QUOTA MILLE - Dopo un quarto di secolo (e qualcosina in più, visto che il lancio risale al 1989), tre generazioni e quasi un milione di esemplari venduti, la
Mazda MX-5 si rinnova completamente: recupera l'originaria leggerezza lasciando sul piatto della bilancia un centinaio di chilogrammi (tornando prossima a quota 1.000) e mette sul piatto linee rivisitate con una certa decisione, probabilmente più di quanto mai avvenuto in passato. E inizia la produzione dei primi esemplari destinati al mercato giapponese dove l'auto arriverà nelle concessionarie in estate. L'arrivo in Europa, e quindi in Italia, è previsto per l'autunno 2015.
PICCOLA E A DUE POSTI - Gli ingombri sono da utilitaria: 392 cm in lunghezza (con un passo di 232, che dovrebbe favorire non poco l'agilità nel misto) e 173 in larghezza. L'altezza è da sportiva: solo 124 cm, qualcuno in meno e potrebbe essere la misura di una barchetta da competizione. I posti sono due, come sempre. Eppure, molto cambia: le linee sono morbide, tuttavia taglio dei fari e passaruota muscolosi sono meno classicheggianti e ben più sportivi. In coda, i fanali hanno forma complessa: vicino al portatarga circolare (un omaggio diretto agli Anni 60 e 70, che la Mazda MX-5 non ha mai vissuto ma ai quali si è dichiaratamente ispirata), e ai lati marcatamente orizzontale, per sottolineare il taglio del baule e la larghezza della spider.
CAMBIANO LE SOSPENSIONI - La capote dela Mazda MX-5 è (per ora) ad azionamento manuale; all'interno la posizione di guida è rétro, da amanti della guida a braccia distese. I montanti sono stati assottigliati, il cofano motore abbassato per migliorare la visibilità; a riportare al giorno d'oggi vari accorgimenti, dagli altoparlanti inseriti nei poggiatesta all'utile frangivento. La ripartizione dei pesi è sempre del 50% sull'asse anteriore e del 50% sull'asse posteriore, ma le masse sono state centralizzate, con il motore arretrato e le estremità alleggerite grazie all'uso dell'alluminio in luogo dell'acciaio. Le sospensioni sono state profondamente rivisto: quella anteriore prevede un doppio braccio oscillante, quella posteriore è di tipo multilink. La trazione della Mazda MX-5 è, come di consueto, posteriore; il differenziale autobloccante disponibile sulla versione più potente non fa altro che aggiungere piacere alla guida, anche se - come è ovvio - la dinamica della vettura è affidata a un'elettronica di ultima generazione.
ANCHE AUTOMATICA - In ossequio alla natura della Mazda MX-5, gustosa ma non estrema, le potenze dei due motori previsti - un 1.5 e un 2.0 - sono ragguardevoli ma non estreme. Il turbo non c'è, l'allungo sì: il più piccolo dei due raggiunge quota 131 CV a 7.000 giri, con una coppia massima erogata (sulla carta) in alto: 150 Nm a 4.800 giri. Il 2.0 eroga invece 160 CV; entrambi i motori sono accoppiati a un cambio manuale a 6 marce, inedito e rimpiazzabile con un automatico.