PROSSIMA ALLA PENSIONE - Dalle linee di montaggio dello stabilimento di Pomigliano d’Arco (Napoli) stanno per uscire le ultime Alfa Romeo 159, in attesa dell’avvio della produzione della nuova Fiat Panda, previsto per il prossimo 3 novembre. È la fine di una lunga storia per l’Alfa Romeo a Pomigliano, iniziata nella fabbrica partenopea nel 1972, quando venne realizzata la prima Alfasud.
NON HA RETTO IL CONFRONTO CON AUDI E BMW - Quella dell’Alfa Romeo 159 è una storia che nasce nel 2005. Realizzata su progetto di Giorgetto Giugiaro (ora passato alla Volkswagen, leggi qui per saperne di più), ha debuttato al Salone di Ginevra del marzo 2005 nella versione berlina, ed è stata affiancata l’anno successivo dalla famigliare Sportwagon (nella foto sopra). Più grande della 156 (466 cm di lunghezza contro 443), con una linea filante e grintosa e con motori più potenti, la 159 avrebbe dovuto bissare il successo del vecchio modello; invece, non è stata premiata dal mercato, pressata dalla concorrenza sempre più agguerrita delle vetture tedesche (soprattutto BMW e Audi) e penalizzata da una scarsa abitabilità e da un bagagliaio piccolo (anche sulla wagon).
SOSPENSIONI SOPRAFFINE - E dire che i contenuti tecnici dell’Alfa Romeo 159 (che, come la 156, è a trazione anteriore) sono di tutto rispetto. Tra i suoi maggiori punti di forza, lo sterzo preciso e le sofisticate sospensioni: quelle anteriori a quadrilatero alto (nella foto sotto, a sinistra) e il retrotreno a bracci multipli, per garantire un’ottima maneggevolezza e un’elevata tenuta di strada, anche nella guida sportiva.
NEI MOTORI MANCAVA L’ACUTO - Purtroppo, però, all’inizio sotto il cofano non c’erano motori da veri “alfisti”. Al lancio, la gamma comprendeva il 1.8 a benzina con 140 CV, il 1.9 JTS e il 2.2 JTS a iniezione diretta da 160 e 185 CV, il 3.2 JTS a sei cilindri da 260 CV (nella foto sopra, a destra). Motori onesti, tutti di origine General Motors. A gasolio c’erano il 1.9 JTDm da 120 e 150 CV e il 2.4 JTDm da 200 CV. Una gamma che non era all’altezza di quella proposta dai concorrenti (e che non accontentava i più ferventi, e sportivi, sostenitori della casa del Biscione), poco adatta a un’auto tutta nuova che avrebbe dovuto conquistare l’Europa. Anche gli interni non hanno rubato il cuore degli alfisti: l’abitacolo non è enorme, e pur mostrando una qualità complessiva apprezzabile, con la plancia in plastica morbida e la consolle rivolta verso il guidatore, è penalizzato da alcuni particolari in plastica economica e poco curati, come le bocchette di ventilazione sulla plancia.
DAL 2008 HA IL SISTEMA ELETTRONICO Q2 - Nel 2008 c’è stato un leggero aggiornamento della linea dell’Alfa Romeo 159, con nuovi cerchi in lega e inediti rivestimenti per gli interni. La novità più importante, però, riguarda il telaio, che dimagrisce di 45 chilogrammi, per migliorare la dinamica dell’auto e abbassare i consumi. Arriva anche il dispositivo Electronic Q2, che simula elettronicamente un differenziale autobloccante, con la conseguente riduzione del sottosterzo in curva. Il restyling ha riguardato anche la versione Sportwagon.