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Marchionne e il “libro-paga” Volkswagen

29 settembre 2012

L’amministratore delegato della Fiat aveva chiesto a “chi è a libro paga dei tedeschi” di dir loro che l’Alfa Romeo non è in vendita. Ma a chi si riferiva Marchionne?

L’INNESCO - Si direbbe proprio che i problemi veri non bastino, che occorra sempre completare il quadro con un po’ di polemica. Nei giorni scorsi l’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne (foto qui sopra), parlando all’assemblea degli industriali torinesi ha affrontato anche il tema della tanto ventilata vendita dell’Alfa Romeo alla Volkswagen. Nell’affermare per l’ennesima volta che la Fiat non è intenzionata a vendere, Marchionne si è rivolto alla platea affermando: “a quelli tra di voi che sono sul libro paga di Wolfsburg (sede della Volkswagen), chiedo gentilmente di ribadire ai vostri proprietari tedeschi un concetto semplice e chiaro: l’Alfa Romeo non è in vendita”.

IL LIBRO PAGA È … “UN VENTICELLO” - Sennonché di fronte a Marchionne c’erano anche parecchi giornalisti, tra cui Massimo Mucchetti che sulle pagine del Corriere della Sera è spesso critico nei confronti della Fiat e di Marchionne. In molti si sono chiesti a chi si riferiva Marchionne, avanzando l’ipotesi che il suo obiettivo fosse appunto il giornalista del Corriere che sostiene l’opportunità della vendita dell’Alfa Romeo, anche acconsentendo alla richiesta della Volkswagen di avere non solo il marchio ma anche uno stabilimento di produzione in Italia. 

LA SMENTITA - Il gioco all’indovinello su chi era l’obiettivo di Marchionne è andato avanti qualche giorno e ieri sera alle 19,06 - in “area telegiornali della sera” - l’agenzia Ansa ha riportato le parole di un portavoce della Fiat (non identificato) che hanno smentito l’ipotesi del riferimento a Mucchetti. Per la precisione la notizia dell’Ansa dice così: “L’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, non si riferiva al giornalista Massimo Mucchetti quando, lunedì scorso, all'assemblea degli industriali di Torino ha parlato di persone «sul libro paga di Wolfsburg» ma a «un noto industriale torinese che lavora per la Volkswagen». Lo afferma un portavoce del Lingotto. Marchionne, facendo riferimento al fatto che l'Alfa Romeo non è in vendita - sottolinea il Lingotto - ha detto testualmente “a quelli tra di voi che sono sul libro paga di Wolfsburg chiedo…”. Questa frase - ricostruisce il Lingotto - ha ingenerato un grosso equivoco. Qualcuno ha pensato, e il TG di La7 ne ha anche parlato, che si riferisse al giornalista del Corriere della Sera Massimo Mucchetti. “Non è assolutamente così. Marchionne - conclude il portavoce della Fiat - pensava invece ad un noto industriale torinese che lavora per la Volkswagen”. 

ANCHE IN DIALETTO - Nel parlare dell’ipotesi della cessione dell’Alfa Romeo alla Volkswagen - riportata d’attualità da Ferdinand Piech, del consiglio di sorveglianza del gruppo VW e soprattutto grande azionista della casa tedesca, che ha reiterato il suo interesse per l’affare - Marchionne ha voluto concludere con un detto popolare, addirittura in dialetto piemontese: “Monsu’ Piech, lassa perde, va cantè ’nt n’autra curt” (signor Piech, lascia perdere, va a cantare in un altro cortile…”.

Giorgietto giugiaro volkswagen SOLO RIFERIMENTI, NIENTE NOMI - Senonché la smentita della Fiat è stata ripresa da Enrico Mentana che subito, nel suo telegiornale della sera, è andato più in là del riferimento a “un noto industriale torinese che lavora per la Volkswagen” e ha fatto nome e cognome, sostenendo che il riferimento era a Giorgetto Giugiaro (nella foto). La cosa evidentemente non ha riscontro in quanto affermato all’Ansa dal portavoce della Fiat, ma tant’è, Mentana lo ha detto. E bisogna dire che a dar forza alla cosa certo c’è il fatto che Giugiaro, oltre che essere il grande designer che tutti conoscono, è anche l’imprenditore creatore dell’Italdesign che da due anni è proprietà del gruppo Volkswagen; e Marchionne appunto ha parlato di “proprietari”. Sicuramente in Piemonte ci sono parecchie aziende che lavorano per la Volkswagen, ma oltre alla Italdesign, ce ne sono altre che sono “proprietà” della casa tedesca?



