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Luca Mercalli, un'elettrica per il clima

21 gennaio 2013

Abbiamo intervistato il climatologo di "Che tempo che fa" che ha deciso di ridurre al minimo le proprie emissioni di gas serra.

Luca Mercalli, un'elettrica per il clima

Superare la crisi climatica si può. Basta investire sulle tecnologie più efficienti presenti sul mercato come presentate a “Energie rinnovabili, edilizia e mobilità sostenibile: queste le vere sfide del nostro secolo”, meeting tenutosi all'Urban Center di Milano l'11 gennaio. Un incontro voluto da Fiera Bolzano per fare il punto sulle soluzioni disponibili per ridurre le emissioni di gas serra e per promuovere le proprie “ecorassegne”, tra le quali il convegno-mostra dedicato alla mobilità sostenibile Klimamobility (19-21 settembre 2013). Appuntamento milanese al quale ha partecipato Luca Mercalli (il secondo da sinistra nella foto), climatologo noto al grande pubblico per i numerosi libri e per la partecipazione alla trasmissione televisiva condotta da Fabio Fazio “Che tempo che fa”. Un esperto che alle parole ha fatto seguire i fatti trasformando la propria abitazione in un laboratorio di soluzioni per azzerare il proprio impatto domestico sull'ambiente e per ridurre quello della mobilità. Obiettivo, quest'ultimo, raggiunto, come ci ha raccontato, con l'acquisto di un'auto a batterie. 

Perché la scelta elettrica?
L'ho provata per la prima volta a Bolzano nel 2011 e l'anno scorso ho deciso di acquistare una Peugeot iOn (nella foto sotto). L'idea era quella di chiudere il ciclo energetico della mia casa. In passato ho provveduto a ristrutturala in modo da essere autonomo in tema di riscaldamento, corrente e acqua calda. E per completare l'opera volevo cercare di abbattere la mia impronta per i trasporti. E l'auto elettrica mi ha offerto questa opportunità insieme ai pannelli fotovoltaici installati sul tetto che mi consentono di produrre l'energia necessaria per ricaricare gli accumulatori. In altre parole, sono riuscito a rendere a emissioni zero l'intero ciclo “dalla fonte alle ruote”. 
 
E per gli spostamenti più lunghi come fa?
Se la destinazione è raggiungibile in treno, prendo quello. Altrimenti utilizzo la vecchia Peugeot Bipper a gasolio, modello con un buon rendimento in termini di consumi: in media percorro circa 19 km/l. 
 
E è costretto ad usarla spesso?
No, in genere uso la iOn, comodissima per recarmi ogni giorno in ufficio e per qualche breve viaggio nei dintorni di Torino. Insomma, per tutti i tragitti possibili per un'auto che ha un'autonomia effettiva di 130 km. 
 
Non è scomodo l'obbligo di avere due auto?
Più che scomodo è costoso. E ogni tanto mi fa rabbia. So benissimo che l'elettrica è piena di limiti: ha un'autonomia ridotta, ci vogliono cinque ore per fare il “pieno” e mancano le colonnine pubbliche di ricarica rapida che la renderebbe molto più versatile da usare. E il prezzo di acquisto è ancora troppo alto. Dai calcoli che ho fatto per recuperare l'investimento ci vorranno dieci anni, nonostante l'esenzione del bollo, le spese di assicurazione dimezzate, i costi di manutenzione inferiori e i 1.200 euro annui che risparmio sul costo del carburante percorrendo 13.000 km. In compenso, guadagno qualcosa che non ha prezzo: la soddisfazione di non “pesare” sul Pianeta. 
 
 

Nella foto in alto, da sinistra. Oskar Stuffer, architetto e consulente CasaClima. Luca Mercalli, presidente Società Meteorologica Italiana. Reinhold Marsoner, direttore di Fiera Bolzano. Marco Imperadori, ingegnere e Professore presso il Politecnico di Milano. Maurizio De Concini dell'azienda Frisbee. Andreas Pichler, direttore dell'Ecoistituto Alto Adige.
 
Le piace guidarla?
Mi diverto moltissimo, soprattutto quando al semaforo “brucio” le Suv in accelerazione. Battute a parte, la trovo silenziosa, agile, scattante e facile da guidare. Non potrei chiedere di meglio. Anzi, mi piace molto l'idea che si guida con il cervello e non con i piedi.
 
In che senso?
Nel senso che l'autonomia non è molta e per evitare di sprecare inutilmente energia devi usare la testa, osservare il flusso del traffico e guardare quello che avviene davanti a te possibilmente anticipando le mosse. Insomma, se vedi in lontananza il semaforo rosso è inutile continuare a tenere il piede sull'acceleratore per poi frenare all'ultimo. Piuttosto conviene sfruttare la decelerazione per recuperare energia utile per fare più strada. Di fatto, se sei abile, il pedale del freno non lo usi quasi mai.
 
