LEGGEREZZA PRIMA DI TUTTO - Auto più leggere, pulite ed efficienti: è il futuro delle quattro ruote e la strada da seguire, stando a quanto indica uno studio condotto dalla divisione di ricerca e sviluppo della Lotus, presentato all'International Conuncil on Clean Transportation. La piccola casa inglese, famosa per le sue auto sportive, ha fatto della leggerezza costruttiva il suo “cavallo di battaglia” maturando un notevole "know-how". Esperienza che mostra di poter estendere anche alle “normali” auto di grande diffusione, con l'obiettivo di contenere i consumi e quindi le emissioni di CO2 che sono fortemente influenzate dal peso dell'auto.
COSTA POCO DI PIÙ - Partendo da una Toyota Venza, grossa suv in vendita negli Usa, gli ingegneri della Lotus hanno dimostrato come applicando le tecniche e le tecnologie di produzione previste per il 2020 si potrà ridurre del 38% la massa dell'auto, con un conseguente taglio del 23% dei consumi. Il tutto aumentando di solo il 3% i costi di produzione. Vediamo alcuni esempi di come questo potrebbe essere possibile.
A DIETA FERREA - Se oggi lo “scheletro” della Toyota Venza è costituito da 400 compenenti e pesa 383 kg, alla Lotus hanno stimato che l'utilizzo di diverse leghe leggere, compreso l'alluminio, il magnesio e materiali compositi al posto dell'acciaio, permetterebbe di ridurre il peso a 221 kg. Un risultato possibile grazie anche al minor numero di componenti che lo costituiscono, scese a 211, e assemblate con una tecnica di incollaggio che permetterebbe di costruire sulle stesse linee pezzi per automobili di diverse dimensioni abbattendo così i costi. Una riduzione di peso estendibile facilmente anche alla carrozzeria se i pannelli delle portiere, cofani e tetto fossero realizzati in leghe leggere e non in acciaio: si risparmierebbero altri 59 kg passando dagli attuali 143 kg a 84.
La Toyota Venza, presa come "cavia" dalla Lotus.
ANCHE GLI INTERNI - Ancora più drastico sarebbe il risparmio di peso, da 250 a 153 kg, razionalizzando gli interni e integrando in un solo pannello a sfioramento i comandi di diversi accessori come climatizzatore, navigatore satellitare, impianto audio e dispositivi di sicurezza. Così si potrebbe snellire pure la forma della plancia e quindi guadagnare preziosi centimetri di spazio. Ma non solo, se i sedili venissero ancora direttamente alla struttura dell'auto si potrebbe fare a meno delle classiche staffe di supporto (10 kg), mentre quattro tappetini potrebbero sostituire il classico rivestimento del pavimento.
UNA STRADA GIÀ INTRAPRESA - I costruttori si stanno muovendo verso la direzione indicata dalla Lotus già da tempo. Materiali plastici o in lega leggera per alcune parti delle carrozzeria hanno preso il posto dell'acciaio. I telai di alcune vetture, come l'Audi A8, sono costruiti in alluminio e in tanti, vedi la BMW, stanno investendo nella ricerca sulle fibre di carbonio. La grande scommessa è quella di sdoganare tutti questi "materiali nobili", portandoli dalle vetture di piccola produzione o di lusso anche a quelle prodotte su larga scala.