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Ritratto di Sprint105
29 settembre 2012 - 16:07
non fanno bene a nessuno
Ritratto di Gigrobot
30 settembre 2012 - 12:42
http://youtu.be/Exh0NgTDGSQ
Ritratto di impala
30 settembre 2012 - 12:59
Giugiaro ormai e un vecchio uomo, quindi che stai tranquillo con i tedeschi, e che lascia lavorare in pace Marchionne, stesso discorso per Da silva.
Ritratto di Merigo
29 settembre 2012 - 16:23
1
Redazione de alVolante, sopo inSella, stai per fare nascere la nuova testata alVolanteGossip? Sembra di sì, altrimenti cercheresti la notizia, non la non notizia come hai fatto oggi, citando Ansa, La7 e mescolando il tutto con confusione e sospetto, lavandoti la coscienza aprendo l'articolo con un serioso ed impegnato "si direbbe proprio che i problemi veri non bastino, che occorra sempre completare il quadro con un po’ di polemica". Se non hai la minima idea di una trattativa in corso per vendere Alfa-Romeo, piuttosto approfondisci ed indaga, non gettare saponette ai lettori! E rileva magari come Marchionne durante lo stesso discorso abbia ripetuto che sono 8 anni che, fallendo per Sua stessa ammissione, cerchi un partner con cui produrre in Italia, cosa che fa con successo in Polonia con Ford e in Ungheria con Suzuki e, per la verità, anche in Italia ad Atessa con la joint venture Sevel Sud, e che dimostra come il problema non sia FIAT in Italia ma l'industria manifatturiera in Italia. Ma questo sarebbe un discorso già troppo profondo per alVolanteGossip!
Ritratto di IloveDR
29 settembre 2012 - 17:02
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...Sevel Sud esiste da più di 30 anni...Marchionne la sta solo facendo chiudere...
Ritratto di bombolone
29 settembre 2012 - 17:41
questa è informazione
Ritratto di cavalierebianco
29 settembre 2012 - 19:55
Confuso mi sembra il tuo commento. Me lo rispieghi, con parole tue? Grazie
Ritratto di Merigo
29 settembre 2012 - 20:37
1
Guarda che anche il commento precedente l'ho scritto con parole mie, perché tu invece i post li copi? alVolante invece di sintetizzare il succo articolato di un discorso, ne ha colto il gossip, e questa era la mia risposta alla redazione. La sostanza, viceversa, è che come ripetuto all'infinito, non è un'anomalia che FIAT lasci l'Italia, ma che ci resti. Quindi Marchionne ha ricordato come siano 8 anni, cioè da quando è in FIAT, che cerchi un partner per produrre in Italia e superare il fatidico break even point, invalicabile con le sole produzioni FIAT. In 8 anni fa rilevare Marchionne, non ci è riuscito perché nessuno vuole venire a produrre in Italia, non con FIAT bada bene, in Italia. Infatti come ho ricordato diverse sono nel mondo le stesse linee che sfornano auto FIAT e di altri non in joint venture ma solo per quel fatidico break even point: ovunque ma non in Italia! E questo grazie a tutto il sistema Italia fatto di tante componenti e persone che rendono non valutabile produrre in Italia. E non mi dilungo su quali siano ma che conosciamo molto bene; ma il costo del lavoro è un problema marginale perché si produce in Gran Bretagna, Olanda, Austria, Finlandia, ecc., che non sono proprio Paesi del terzo mondo in quanto a benefit per i lavoratori. Però adesso, se ne sei capace, esprimi tu un tuo pensiero perché in questo blog leggo sempre solo un concetto: odio verso FIAT e Marchionne, che però dovrebbero pure porgere l'altra guancia!
