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Mercato auto Europa: a marzo 2015 cresce del 10,6%

16 aprile 2015

Per il diciannovesimo mese consecutivo le immatricolazioni di auto nuove sono aumentate, portando il bilancio del primo trimestre a +8,6%.

Mercato auto Europa: a marzo 2015 cresce del 10,6%
CRESCITA SOSTENUTA - Il mercato dell’auto in Europa continua a marciare positivamente, accentuando il ritorno a una crescita sostenuta. Le auto immatricolate a marzo 2015 sono state 1.604.107, pari al 10,6% in più rispetto al marzo 2014. E ciò ha portato a 19 i mesi positivi consecutivi. Quanto al consuntivo del trimestre è arrivato a 3.527.704 unità, che significano l’8,6% d’aumento sull’anno scorso. 
 
POCHE ECCEZIONI - Magari senza exploit (salvo là dove ci sono sostegni particolari, come in Spagna) quasi tutti i mercati crescono, con solida regolarità e buona omogeneità. Solo due sono infatti i paesi che per marzo riportano il segno meno: Olanda (-1,1%) e Polonia (-6,3%) Per gli altri invece è crescita, e per 18 la variazione in aumento è a due cifre. L’andamento favorevole è evidente a partire dai principali mercati, quelli che rappresentano il grosso delle vendite.
 
I PAESI LEADER - Si può così cominciare con il mercato più grande (anche se a marzo è risultato seconda dietro la Gran Bretagna): quello della Germania, che con le sue 323.039 auto immatricolate a marzo ha segnato un incremento del 9%, così che il suo bilancio del primo trimestre 2015 registra 757.630 unità immatricolate, pari a un aumento del 6,4%. La Gran Bretagna, che appunto a marzo è risultata il mercato nazionale più grande per via delle sue particolari ciclicità commerciali, ha avuto 492.774 nuove immatricolazioni, con un incremento del 6% sull’anno scorso. Il totale da gennaio è di 734.588 auto registrate (+6,8%). 
 
SPAGNA: IL TURBO INCENTIVI - Della Spagna si è detto: grazie alla prosecuzione del regime di incentivi, le vendite di auto continua a essere in forte aumento, e a marzo per la prima volta dopo quattro anni è tornato a superare le 100 mila unità: 112.299 per la precisione, con un aumento del 40,5%; il bilancio del trimestre è del 32,2% d’aumento. In Francia la crescita è stata meno spettacolare ma comunque molto sostenuta, con 196.565 immatricolazioni e una crescita del 9,3%.  Del 6.9% è la variazione di crescita per il periodo da gennaio a marzo. In questo quadro l’Italia fa una buona figura con il suo 15,1% di aumento (161.303 unità registrate).
 
LE MARCHE - Buono è anche il quadro dei risultati di marzo considerati marca per marca. Le statistiche dell’Acea (l’associazione europea dei costruttori) rilevano solo quattro marche in calo: DS (-16,8%), Lancia (-19,6%), Alfa Romeo (-10,2%) e Jaguar (-12,5%). Comunque il quadro generale presenta variazioni disomogenee, con marchi che registrano incrementi molto forti e altri che crescono sì, ma con percentuali inferiori alla media europea. 
 
I GRANDI  - La Volkswagen è la marca leader, con 177.690 unità registrate a marzo, pari all’11,4% in più del marzo 2014. Di 421.486 unità è il suo consuntivo trimestrale, con un incremento del 10,7%. Segue l’Opel, che a marzo ha immatricolato 117.149 auto, pari al 4,5% in più (238.754 il totale da gennaio, con il 7,7% di crescita sull’anno scorso). Al terzo posto delle marche più vendute a marzo c’è la Renault, che ha raggiunto le 105.845 unità, cioè l’11,3% in più e con un bilancio del trimestre di 239.403 unità, che significano un aumento del 12,2%. 
 
IL GRUPPO FCA - La Fiat a marzo riporta un positivo aumento del 13,4%, con 73.982 unità, che portano il consuntivo trimestrale a 169.185 unità, pari all’8,6% d’incremento sul 2014. Da sottolineare il fortissimo risultato della Jeep: 225% di crescita a marzo e +206% nel trimestre. Le Jeep immatricolate da gennaio a marzo sono state 14.656.
 

