tecnologie possano attualmente consentire, coi tre pannelli che si vedono sul tetto, risultati apprezzabili, soprattutto su una vettura di questo tipo. Certo l'idea di muovere un'auto con l'energia catturata dal sole è suggestiva, forse potremo arrivarci in futuro, ma allo stato temo proprio sia fumo negli occhi.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
5 gennaio 2014 - 19:47
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di Mattia Bertero
5 gennaio 2014 - 20:55
3
Interessante modo per ricaricare le batterie di una ibrida, immagino il prezzo di sostituzione o riparazione nel malaugurato caso di un incidente. In Italia questa tecnologia andrebbe bene (a prezzi ragionevoli ovviamente), non per niente siamo il "Paese del Sole": pensate solo al meridione con tutto il sole che hanno durante tutto l'anno...
Ritratto di lucios
6 gennaio 2014 - 08:17
4
......un contatore vicino ai pali della luce? Così da ricaricare l'auto dove vogliamo! Oppure, cambiare radicalmente il concetto di ricarica, con batterie di una certa dimensione ricaricabili, smontabili e acquistabili anche nei supermercati?
Ritratto di ludalzov@hotmail.com
6 gennaio 2014 - 10:51
favorevolissimo, a differenza dei diffidenti, nell'utilizzo di energie alternative per limitare l'uso del petrolio e mdi tutte le conseguenze (guerre e scontro economico) che ne derivano. Unico neo forse per questo modello cmax con pannelli solari è la quasi impossibilità di montare gli ormai utilizzatissimi potasci calamitati.
Ritratto di ludalzov@hotmail.com
6 gennaio 2014 - 10:51
favorevolissimo, a differenza dei diffidenti, nell'utilizzo di energie alternative per limitare l'uso del petrolio e mdi tutte le conseguenze (guerre e scontro economico) che ne derivano. Unico neo forse per questo modello cmax con pannelli solari è la quasi impossibilità di montare gli ormai utilizzatissimi potasci calamitati.
Ritratto di Porsche
7 gennaio 2014 - 13:49
Secondo me si tratta del futuro. Ecco la situazione perfetta. Immaginate un pargheggio di 1000 automobili, tutte ferme, tutte con le batterie cariche. Cosa si fà con questa corrente ? La si immette in rete. In un futuro non troppo lontano, quando la rete sarà intelligente, e quindi bidirezionale, ogni watt sarà oro, ed anche questi non saranno da buttar via....
Ritratto di onavli§46
7 gennaio 2014 - 14:00
"tanto fumo, poco arrosto", ossia l'immaginazione è tanta, l'applicazione pochissima. Un'auto deve essere concepita, pur tecnologicamente, ma nella qualità e nella praticità della vita routinaria fattibile in tutti i sensi. Le innovazioni, pur se in sperimentazione, sono appagabili per l'impegno e l'ingegno in quanto tale,, ma esagerare, in un futuro supertecnologico (sopratutto nel settore auto) è credere un pò troppo alla favole. Il management Ford, non ha molto appreso dal pensiero genuino del grande H. Ford