Ritratto di cavalierebianco
30 settembre 2012 - 19:43
A dar retta a te (e alla Fiat: per questo facevo polemica sulle "parole tue", sembrava di sentir parlare Marchionne) in Italia non si può produrre più niente. Certo, a Termini Imerese era un po' complicato costruire delle macchine, ma quello stabilimento era il risultato di uno scambio politico: la Fiat creava posti di lavoro al Sud e il governo la proteggeva con politiche di favore. Ora lo scenario è cambiato, e quella fabbrica è stata chiusa. Ma le altre? Possibile che da noi non si possa fare più un'automobile? Massimo Mucchetti, il bravo giornalista del Corriere cui fa riferimento questo articolo di alVolante, è convinto del contrario. In una lunga serie di articoli usciti sul suo giornale ha scritto più volte che la Volkswagen è interessata a una fabbrica italiana, oltre che al marchio Alfa Romeo. Vogliamo dargli credito? O almeno verificare se è vero? O forse la cosa importante è chiudere gli impianti, e poi si vedrà? Tieni conto che i prodotti migliori, in tutti questi ultimi anni, la Fiat li ha riservati alla Polonia: se la 500 fosse stata costruita a Pomigliano, forse il problema delle fabbriche italiane capaci solo di perdere soldi non ci sarebbe stato. E Marchionne non sarebbe andato tanto in cerca di partner, come dice di aver fatto. http://www.corriere.it/editoriali/12_settembre_19/Il-lingotto-la-carta-tedesca-mucchetti_70e9fc24-021c-11e2-9f2e-6124d1c3f844.shtml
Ritratto di IloveDR
29 settembre 2012 - 16:59
3
...che lavorano per VW" ... GRAZIE VW...almeno c'è qualcuno che lavora!!!
Ritratto di cavalierebianco
29 settembre 2012 - 20:10
sconosciute al grande pubblico; l'unico industriale torinese "noto" e "a libro paga Volkswagen" - per usare il linguaggio Fiat - è Giugiaro. Comunque concordo: grazie VW, che dopo aver comprato l'Italdesign ha anche assunto 60 tra ingegneri e tecnici. Almeno i tedeschi i posti di lavoro li creano...
Ritratto di impala
30 settembre 2012 - 12:51
dime tu il cavalierebianco ...e la Fiat che ha salvato i dependenti della casa Bertone di Grugliasco, cosa ne pensi ??? sono stati bravi in casa Fiat o no ???
Ritratto di cavalierebianco
30 settembre 2012 - 17:16
ma perché le serviva un impianto di verniciatura tecnologicamente avanzato e manodopera qualificata. Informati.
Ritratto di follypharma
1 ottobre 2012 - 09:03
2
fiat se ( e di co se) assume lo fa solo perche' gli serve...mentre vw se assume lo fa per buon cuore.... convinto tu.... io sono proprietario di una piccola azienda e ti garantisco che a questo mondo NESSUNO assume per buon cuore..
Ritratto di Gino2010
1 ottobre 2012 - 16:30
vendita di italdesign alla VW!!!Perchè taluni fiattari (Montreal 70 francesco l'alfista )mi avevano duramente contestato questa affermazione,ma come al solito avevo ragione io.
Ritratto di camoruitz
1 ottobre 2012 - 17:31
Confermo, sono piemontese e lavoro per una multinazionale che produce componenti per motori. Se non fosse stato per VW, DAG, Audi e BMW, sarei già a casa da un pezzo. Posso solo dire che spero vivamente che la VW compri l'Alfa Romeo.
Ritratto di Army64
29 settembre 2012 - 19:19
è abbastanza evidente che si riferisse a Giugiaro....oramai venduto ai tedeschi.Questo signore per chi non lo sapesse agli inizi lavorava per Bertone e ha disegnato diverse Alfa bellissime e poi con l'italdesign fece l'Alfasud,Sprint,Alfetta Gt e in tempi recenti Brera e 159.Ora vorrebbe tornare al suo vecchio amore....disegnare un'auto del biscione e spera che VW compri il marchio.Vedete i crucchi tedeschi comprandosi i designer italiani pensavano che questi trasformassero i loro frigoriferi in opere d'arte....non capendo che per ispirarsi questi ogni volta che devono disegnare un'Alfa per esempio vanno a pescare idee nella storia passata del marchio e fanno opere d'arte....Giugiaro e Da Silva cosa guardano il maggiolino o la vw1303????? mi viene da ridere.....P.S. L'Alfa piu' bella dell'ultimi tempi(8 c competizione) l'ha disegnata un tedesco Wolfang Egger........