IL MERCATO NEI 28 PAESI UE A MARZO 2015

Marche & Gruppi

mar-15

mar-14

Var. %

gen/mar '15

gen/mar '14

var. %

VOLKSWAGEN

177.690

159.480

+11,4

421.486

380.780

+10,7

AUDI

85.413

79.981

+6,8

186.823

179.095

+4,3

SKODA

60.403

57.367

+5,3

144.316

136.968

+5,4

SEAT

37.479

33.123

+13,2

87.532

75.323

+16,2

PORSCHE

7.034

4.568

+54,0

15.864

10.779

+47,2

Altre

376

359

+4,7

699

776

-9,9

GRUPPO VW

368.395

334.878

+10,0

856.720

783.721

+9,3

PEUGEOT

94.182

85.369

+10,3

217.795

204.202

+6,7

CITROEN

60.501

54.191

+11,6

140.445

137.454

+2,2

DS

9.516

11.438

-16,8

19.617

23.627

-17,0

GRUPPO PSA

164.199

150.998

+8,7

377.857

365.283

+3,4

RENAULT

105.845

95.122

+11,3

239.403

213.351

+12,2

DACIA

38.329

35.688

+7,4

95.414

90.796

+5,1

GRUPPO RENAULT

144.174

130.810

+10,2

334.817

304.147

+10,1

FORD

133.920

123.173

+8,7

263.477

245.599

+7,3

OPEL/VAUXHALL

117.149

112.100

+4,5

238.754

221.768

+7,7

CHEVROLET

185

5.917

-96,9

692

25.218

-97,3

Altre

0

23

-100,0

107

52

+105,8

GRUPPO GM

117.334

118.040

-0,6

239.553

247.038

-3,0

FIAT

73.982

65.241

+13,4

169.185

155.737

+8,6

LANCIA/CHRYSLER

6.253

7.774

-19,6

17.701

20.122

-12,0

ALFA ROMEO

6.133

6.830

-10,2

14.656

15.615

-6,1

JEEP

8.929

2.745

+225,3

20.689

6.743

+206,8

Altre

972

761

+27,7

1.985

1.857

+6,9

GRUPPO FCA

96.269

83.351

+15,5

224.216

200.074

+12,1

BMW

79.193

75.976

+4,2

175.224

163.009

+7,5

MINI

21.951

15.443

+42,1

43.134

31.981

+34,9

BMW Group

101.144

91.419

+10,6

218.358

194.990

+12,0

MERCEDES

79.601

68.753

+15,8

172.325

152.168

+13,2

SMART

9.333

6.040

+54,5

22.741

15.582

+45,9

GRUPPO DAIMLER

88.934

74.793

+18,9

195.066

167.750

+16,3

NISSAN

78.835

64.825

+21,6

159.393

125.676

+26,8

TOYOTA

64.801

57.536

+12,6

149.098

136.016

+9,6

LEXUS

4.591

3.556

+29,1

9.398

6.963

+35,0

GRUPPO TOYOTA

69.392

61.092

+13,6

158.496

142.979

+10,9

HYUNDAI

54.441

46.285

+17,6

116.721

105.851

+10,3

KIA

43.671

39.484

+10,6

94.316

87.052

+8,3

LAND ROVER

22.688

17.394

+30,4

38.388

32.681

+17,5

JAGUAR

5.040

5.763

-12,5

7.417

8.711

-14,9

GRUPPO JLR

27.728

23.157

+19,7

45.805

41.392

+10,7

VOLVO

26.432

24.633

+7,3

60.293

53.844

+12,0

MAZDA

25.262

21.630

+16,8

49.669

46.841

+6,0

SUZUKI

21.122

19.911

+6,1

43.478

44.131

-1,5

HONDA

21.125

21.096

+0,1

37.230

38.183

-2,5

MITSUBISHI

14.276

8.036

+77,7

32.514

18.317

+77,5

ALTRI

3.549

3.065

+15,8

7.498

7.226

+3,8

 



