NEWS

Quattro chiacchiere con l’assessore all’Ambiente del Veneto

Pubblicato 02 ottobre 2023

Come conciliare il rispetto dell’ambiente con la comodità e la libertà garantita dall’automobile? Ecco il parere di Gianpaolo Bottacin, anche alla luce della recente introduzione del sistema Move-in che permette l’uso (controllato) nelle ztl dei veicoli con qualche anno sulle spalle.

Quattro chiacchiere con l’assessore all’Ambiente del Veneto

Assessore della Regione Veneto fin dal 2015, con deleghe (fra l’altro) all’Ambiente, al Clima e alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin (nella foto qui sotto) ha un curriculum che include una laurea in ingegneria meccanica e una notevole competenza nel settore dei veicoli. Con lui abbiamo fatto una chiacchierata su come pensa che si possano conciliare mobilità individuale e rispetto dell’ambiente.

Negli otto anni che ha vissuto come assessore, come ha visto cambiare la percezione dell’automobile dal punto di vista delle emissioni? 
La mobilità privata è messa sotto accusa da più parti, ma io ho una visione un po’ diversa. Innanzitutto, le fonti di inquinamento sono numerose. Ci sono l’ambito civile, quello industriale, l’agricoltura, e poi, certo, i trasporti. In quest’ultima categoria rientrano i veicoli su gomma e infine la sottocategoria delle automobili, che contribuisce in una percentuale inferiore al 10%. Non voglio sottovalutare il problema, sia chiaro. Dico però che un approccio efficace deve essere razionale, non ideologico, e tenere conto di tutte le fonti delle emissioni. Ecco perché, in Veneto, abbiamo sostenuto l’aggiornamento degli edifici, pubblici e privati, in un’ottica di maggiore efficienza energetica e di un riscaldamento più “pulito”. E poi, abbiamo investito nel rinnovo dei mezzi pubblici, dai pullman ai treni, nella creazione di piste ciclabili e anche negli incentivi che portano a rinnovare il parco circolante, e che abbiamo deciso di assegnare anche ai veicoli a benzina o diesel.        

Non solo elettriche, quindi.
Esatto. Io non sono affatto contro le elettriche, anzi. Ma occorre valutare pro e contro di ogni soluzione, caso per caso. Non ha senso gettare la croce addosso alle attuali vetture con motori a combustione interna, che hanno emissioni nocive bassissime. Sostituire una Euro 1 con una Euro 6d, anche diesel, costituisce comunque un grande passo in avanti per l’ambiente, e per questo lo sosteniamo, anche se l’incentivazione cresce nei confronti dei mezzi con emissioni ancora più basse, o addirittura nulle. Anche qui comunque andrebbero fatte delle precisazioni, perché è vero che le elettriche non hanno un tubo di scarico, ma va considerato tutto il loro ciclo di vita. Costruirle e smaltirle comporta emissioni maggiori che con le auto a benzina o diesel, e poi produrre l’elettricità non è un processo a impatto zero per l’ambiente. Insomma, bene le elettriche, ma non condanniamo le altre a prescindere. Anche perché, se ampliamo l’orizzonte all’ambito planetario, ci sono grandi Paesi dove le regole sono molto più permissive delle nostre. Il nostro contributo è per forza di cose piccolo, e comunque ci stiamo dando molto da fare. I dati forniti dall’Arpa, l’agenzia per la protezione dell’ambiente,  dicono che dal 2008 a oggi nel Veneto abbiamo dimezzato la presenza di ossidi di azoto e particolato nell’atmosfera, pur considerando che il Bacino Padano è una sorta di catino dove il ricambio dell’aria è difficile, oltre al fatto che si tratta di una zona molto popolata e industrializzata.