Ritratto di lucios
30 settembre 2012 - 08:36
4
.......CONTRO TUTTI!
Ritratto di yeu
30 settembre 2012 - 16:05
Ma io non capisco proprio tutte queste polemiche. La trattativa non è andata in porto perchè vag non voleva stabilimenti in Italia punto e basta, quindi l'operazione è crollata, pertanto è inutile continuare a chiedere di vendere l'Alfa. Ormai chi lo fa deve smetterla perchè in Italia, se si vendesse, ne avremmo solo malefici e zero benefici. Con tutti i suoi problemi, comunque, è meglio che l'Alfa rimanga dove sta, almeno quel poco che si produce, lo si produce in casa.
Ritratto di cavalierebianco
30 settembre 2012 - 17:18
vuoi farla chiudere? se la rilevasse la VW (con una fabbrica, magari quella di Cassino) vedremmo finalmente delle Alfa Romeo degne del marchio del Biscione http://www.corriere.it/editoriali/12_settembre_19/Il-lingotto-la-carta-t...
Ritratto di lucios
30 settembre 2012 - 18:13
4
...i tedeschi sono dei gran presuntuosi, e, a differenza dei francesi che stanno sulla cresta più per le sfortune altrui che per meriti propri, se lo meritano pure di essere tali. E come tutti i grandi presuntuosi che si rispettino, sanno benissimo che l'unico elemento che può intaccare la loro posizione è proprio quello più pericoloso, in tal caso l'Alfa. Per questo stanno facendo sto gioco dello "ndosta ndosta", nella speranza che Serge, influenzato dalle scarse vendite faccia il grande passo..........tieni duro Serge, smettila coi copia/incolla e produci auto belle e performanti, con ampia scelta, e a prezzi più bassi delle crucche.
Ritratto di money82
30 settembre 2012 - 19:08
1
Yeu proprio come hanno fatto con lamborghini? http://www.motorionline.com/2012/07/10/lamborghini-un-nuovo-centro-di-produzione-in-emilia-romagna/ dal 1998 quando VW ha preso in mano il marchio, la casa è semplicemente rinata, gli affari sono decuplicati e migliaia di posti di lavoro mantenuti/aumentati. Con la recente acquisizione di ducati non c'è stato il minimo commento su alcun trasferimento...vorrei ricordarti caro Yeu che un lavoratore in italia costa di media 23.500 euro all' anno mentre in germania 40.000...secondo te a VW dove conviene produrre? La risposta è qui e i fatti parlano da soli. Tempo fa i dirigenti tedeschi visitarono la fabbrica di arese e dissero che se il marchio fosse passato in mano loro, avrebbero investito per sistemarlo...questo significava migliaia di posti di lavoro anzichè cassa integrazione allo stato attuale della situazione. In generale comunque trovo ridicole le manifestazioni di Marchionne atte a discriminare il marchio, cerca di sputt@narlo in tutti i modi prima come presidente dell' acea e ora con questa vicenda..l' invidia è una brutta cosa.
