UNA SPIDER DA RECORD - “Sviluppare la
Mazda MX-5 di quarta generazione è stato come lottare con i 25 anni di storia del modello”. A dirlo è Nobuhiro Yamamoto. il manager responsabile dello sviluppo della nuova roadster giapponese, per sottolineare il difficile compito affrontato da designer e tecnici per realizzare un modello entrato nel Guinness World Record nel maggio 2000 come “auto sportiva due posti più venduta al mondo” dopo avere superato le 900.000 consegne. Numero destinato a varcare la soglia del milione di esemplari con il nuovo modello al debutto entro l'estate
2015.
STILE KODO “COMPATTO” - La lotta con la storia dichiarata esprime pure l'ossessione dei responsabili della Mazda a onorare i capisaldi che hanno reso celebre la MX-5, in particolare la prima generazione concepita da Tom Matano. A cominciare dal design che ripropone in chiave aggiornata lo stile Kodo in ingombri poco più compatti: 392 cm di lunghezza con un passo di 232 cm, 173 di larghezza e 124 di altezza. Variazioni sul tema capaci di mantenere la proporzione delle forme e a conferire linee fluide arricchite con elementi sportivi, come i passaruota “muscolosi” o il taglio dei fari. Nell'abitacolo il design è orientato alla praticità, con comandi, pedali, volante posizionati per avere una posizione di guida ottimale e visibilità migliorata abbassando il cofano e affusolando i montanti. Non mancato elementi di comfort, quali il frangivento, gli altoparlanti integrati nei poggiatesta e il sistema di apertura della capote in tela facilmente azionabile da seduti.
MENO CHILI E PIÙ IN BASSO - Ossessione di maggiore rilievo è stata quella di conferire un elevato piacere di guida, elemento imprescindibile della Miata, come è nota la Mazda MX-5 negli Usa. Per raggiungerlo si è intervenuti sul peso con una cura dimagrante di circa 100 km che porta la massa in ordine di marcia intorno ai 1.000 kg. Oltre a limare i chili di troppo si è pensato di ridistribuirli, pur conservando una ripartizione di 50:50 tra i due assi, verso il centro grazie all'arretramento del motore e all'alleggerimento delle estremità della vettura grazie all'uso dell'alluminio per cofano, baule e rinforzi dei paraurti. Modifiche che hanno portato ad avere un baricentro più basso a tutto vantaggio della tenuta e dell'agilità. Un contributo a una guida divertente arriva pure dalle nuove sospensioni anteriori a doppio braccio oscillante, più leggere e rigide della serie precedente, e dall'architettura multilink al posteriore.
MOTORI SKYACTIV-G - A conferire il giusto brio al volante della Mazda MX-5 dovrebbero contribuire i motori, del quale però sono stati diffusi pochi dati provvisori relativi alla variante base per il mercato giapponese. A spingere la MX-5 di quarta generazione sarà il quattro cilindri aspirato Skyactiv-G a iniezione diretta della benzina di 1,5 litri accreditato di 131 CV a 7.000 giri (5 in più dell'attuale 1.8) e di una coppia massima di 150 Nm a 4.800 giri/minuto. La versione più potente, dotata con il differenziale autobloccante, avrà un'unità della stessa famiglia Sky-G da 2 litri per il quale non sono stati comunicati i dettagli, anche se indiscrezioni prevedono una potenza intorno ai 165 CV. Inediti saranno pure i cambi, manuale e automatico, a 6 velocità. Confermata, e non poteva essere altrimenti, la trazione posteriore con pneumatici da 195/50 R16 per la 1.5.