           

Di recente avete introdotto il sistema Move-In…
Sì, è un dispositivo ad applicazione volontaria che consente di usare – per un numero di chilometri contenuto - i veicoli con parecchi anni sulle spalle anche nelle zone a traffico limitato, da cui sarebbero esclusi perché troppo inquinanti. L’abbiamo studiato insieme al Piemonte, all’Emilia-Romagna e alla Lombardia - che l’ha adottato per prima data la presenza di zone molto popolate - per venire incontro a chi usa poco il suo mezzo, e non può impegnare una cifra impegnativa per comprarne uno nuovo. Pensiamo ai furgoni degli artigiani, che magari raggiungono una zona nel centro città e poi restano fermi tutto il giorno, o a chi è in pensione e sfrutta la sua auto quelle rare volte in cui deve fare una commissione. Move-In è una scatola nera che tiene conto dei chilometri percorsi nelle ztl, così da consentirne l’accesso solo a chi fa effettivamente un uso limitato del suo veicolo, causando un impatto ambientale trascurabile. Ripeto, comunque, per evitare equivoci: viene installato solo a chi ne fa richiesta. L’esborso richiesto è di soli 30 euro, e c’è un rispetto rigoroso della privacy su tutti i dati. 

Che ne pensa, invece, dei limiti di velocità di 30 km/h in città?
Se ne parla da anni. E anche qui, evitando un approccio ideologico, servirebbe valutare caso per caso. In pieno centro, su strade strette, con poca visibilità e molto frequentate da pedoni e ciclisti, i 30 km/h hanno un senso dal punto di vista della sicurezza, così come possono averlo i 70 km/h sugli stradoni di periferia privi di incroci. Ma, quanto alle emissioni, andare a 30 km/h è controproducente. Per rispettare questo limite, occorre viaggiare in seconda, e così per coprire lo stesso tratto di strada il motore deve effettuare più combustioni che in terza marcia. E quindi…

Cosa state facendo invece per le colonnine a uso pubblico?
Ne supportiamo l’installazione, tramite bandi ai quali partecipano i Comuni. Del resto, sono strumenti indispensabili per agevolare l’utilizzo delle auto elettriche. Ma, non è tutto semplice come potrebbe sembrare. Spesso occorre aggiornare la rete a monte della colonnina, rendendola adatta alle potenze necessarie per ricaricare la batteria di un’auto. E questo comporta un allungamento dei tempi.

Un consiglio, allora, per chi deve comprare un’auto?
Nessun segreto. Bisogna informarsi bene e senza fretta, tenendo conto delle proprie esigenze. Per dire, chi percorre molta strada tutti i giorni non scarti a priori una diesel, mentre per chi di solito fa percorsi brevi e magari ha un’altra auto, un’elettrica può essere la scelta ideale. Mai partire da preconcetti, ma sforzarsi di fare una valutazione oggettiva. Del resto, l’automobile è l’investimento più importante dopo la casa, e vale la pena di dedicare tempo e attenzione alla sua scelta.



Aggiungi un commento
Ritratto di Trattoretto
2 ottobre 2023 - 19:12
Tale Spock66 aver avuto l'ardore di deridere i miei commenti sull'adozione del Move-in anche al di fuori della Lombardia, in tutta la pianura padana, come avevo appunto scritto. Ecco prontamente smentito il temerario utente da questa intervista che cade come un cacio sui maccheroni (quelli di Spock66). Pentiti sciagurato!
Ritratto di CR1
3 ottobre 2023 - 04:16
ma in Veneto girate tutti con le euro 1 ? a Venezia tra i canali che motoscafi euro bagnarole usate? riguardo alle euro 1 immatricolate dai bisnonni certo che ci sarebbe un bel miglioramento.... andare a 30 a parte la marcia inserita la terza senza accelerare è impossibile ti fai sorpassare dalle bici e monopattini ah-ah, ritorniamo alle euro 1 , la seconda o meglio terza vita gle la danno gli immigrati... e di certo non passeranno alla €6,,, più di 20 anni fa immatricolavano le €3/4 , le auto storiche han valore
Ritratto di marcoveneto
3 ottobre 2023 - 06:45
Intervista sensata con molti punti condivisibili. Speriamo non si facciano influenzare dalla politica nazionale e soprattutto europea.
Ritratto di Oxygenerator
3 ottobre 2023 - 08:57
Intervista ad un leghista ? Che senso ha ? Dicono tutto e il contrario di tutto a seconda del tempo, della vicinanza delle elezioni, da chi governa e degli umori del barilotto che li conduce. Prima il celodurista e poi l’inutile. L’unico che mi piaceva in parte, era maroni. Ma questo purtroppo vale per molta parte della politica italiana.
Ritratto di claimweb
4 ottobre 2023 - 21:54
dichiarazioni di buon senso ..