Ritratto di cavalierebianco
30 settembre 2012 - 19:44
Dalla prima all'ultima riga
Ritratto di yeu
1 ottobre 2012 - 00:25
Caro money devi sapere che nella trattativa c'era la cessione dello stabilimento di Cassino che i tedeschi non hanno voluto, per quello di Arese non ho mai letto niente. Comunque non è vero che un'operaio italiano costa 23.500euro perchè ne costa molti di più. Poi non devi considerare lo stipendio dei tedeschi perchè vag produce molto di più altrove e oltre alla Spagna(dove gli stipendi sono normali), produce in molti paesi con paghe misere(Repubblica Ceca 400euro al mese). Noi sentiamo parlare della Germania, ma lo stesso Landini, il capo della Fiom quindi acerrimo nemico Fiat, pochi giorni fa, ha dichiarato che le auto prodotte in Germania hanno un prezzo elevato e una percentuale di guadagno di ben 20 punti percentuali più alta rispetto a tutti gli altri costruttori e che quindi gli stipendi tedeschi non sono lontanamente possibili, basti vedere quelli dei dipendenti Opel e Ford che sono di poco superiori a quelli italiani. Per Lamborghini è ben diverso perchè è una fabbrica che produce auto costosissime e non ne produce nemmeno 5mila l'anno, stesso dicasi per Ducati perchè produce 40mila pezzi l'anno e tra l'altro fra tutte le moto sportive sono anche le più care. Inoltre la fabbrica più accogliente d'europa per un'operaio è stata riconosciuta nella Ferrari. A questo aggiungici la tassazione sugli stipendi italiani a cui viene mediamente dato circa un terzo del costo che l'azienda ha. Inoltre mettici i costi di trasporto che in Italia sono fuori di testa per mancanza di infrastrutture adeguate, i costi energetici( la tecnologica fabbrica di pomigliano ha un costo energetico poco più basso di quella immensa di Wolfsburg. Ma credi veramente che la colpa sia della Fiat? Se nessuno vuole investire in Italia, non lo fa per semplice impossibilità e non perchè non voglia, finchè i politici non capiranno questa cosa non si va da nessuna parte. Tu critichi sempre Fiat, ma non guardi la realtà. Se fossi tu un'investitore ti andresti mai ad infilare in un vicolo cieco? Personalmente non biasimo la VW, anzi tutt'altro, perchè in Italia è svantaggioso produrre e non certo il problema sono gli stipendi, che sono bassi come netto percepito, ma sono alti come costo assoluto e se qualche volta guardi Porta a Porta, queste cose le sapresti. Il presidente di Confindustria, proprio ieri, ha dichiarato che le aziende stanno morendo di tasse, soprattutto su quelle dei lavoratori e non solo. Se leggi i miei commenti vedrai che non critico in maniera selettiva ma in un modo razionale basato sui fatti.
Ritratto di money82
1 ottobre 2012 - 12:35
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Yeu i costi dei dipendenti degli stabilmenti fiat sono pubblici, 23.500/12 = 1958 euro e comprendono l' aliquota al 23%, la 13esima, la 14esima e poi lo stpendio medio che si aggira attorno ai 1100/1200 euro. E' molto semplice, e a quanto pare non mi sembra proprio siano i tedeschi a non voler comprare, se ne è parlato decine di volte quindi di cosa discutiamo? Del fatto che fiat non vende ai tedeschi perchè altrimenti portano via lavoro all' italia? Non mi sembra che l' azienda torinese abbia così a cuore il valore del made in italy. Non è questione di biasimare ma almeno non sputiamo addosso a chi investe e a chi fa i numeri.
