Alfredo Altavilla è il Chief Operating Officer Emea, ovvero il capo del gruppo Fiat Chrysler non solo per l’Europa, ma anche per il Medio Oriente e l’Africa. A margine della presentazione della
Fiat Tipo, ha risposto ad alcune nostre domande.
Dalla Tipo alla 124 Spider, la gamma Fiat include modelli eterogenei. Quale vuole essere l’identità del marchio?
Duplice: da un lato l’anima emozionale, quella della famiglia 500 e alla quale si aggiunge la
Fiat 124 Spider. Dall’altra lo spirito funzionale, che fa capo alla Panda, e da oggi anche alla Tipo.
In Europa, oggi il marchio Fiat vale il 4,7% del mercato, meno di alcuni brand di lusso tedeschi. Come intendete aumentare le vendite?
L’arrivo della famiglia Tipo (oltre alla berlina a quattro porte, nel 2016 ci saranno quella a cinque, col portellone, e la wagon, n.d.r) è importantissimo, perché ci permette di rientrare nel settore delle berline medie, che continua a essere il più importante nel mercato europeo e da cui Fiat è assente da alcuni anni. A questo si aggiunge il consolidamento della famiglia 500, con la 500X e la 500 appena aggiornata. Sono tutte vetture con cui pensiamo di aumentare in modo significativo i nostri volumi. Non posso dare una stima di vendite, anche perché in questi anni noi non abbiamo cercato di accrescere la nostra quota di mercato a tutti costi, magari rimettendoci. Preferiamo fare meno “numeri”, ma avere i conti in ordine.
Al di fuori dell’Europa, nell’area Emea (Africa e Medio Oriente) dove la Fiat vende di più, e quali programmi ha?
È un’area importante, in cui quest’anno venderemo più di 70.000 auto. La Fiat Tipo e il nuovo pick-up
Fiat Fullback sono modelli in linea con le richieste in Africa e in Medio Oriente, e da cui ci aspettiamo bei risultati. Per citare una delle nazioni in cui le vendite vanno meglio, direi senz’altro l’Arabia Saudita: qui le Jeep e le Dodge sono molto apprezzate.
In Italia le berline come la Tipo, a quattro porte e con il baule separato dall’abitacolo, sono poco richieste. Non è un azzardo proporla?
La risposta è sì, è un azzardo, ma abbiamo grandi speranze. Pensiamo di poter dimostrare di sapere aprire un nuovo settore di mercato con un’offerta intelligente, come quella della Tipo a quattro porte, perché è un’auto bella, ricca di contenuti e proposta a un prezzo competitivo.
In che cosa la Fiat 124 Spider si distingue dalla cugina Mazda MX-5? E da quando sarà in vendita?
Sono molto diverse, nonostante l’architettura in comune. Gli interni (per esempio, nella scelta dei rivestimenti), il motore e i cambi, sono specifici per ciascuna. La Mazda ha realizzato una spider con motori più soft, è pensata per un uso differente rispetto al nostro modello. La 124 Spider ricorda molto la sua progenitrice, è più potente e molto sportiva. Le prime consegne saranno a giugno 2016.
Per il 2016 quali altre novità possiamo aspettarci?
Presenteremo le Tipo a cinque porte e station wagon (a marzo, al salone di Ginevra n.d.r), la nuova edizione della Qubo e alcune originali versioni speciali della Panda.
A differenza della quattro porte, che ha poche concorrenti, le altre due versioni della Tipo dovranno fronteggiare una concorrenza agguerrita. Con quali argomenti possono conquistare clienti?
La Tipo a cinque porte e la wagon sono auto spaziose, hanno bassi consumi e un design attraente. Oltre, naturalmente, all’allettante rapporto dotazione/prezzo.
Quest’anno la Fiat Punto compie 10 anni: non sarebbe ora di pensare a un’erede?
Tecnicamente, sì. In realtà la gamma Fiat si sta evolvendo a macchia di leopardo nel settore delle citycar/utilitarie, che è quello più competitivo, dove i margini di guadagno sono ridottissimi. Per questo noi abbiamo preferito investire denaro e risorse in settori più remunerativi.
Quindi l’attuale Punto avrà ancora vita lunga
Direi che è ancora valida e il suo pensionamento non è vicino.
Ci può dire se la sua erede farà parte della famiglia funzionale della Fiat (quella della Panda) o di quella emozionale (quella della 500)?
Fin quando il settore delle citycar/utilitarie sarà così combattivo, con prezzi sempre al ribasso, non ci potrà essere nessun modello troppo ricercato e sfizioso, per così dire, “premium”.
Dopo la Quadrifoglio, quando vedremo il resto della gamma Alfa Romeo Giulia, e da quando sarà in vendita?
Il resto della gamma Giulia debutterà a marzo, al Salone di Ginevra, e sarà commercializzato subito dopo. Rimane confermato il piano di rilancio che abbiamo presentato lo scorso maggio, con l’obiettivo delle 400.000 Alfa Romeo vendute in un anno, da raggiungere entro il 2018. L’offerta Alfa Romeo sarà coerente con le richieste del mercato, che vanno nella direzione delle crossover. Quanto all’erede della Giulietta, è ancora presto per dire se effettivamente sarà basata sul pianale della Giulia.
Il marchio Lancia oggi propone la sola Ypsilon: che prospettive ci sono per questo brand?
In Italia la Lancia è vitale: la Ypsilon da sola vende più di tutta l’Audi. È anche vero che la Lancia ha una sua missione definita, incentrata sulla Ypsilon, e su questo modello resteremo focalizzati.
Viceversa, la gamma Jeep è ampia e rinnovata: come è stata accolta nella regione Emea e quali prospettive ha?
Siamo al 24esimo mese consecutivo di crescita e il trend sembra continuare. Il marchio sta andando bene un po’ ovunque e il successo della Renegade è andato oltre le più rosee aspettative. Entro i prossimi tre anni arriverà una nuova suv di medie dimensioni, che sarà per noi molto importante.
E l’Abarth?
Ci sta dando enormi soddisfazioni, quest’anno farà il record di vendite, anche se offre solo un modello: la 500. L’anno prossimo si aggiungerà l’Abarth 124 Spider. Abarth è ormai diventato sinonimo di alte prestazioni e piace a una clientela giovane.