Se l'auto elettrica è costosa e piena di limiti, perché l'ha scelta?
Perché conosco bene la questione climatica e so che siamo in una situazione più critica di quello che i non addetti al settore possono pensare. Il 2012 è stato l'anno peggiore per i danni ambientali negli Stati Uniti. Alluvioni, tornadi e altri eventi estremi sono costati 119 miliardi di dollari. E non è che in Italia e nel resto del mondo sia andata meglio. Uno scenario destinato a peggiorare nel futuro se non poniamo al più presto rimedio alle emissioni climalteranti che rilasciamo in atmosfera. Non si tratta di tornare all'età delle pietra, ma di evolversi scegliendo la tecnologia più efficiente già disponibile. Faremo bene al Pianeta e al nostro portafoglio. Basta pensare che in Italia la bilancia commerciale energetica, cioè le spese per l'importazione di petrolio e metano, è in rosso per 60 miliardi di euro l'anno. Migliorare del 10% la nostra efficienza significa risparmiare 6 miliardi/anno. Un traguardo facile da raggiungere, se non da superare, senza grandi investimenti. E se si ha maggiore disponibilità la tecnologia attuale ti permette di arrivare a sfiorare le emissioni zero. A dimostrarlo è la mia casa e la mia mobilità.
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Ritratto di MatteFonta92
21 gennaio 2013 - 17:54
3
Non condivido la scelta dell'auto, ma... per la frase "al semaforo brucio tutte le SUV in accelerazione" lo stimo!!!
Ritratto di Fr4ncesco
21 gennaio 2013 - 18:29
2
Neanche se me la regalassero la terrei, è brutta da morire, la rivenderei subito. Anche se dubito che qualcuno la ricomprerebbe, se non qualche personaggio "conosciuto" per farsi un po di pubblicità. E' soprattutto con soldi da "buttare", come se un singolo acquisto facesse la differenza e sentire gente che non vuole "gravare" sull'ambiente con un azione simile mi sembra ridicolo oltre che ipocrita. Come se per quell'esemplare la costruzione di auto e batterie non avesse inquinato. Di sicuro iOn e gemelle, non rappresentano il futuro dell'auto elettrica, ma un prodotto nato obsoleto dalla nascita.
Ritratto di fabri99
21 gennaio 2013 - 19:03
4
Anche se prodotto nato obsoleto dalla nascita è ripetizione, oltre che senza senso: o è nato obsoleto, o è obsoleto dalla nascita, che poi è uguale...XD Ciao ;)
Ritratto di Fr4ncesco
21 gennaio 2013 - 21:14
2
Non avevo tempo ed ho scritto tutto velocemente, senza rileggere. Infatti escludento l'una o l'altra hanno entrambe senso, ho solo espresso il concetto due volte. Poi non c'è più l'opzione "modifica" e quindi non c'è più la possibilità di fare una correzione. Non a caso dalle elemenari dicono di rileggere più di una volta ;)
Ritratto di fabri99
22 gennaio 2013 - 14:35
4
Comunque dovrebbero rimetterlo il modifica commenti, sono d'accordo... Ciao ;)
Ritratto di LucaPozzo
22 gennaio 2013 - 15:13
Beh, Luca, contento te.... Un'auto cosí clamorosamente di successo che PSA ha smesso di farse la fare, nonostante che non ci perdesse molto per ogni unitá venduta.
Ritratto di DaveK1982
22 gennaio 2013 - 16:18
7
che se la compri finisci sul giornale! XD
Ritratto di marco.stroppare
22 gennaio 2013 - 17:24
E' vero, le elettriche oggi sono troppo costose e non ti permettono di fare tanta strada.....Sono auto per persone come Mercalli e non per disoccupati.....anche se da disoccupato e me la regalassero ne sarei felicissimo!!!!!!! Cmq secondo me queste auto proprio per la bassissima autonomia non avranno molto successo.....L'ideale è creare delle Plug-in come la Prius, con motore elettrico per la città e i piccoli spostamenti (30-40 km) e motore a scoppio funzionante con carburanti puliti come il metano.......Questa si che porterebbe un vero vantaggio all'ambiente, a patto però che il prezzo d'acquisto resti contenuto
Ritratto di maurizio.allocco
22 gennaio 2013 - 17:46
l'autonomia coi pannelli fotovoltaici, in Italia, è solo tecnicamente possibile ma impossibile politicamente. Si può scegliere semplicemente di dipendere un po' più da quello piuttosto che da questo...Inoltre se scegli di fare una spesa simile probabilmente puoi anche permetterti di mantenere il veicolo e liberartene dopo qualche anno soprattutto se incorri in problemi di affidabilità. Se il comportamento in sè, di Mercalli e di fa come lui, è encomiabile rimane il fatto che l'italia, con la sua politica energetica "lobbistica", resta nel pantano assoluto! Quindi, per le questioni di sostanza sull'energia, si torna alla necessità di una "politica pulita e libera". Tutto il resto non si scarta, ovviamente.
Ritratto di ARAN-GP
23 gennaio 2013 - 01:07
le auto elettriche sono una stro...
Ritratto di Erdadda
23 gennaio 2013 - 10:51
1
bell'acquisto!!!! mo' tutta sui denti. Buffone usa un Ampera per i lunghi tragitti! non un 100% fossile! se ti vuoi far pubblicità per bene devi riuscire ad infinocchiare anche noi!!! la vedo dura. tranne che per audifan, lui crede alle storielle
Ritratto di Erdadda
23 gennaio 2013 - 10:56
1
sono conteto di produrre zero emissioni. e le industrie per le batterie? i mezzi per trasportare auto e batterie ( camion, navi, aerei ) anch'essi sono elettrici? per favore. sarò troppo duro ma chi fa finta ecologia è peggio di chi inquina. almeno lo fanno alla luce del giorno e no dietro le spalle
Ritratto di ik3ngu
18 settembre 2013 - 08:51
Condivido pienamente le scelte di Luca Mercalli, che sono anche le mie poi. L'auto ION la conosco bene perché ho provato la sorella Citroen C-zero per un periodo. Su quella esperienza, ora sono felice possessore di una Renault Zoe, un auto elettrica più evoluta e meno costosa. Qui si tratta di stili di vita comunque e non solo di automobili. Stesso motivo che muove uno a realizzare un imp. fotovoltaico, a risparmiare energia e ad inquinare meno in definitiva. Tuttavia, dell'abitazione di Luca non condivido la scelta della stufa a legna.