Ritratto di yeu
1 ottobre 2012 - 14:15
Il costo che dici tu si riferisce al lordo che in busta paga compare come paga di fatto a questo aggiungici tutto il contorno che in bustapaga non compare, ti faccio un esempio se la paga di fatto dice 1958euro, come contributi pensionistici viene detratto dal lordo circa 200euro ma a questa voce l'azienda deve versarne altri 400euro che in busta non compaiono(il totale dei contributi italiani equivale al 32,5%del lordo che dal quale l'operaio si vede detratto solo un terzo del totale e per gli altri 2 terzi sono a carico aziendale) e di costi non comparenti in busta ce ne sono altri. Il dato medio italiano è che circa un terzo di quello che un'operaio costa all'azienda(non solo come retribuzione, ma anche come altri servizi obbligatori che all'estero sono forniti dai governi), viene realmente dato al lavoratore e questo è un dato purtroppo ufficiale emanato dal ministero del lavoro. Se un operaio Fiat percepisce 1200euro l'azienda deve aggiungerne altri 2400. Ma il vero problema non è solo il costo degli stipendi ma è tutto quello che ruota nella gestione industriale del paese, ci sono aziende che pagano più di costi energetici che di stipendi per non parlare degli assurdi costi di trasporto delle merci che ci posiziona fra gli ultimi posti in Europa. Se nessuno vuole venire da noi non è per cattiveria o perchè non voglia, semplicemente è molto svantaggioso e quindi se deve scegliere, sceglie altri paesi. Anche la fiscalità in se non è giusta, in altri paesi della comunità ci sono delle forti agevolazioni che da noi sono al momento impensabili e queste agevolazioni sono state fatte per aggirare la normativa che impone il divieto di aiuto economico alle imprese. Confindustria 2 giorni fa ha chiesto l'abolizione di qualsiasi incentivo a patto che ci sia una detassazione perchè gli incentivi sono di 30miliardi di euro che però sono elargiti alle municipalizzate e solo in minima parte alle imprese private, parliamo di soli 3miliardi per tutte le aziende italiane. In questa situazione non mi viene assolutamente di cuore criticare la Fiat (che non sta investendo), confindustria(che grida aiuto), chi è andato via (per essere competitivo con la concorrenza o per non chiudere) e vag(che preferisce starsene dov'è). Bisogna capire che tutti hanno ragione e che il vero problema è il sistema italiano che è obsoleto e non più adeguato. Spero che ti renda conto che la situazione industriale italiana è regolamentata su sistemi svantaggiosi che favoriscono la concorrenza estera e questo vale purtroppo per tutti i settori. In una trasmissione di qualche mese fa(Porta a Porta), si discuteva proprio di questo e i politici che partecipavano nella puntata, hanno usato paroloni vari senza però dire cosa si potesse fare per risolvere il gap con l'Europa semplicemente perchè attualmente non lo sanno nemmeno loro. Mi pare evidente che non bisogna prendersela nè con Fiat, ne con nessun'altra azienda privata, come non bisogna prendersela con chi, pur vendendo in Italia, non viene ad investire quì.
Ritratto di money82
1 ottobre 2012 - 20:31
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yeu ma in che senso l' azienda ha altre spese? Quello che l' operaio si trova in busta paga è il totale che l' azienda versa per lui, una busta paga è un documento ufficiale redatto dall' inail (nel caso di dipendenti ordinari) ed è diritto di ognuno sapere le spese che l' azienda sostiene e quanto versiamo allo stato italiano..l' aliquota per chi guadagna meno di 15.000 euro l' anno (al netto) è al 23% quindi significa che un operaio fiat rende allo stato il 23% di quello che guadagna nella sua busta paga...poi ci sono le imposte regionali, l' inps e altri balzelli ma è tutto ben evidenziato...che scherzi? Secondo te l' azienda versa 3600 euro e a te ne danno 1200? Ti assicuro che non è così, lo stipendio medio dei lavoratori fiat e dei lavoratori tedeschi lo hanno presentato ad tg1 qualche settimana fa, quando i comunicati di fiat erano molto "caldi" quindi porta a porta o tg, sempre li siamo. Sono d' accordo con te quando dici che la politica dovrebbe subire una profonda riforma dalla A alla Z ma anche le aziende non stanno facendo nulla...aspettano che lo stato gli diminuisca le tasse ma anche se lo fa, ai lavoratori di certo non arriva nulla in più..quei soldi verrebbero usati per fare investimenti altrove, proprio come stanno facendo adesso, il confronto con i paesi dell' est è insostenibile se dobbiamo solo guadare il costo della vita di un operaio.
