A TRE PUNTE E A DUE RUOTE - Non è certo la prima volta che circola l'indiscrezione secondo la quale la
Mercedes sia pronta a entrare nel mondo delle due ruote: pochi anni fa, Stoccarda flirtava con Borgo Panigale (Ducati, quindi) e il primo frutto era stato la Ducati Diavel AMG, una muscle-bike in piena regola. Come sia andata, poi, è storia nota: l'italianissima Investindustrial, proprietaria della Ducati dal 2006, l'ha venduta all'Audi nel 2012. Salvo poi comprare l'anno successivo l'Aston Martin, ma questa è un'altra storia.
MOTO ITALIANE AMBITE - L'ultimo investitore tedesco sulle moto italiane è stato la BMW Motorrad: acquistata la Husqvarna da Claudio Castiglioni, il “signor Cagiva”, ma anche colui che ha ridato vita a MV Agusta e risollevato in passato la Ducati, l'ha rivenduta alla KTM dopo pochi anni e in mezzo a un mare di polemiche. Insomma, non è che sia andata benissimo. Adesso, pare che la Mercedes stia finalizzando l'acquisto di una quota compresa tra il 15 e il 25% del capitale della MV Agusta (nella foto in alto la Rivale) attraverso la consociata AMG. Ironia della sorte, per chiudere il cerchio, basta ricordare come la AMG abbia il 5% delle azioni dell'Aston Martin. Si costituisce così il più classico del “lei, lui, l'altro e quell'altro ancora” ponendo al centro Investindustrial.
UNA QUOTA - Rispetto all'operazione Audi-Ducati, tuttavia, l'accordo tra MV Agusta e Mercedes lascerebbe in mani italiane la gestione del marchio, anche perché Giovanni Castiglioni, attuale titolare, sembra più esperto in materia rispetto a chi ha sempre ragionato “a quattro ruote”. I capitali immessi in MV sarebbero di circa 25-30 milioni di euro: una sorta di assaggio per la Mercedes (il prezzo d'acquisto di Ducati pagato da Audi è stato di 860 milioni), e un déjà vu per la MV Agusta che ha avuto nella propria storia più di un partner straniero.