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Ritratto di Porsche
16 aprile 2015 - 12:20
Il dato spagnolo è impressionante. Arrivano molti segnali di forte riprera economica dal paese. Speriamo duri, per tutti in europa, nonostante l'incognita greca.
Ritratto di Sepp0
16 aprile 2015 - 15:19
...ma quanto pesando gli incentivi? Perchè se anche da noi regalassero, chessò, 5000 euro per comprare una macchina nuova si vedrebbero incrementi del genere.
Ritratto di Porsche
16 aprile 2015 - 15:30
ho capito ma il governo italiano sembra non se lo possa permettere (sembra). Hanno preferito spendere i soldi per le assunzioni ed i famosi 80 euro. E' una questione di vedute e priorità di ogni governo.
Ritratto di Sepp0
16 aprile 2015 - 15:50
...io sono un po' contro il drogare artificialmente il mercato con gli incentivi, hai un mini-boom nel periodo della sua durata e poi un secondo dopo che finisce si torna alla mestizia precedente. La scelta più sensata se si vogliono aumentare i numeri sarebbe abbassare i listini, non sperare sempre che lo Stato (coi NOSTRI soldi) foraggi il mercato.
Ritratto di Gino2010
16 aprile 2015 - 13:17
Complessivamente va bene.Del resto se il mercato aumenta le vendite,e dato che l'andamento è europeo è evidente che la BCE ha azzeccato le mosse,sarebbe scandaloso se le vendite diminuissero.E' infatti l'andamento di AR e Lancia è scandaloso.I fiattari se lo mettano bene in testa:nè AR nè Lancia fanno buone macchine per lo meno a quel prezzo.A questo punto non ci sono più scuse.E se qualcuno aveva dubbi sul confronto tra giulietta e golf credo che ora non può che arrampicarsi sugli specchi.Pregherei la redazione di scorporare il dato di maserati da quello di ferrari e di non metterle entrambe nella categoria "altre".E' importante capire se maserati somiglia più a jeep,che come prevedibile venderebbe a iosa pure in tempo di crisi,o ad alfa,che non vende auto manco se regalate.Mi sorprende il dato di fiat:faccio davvero fatica a concepire la 500X come un'auto di successo.E comunque visto che è appena uscita non credo che rientri in quelle cifre.Bisogna vedere come vanno i singoli modelli,in particolari le pensionande punto e bravo tanto per capire se davvero sono da pensionare o sono dei modelli esodati anzitempo.Concludendo:si raccoglie ciò che si semina:su jeep è stato fatto un encomiabile rinnovo di gamma ed i risultati si vedono,su fiat lo stretto indispensabile,e dunque si stanno recuperando quote di mercato perse in passato,su alfa e lancia c'è stata l'elemosiana con ovvie conseguenze.ferrari va bene da sempre mentre di maserati ancora non è facile avere un giudizio.Credo di meritare le scuse di tanti imbecilli che mi insultavano quando sostenevo che marchionen ha figli e figliastri:dove sono i gruppi italiani a fare la parte dei figliastri,i risultati parlano chiaro.Solo due note conclusive:questi dati difficilmente si manterranno per molto tempo perchè non è certo la prima bolla speculativa a cui assistiamo,secondo citroen farebbe bene a capire che nell'immaginario collettivo è un marchio popolare quindi la scelta di fare il marchio DS è una fesseria.infine vedendo i dati di lexus chi è che diceva che le auto ibride si fanno solo per immagine?per caso anche qualcuno che lavora dentro fiat?ma allora io in confronto dovevo fare l'AD.
Ritratto di Porsche
16 aprile 2015 - 13:34
caro gino mi sembra presto per valutare i valori di lexus, nonostante ci siano indicatori validi. Siamo ad un ventesimo di audi. E' ancora presto secondo me. Ciao
Ritratto di Highway_To_Hell
16 aprile 2015 - 14:57
L'unica cosa per la quale tanti utenti dovrebbero chiedere scusa è perché continuano ad ammorbarci con sproloqui in cui mettono in mostra tutta la loro insulsa inconsistenza quando si parla di un qualsiasi argomento che riguarda l'automotive, sia esso mercato o tecnologia o altro...
Ritratto di Porsche
16 aprile 2015 - 15:28
non te la prendere, ognuno esprime la propria opinione. Alla fine, chi da una parte chi dall'altra (con il cuore), ma siamo sempre appasionati di auto. Ciao
Ritratto di Sepp0
16 aprile 2015 - 15:34