Ritratto di yeu
1 ottobre 2012 - 22:26
Purtroppo invece non è così. In busta paga non compaiono tutti costi e nel commento precedente ti ho fatto anche un'esempio. Se conosci un consulente del lavoro chiediglielo e purtroppo ti dirà le stesse cose. Alcuni costi per ogni singolo lavoratore sono ad esclusivo carico del datore di lavoro e quindi non è prevista la trascrizione in busta proprio come il caso dei 2 terzi dei contributi che in busta non compaiono perchè sono ad esclusivo carico aziendale. Mi rendo conto che dovrebbe essere tutto scritto in busta per una questione di chiarezza, però purtroppo non è così. Se leggi bene il mio commento vedrai che ho anche specificato che un terzo del costo di un'operaio gli viene effettivamente dato, ma non è solo tassazione, c'è anche il costo di ogni bustapaga e le spese di marche da bollo(adesso anche telematiche) che le aziende pagano, il costo di ogni versamento ai vari enti della residenza del lavoratore(regioni, province e comuni) mi riferisco ai costi di transazione bancaria e i costi delle documentazioni di notifica. Poi bisogna aggiungerci vestiario, dpi, lavanderia, spogliatoi, mensa e tutto quanto concerne il trattamento umano. Comunque la media di costo industriale è proprio 2 terzi in più del netto percepito dall'operaio. Molte di queste spese non vengono mai dette, però ci sono e la maggior parte dei governi partecipano a questi costi semplicemente scalandoli dalle imposte, cosa che in Italia non avviene, anzi le tassazioni sono le più alte. Inoltre, per farti un'altro esempio, in Francia, che ha sempre un costo del lavoro alto, il peso contributivo è del 20% sul lordo, mentre da noi è del 32,5. In quasi tutti i paesi della comunità Europea, la burocrazia è molto semplice, mentre quì bisogna avere degli uffici personale spropositati. Quando hanno messo in finanziaria la cessione di una parte del TFR verso l'Inps, hanno creato un giro burocratico impossibile e molte aziende quando vedono un'operaio che lascia il proprio TFR all'Inps, non lo assumono e ne assumono un'altro che lo lascia in azienda e non perchè non vogliono versagli i soldi, ma semplicemente perchè è una rogna burocratica incredibile oltre che ad un aumento di costi per documentazioni infinite. Se conosci un consulente del lavoro o qualcuno che lavora nell'ufficio personale di qualche azienda, chiedigli queste cose e ti posso garantire che ti raggeleranno le ossa. Ora ti domando nuovamente, alla luce di tutto questo, biasimi ancora Fiat? Biasimi vag che non vuole venire in Italia come nessun'altro sano di mente? Biasimi chi se ne è andato? Biasimi chi non investe da noi? Saluti.
Ritratto di vito.alecci
30 settembre 2012 - 19:25
Marchionne deve vincere sul campo imponendo le sue auto rispetto ai produttori tedeschi........invece di ciarlare tanto, perchè non si gioca le sue carte con la forza delle idee e della qualità?! Vincere facile non è di questo periodo, di questa nuova era post-consumistica!! La gente vuole qualità e la vuole al giusto prezzo......vuole auto ecologiche che consumino poco, che abbiano un design accattivante. Minacciando licenziamenti non aumenti i clienti ne fuggendo all'estero....
Ritratto di belzebù
1 ottobre 2012 - 08:21
L'Alfa alla VW andrebbe bene. ma se andasse al gruppo Hyundai/KIA, sarre ancora MEGLIO!!
Ritratto di wiliams
1 ottobre 2012 - 18:21
Penso che sarebbe ora di finirla con questo gossip continuo tra ALFA-VOLKSWAGEN-MARCHIONNE,tutte cose prive di vero significato,è da anni che va avanti questa telenovelas.Dovrebbe essere chiaro a tutti ormai che ALFA ROMEO non sarà ceduta a VOLKSWAGEN,punto e basta.Quello che farebbe VOLKSWAGEN per ALFA ROMEO è tutto da vedere,compreso il discorso di produrre le ALFA-tedesche in ITALIA.A chi spera che ALFA vada in mani tedesche che si rassegni e che continui pure a sognare ad occhi aperti.
Ritratto di Gino2010
2 ottobre 2012 - 12:46
in mani tedesche e che comunque queste ultime non saprebbero rilanciare il marchio nè tenere aperti gli stabilimenti italiani.Alfa Romeo farà parte di un altro gruppo industriale:lo stesso gruppo di cui oggi fanno parte Saab e Rover.Il gruppo della memoria.Poi c'è chi continua a sognare ad occhi aperti ed a credere ad un rilancio del marchio sotto Marchionne.Sarà per questo che hanno dato il via alla costruzione del museo alfa?