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Milano, sulla domenica a piedi si decide venerdì

25 gennaio 2011

Dopo il varo del piano antismog, tra due giorni si saprà se il blocco del traffico riguarderà l’intera giornata. Critiche dalle associazioni dei commercianti. L’opposizione: “È un provvedimento insufficiente e tardivo”.

PIANO ANTISMOG - Per sapere se domenica prossima i milanesi dovranno rassegnarsi a lasciare l’auto a casa per l’intera giornata, bisognerà aspettare venerdì, quando il Comune deciderà se estendere il blocco del traffico a tutte le 24 ore. Nel frattempo, oggi è scattato il divieto di circolazione, su tutto il territorio comunale, per i motori più inquinanti: Euro 0 a benzina e diesel Euro 0, 1 e 2 non dotati di filtro antiparticolato. I trasgressori rischiano una multa di 155 euro: sono scese in strada 20 pattuglie di polizia locale in più, portando così il totale a quota 140.

PROVVEDIMENTO CONTROVERSO
- La  decisione non ha mancato di suscitare polemiche, anche perché ci sono voluti 12 giorni consecutivi di sforamento delle soglie di Pm 10 prima di prendere provvedimenti. Senza contare che 20 giorni di gennaio su 23 hanno visto le cosiddette “polveri sottili” superare la soglia d’attenzione di 50 microgrammi, con il picco di 72 registrato domenica dalla centralina di rilevazione posizionata nella centrale via Senato. “Il provvedimento antismog è insufficiente e tardivo”, denuncia Giuliano Pisapia, candidato sindaco per il centrosinistra. “Le domeniche a piedi non devono essere un’imposizione ai cittadini, ma una scelta programmata per rendere la città più viva e vivibile”. Insomma, la proposta è quella di rendere lo stop non una misura d’emergenza, ma una consuetudine. Meglio inoltre sarebbe, per Pisapia, introdurre una congestion charge, ovvero un ticket che chiunque deve pagare per entrare con l’auto in città, come già avviene a Londra.

VERSO UNA SOLUZIONE CONDIVISA - Protesta anche l’Unione Confcommercio di Milano che, per bocca del portavoce Simonpaolo Buongiardino, boccia l’ipotesi di uno stop di 24 ore a partire dalla mezzanotte di sabato: “Non siamo contrari a un blocco domenicale del traffico per motivi ambientali, ma siamo convinti che vada articolato in modo da consentire un minimo di libertà ai cittadini che non possono essere ostaggi nella loro città”. Rassicura il vicesindaco Riccardo De Corato: sarà definito un adeguato pacchetto di deroghe alla vigilia dello stop. Inoltre, per mettere a tacere i malumori bipartisan dei comuni dell’hinterland, che denunciano una mancanza di coordinamento tra le diverse istituzioni nel mettere a punto un efficace piano antismog, a giorni il governatore della Regione, Roberto Formigoni, dovrebbe convocare un tavolo di coordinamento cui siederanno il presidente della provincia, Guido Podestà, e i sindaci interessati.