...l'encomiabile lavoro su Jeep? Hanno fatto UN modello nuovo e hanno aggiornato l'estetica (in peggio per quasi tutti) di Cherokee. Questo che vuol dire? Che non conta quanti modelli tiri fuori, ma quanto sono buoni i modelli che tiri fuori. In questo senso Renegade e 500x hanno centrato il bersaglio. Giulia e Levante ci diranno quando Maglionne e soci credono in Alfa e Maserati, dopodichè la strada potrebbe essere non dico in discesa, ma almeno in piano. Lancia invece...boh, secondo me tenteranno un rilancio solo se gli avanzeranno dei soldi, visto l'appeal globale tendente a zero (e non da oggi). Lexus sale come salgono tutti i marchi perchè il mercato è in ripresa. 4.591 vetture su un totale in marzo di 1.604.107 non mi sembra un gran risultato, ma capisco che tu voglia disperatamente t|rare acqua al tuo mulino.
Ritratto di SINISTRO
16 aprile 2015 - 17:11
3
Anche dati soggettivi, come l'andamento economico di un Paese, il rapporto tra mercato interno ed estero, ecc.Sulla 500X staremo a vedere, considerato che i 1.500 dipendenti di Melfi lavorano a ciclo continuo... Perdonami se no mi scuso, ma non ti ho mai insultato, quindi non credo di meritare certi pregiudizi!
Ritratto di Andrea Ford
16 aprile 2015 - 18:42
Lo stesso presidente di Lexus Europe è soddisfatto dei risultati ma mantiene i piedi per terra: "Per noi l'Europa è il mercato più difficile del mondo, è la casa dei nostri tre competitor tedeschi: Lexus è arrivata sul mercato 25 anni fa, quando gli altri avevano già alle spalle una storia centenaria. Se sei Toyota, nel Vecchio Continente competi con realtà grandi due volte tanto; quando sei Lexus, i rivali sono dieci volte grandi più di te e dunque devi essere più attento, brillante e anche capace di dire di no perché non puoi fare tutto. In ogni caso, l'anno scorso siamo cresciuti di circa il 30% e nel 2015 lo faremo ancora, a due cifre. Vedremo." Ancor più interessante la sua visione sulla chiave del successo di Lexus in Europa, alla domanda su quale sarà questa chiave la sua risposta è stata eloquente: "La differenziazione, la distinzione. Siamo i leader della tecnologia ibrida, ci distinguiamo nel design e nella costruzione del prodotto. In più c'è il tema forse più importante, il modo in cui creiamo l'esperienza attorno all'automobile. Siamo tra i primi, se non i primi, nelle classifiche di soddisfazione del cliente. Questi sono i punti su cui ci stiamo concentrando. Le tre Case tedesche stanno lottando tra loro, ma molto presto l'industria automotive dovrà rispondere a una domanda: il premium e i volumi sono compatibili? La clientela sarà disposta a pagare un po' di più, ma l'auto d'élite dovrà anche essere più esclusiva." Io credo che proprio quest'ultimo punto sia particolarmente significativo: Se sei premium fino a che punto puoi arrivare coi volumi di vendita senza tirare troppo la corda? O più precisamente, senza diluire o addirittura snaturare il brand? A me Lexus piace da matti proprio perché a differenza dei rivali tiene molto a mantenere la propria esclusività in quanto, sempre a differenza delle rivali, non ha strettamente bisogno di fare volumi immensi per rimanere indipendente come ad esempio accade a BMW o Mercedes che devono coprire quanti più segmenti possibili proprio per mantenere e anche aumentare i numeri da capogiro che fanno, in modo da poter restare indipendenti.
Ritratto di Roberto Carnevale
17 aprile 2015 - 16:57
Mah, il mercato mondiale delle auto è destinato comunque a crescere (a meno di eventi catastrofici: guerre mondiali o altro).Quindi le premium avranno ancora spazio per espandersi. Poi le cosidette premium, anche se un pò care, sono auto fatte complessivamente molto bene (per quanto riguarda sicurezza, meccanica e finiture) e quindi chi le acquista non baderà più di tanto al prezzo, anzi più paga e più si sentirà appagato e ci farà più bella figura per ostentare e per andarci in giro. Riguardo al dato spagnolo concordo nel fatto che gli incentivi sono una sorta di droga utile al momento ma quando inevitabilmente finiscono il mercato ne risentirà pesantemente in negativo (ci sarà infatti un parco auto rinnovato e non più una necessità di fare nuovi acquisti). Poi nel valutare i volumi di vendita bisogna sempre considerare chi vende guadagnando e chi invece fa prezzi stracciati tanto per mantenere la propria quota (alla lunga chi non guadagna non potrà fare grossi investimenti e si potrà trovare in rosso al rallentamento ciclico dei volumi di vendita).