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Ritratto di fastidio
25 gennaio 2011 - 14:26
8
"basterebbe" seguire l'esempio di alcune città europee dove ci sono moltissimi parcheggi esterni alla città che costano pochi euro al giorno, hanno compreso un biglietto sui mezzi andata e ritorno e ovviamente sono collegati con gli stessi mezzi al centro..dai noi mancano i collegamenti e i parcheggi esterni sono molto costosi. Io per fare 50 km dovrei usare 4 mezzi diversi e metterci 2 ore, in moto ci mezzo mezz'ora..quindi sono obbligato a inquinare!
Ritratto di Ennio Palmesino
25 gennaio 2011 - 15:25
Chissà perchè quando la rivista pubblicizza le vetture diesel (a favore delle quali è apertamente schierata) le chiama diesel, mentre se si parla dei danni, parla di polveri sottili. E' come il vino, la birra ed i liquori, che vengono chiamati con il loro nome quando c'è da esaltarli, ma quando si parla degli incidenti stradali, degli omicidi o dei suicidi, allora si parla di alcol. Chiamiamo le cose col loro nome: il particolato del diesel è cancerogeno (vedi su internet il 10° rapporto americano sui cancerogeni) ed è una follia far circolare le diesel nelle città, il motore diesel doveva essere confinato agli autotreni fuori città. Mi spiace per FEDINO88, ma d'ora in avanti bisogna comprare auto veramente ecologiche per girare in città, metano, GPL o elettriche.
Ritratto di fonzito
25 gennaio 2011 - 15:35
Anche se non circolassero auto a Milano ci sarebbe cmq inquinamento...perchè il 60% circa dello smog è creato dal riscaldamento (caldaie ecc ecc), il 30% dal trasporto pubblico...quindi un 10% scarso rappresenta l'inquinamento delle auto...spostandoci fuori dal centro queste percentuali diminuiscono perchè subentrano le imprese e gli autotrasporti...quindi più in generale secondo vari studi fatti da università italiane in tutta Italia solo il 13% dell'inquinamento in media è dovuto alle auto...perciò caro sindaco Moratti invece di far perdere tempo e svuotare le tasche ai cittadini di Milano si preoccupi far controllare le caldaie e di aggiornare tutti i mezzi pubblici e vedrà k i livelli di smog non aumenteranno più...L'ignoranza fa prendere sempre la decisione più semplice e più costosa per i cittadini...spendete i soldi per assumere esperti nei vari settori dove avete problemi invece di papparveli voi...
Ritratto di Fabietto16
25 gennaio 2011 - 17:14
Sono pienamente d' accordo con te!!!!!!!tutte le case di proprietà del comune hanno ancora enormi caldaie a GASOLIO.....come è possibile nel 2011!!!!si continua a dare la colpa alle auto dei privati che ormai "grazie" all'Ecopass sono quasi tutte Euro 4/5 con FAP, quando invece la prima causa è dovuta a fabbricati del comune!!!perchè quando spengono i riscaldamenti non si parla più di PM10....le auto in circolazione sono quelle tutto l'anno!!!!Moratti trasforma le TUE caldaie a gasolio con quelle a metano vedrai che l'inquinamento diminuirà!!!!!!!!!!
Ritratto di e.engelmann
26 gennaio 2011 - 01:04
Bisognerebbe farlo capire ai nostri amministratori che ci siamo stufati di farci prendere per il fondoschiena. I politici vivono in funzione del consenso, che in democrazia e' in ultima analisi l' unica cosa che gli da' il potere. Alla fine sono i cittadini nell' urna, che decidono se un dato sindaco viene confermato o meno. Se la Moratti capisse che la gente e' pronta a non votarla alle prossime elezioni, cambierebbe subito politica. Purtroppo ci vuole coordinamento per riuscire a farsi sentire, altrimenti i politici ascolteranno sempre solo le voci delle solite mamme antismog e dei vari ecologisti in cashemere! Su www.sos-traffico-milano.it , nella pagina dei link sono racocolti anche gli indirizzi email di tutti i consiglieri comunali. Sarebbe per esempio buona cosa mandare tutti una bella mail di protesta a tutti i consiglieri della maggioranza (e magari anche dell' opposizione...)
Ritratto di Niko46
26 gennaio 2011 - 01:34
3
ma oltre a rompere le scatole e danneggiare chi magari di domenica lavora (ci sono pure loro...) ha una qualche altra utilità questo blocco circoscritto al suolo milanese (ipotizzo il solo centro) che probabilmente non avrà seguito ne nel capoluogo ne in altre zone in Italia? Le polveri sottili non si abbassano con queste sciocchezze mediatiche... ma con un'oculata politica anti-inquinamento volta all'aggiornamento in primis di tutti i riscaldamenti pubblici e privati e conseguentemente alla modernizzazione delle fabbriche e delle aziende... altro che auto... la maggior parte sono euro 3/4/5 e se questo non basta significa che con queste normative ci prendono solo in giro per farci spendere inutilmente soldi e farci buttare auto ancora validissime ma - secondo loro - troppo inquinanti...