DUE FABBRICHE DIVERSE - Lunedì 11 marzo è ufficialmente iniziata la produzione della nuova Mini Cooper nella variante con motore a combustione nello stabilimento inglese di Oxford. La quinta generazione della Mini è disponibile sia termica che elettrica. Attualmente la versione a batteria viene costruita in Cina su una piattaforma condivisa con Great Wall (azienda cinese che ha una joint venture con la BMW), ma, a partire dal 2026, grazie a un investimento di oltre 700 milioni di euro, verrà prodotta anche a Oxford.
INTERVENTO DELLO STATO - L’intervento diretto del Governo britannico ha contribuito economicamente ai piani di ampliamento dello stabilimento, assicurando, oltre alla produzione della Mini 3 porte, anche della variante a 5 porte e della Cabrio, mentre la Countryman viene costruita interamente in Germania, nello stabilimento della BMW di Lipsia, dove viene prodotta anche la BMW X1. A partire dal 2030 l’impianto britannico di Oxford, quelli di Swindon e Hams Hall, produrranno esclusivamente vetture a batteria, grazie a un investimento complessivo di oltre 3,5 miliardi di euro (gli investimenti sono iniziati nel 2000). Dal lancio della prima Mini moderna, nel 2001, oltre 4,4 milioni di Mini sono state prodotte in Gran Bretagna, comprese 150.000 unità a batteria costruiti tra il 2019 e il 2023.
C OPPURE S - La variante a benzina della Mini 3 porte viene proposta in due versioni, Cooper C e Cooper S. Con una potenza di 204 CV, il motore 2.0 a 4 cilindri della Cooper S garantisce uno 0-100 km/h in 6,6 secondi con una coppia massima di 300 Nm. Mentre il 3 cilindri 1.5 da 156 CV della Cooper C eroga una coppia di 230 Nm e accelera il veicolo da 0 a 100 km/h in 7,7 secondi. Entrambe le unità sono associate al solo cambio automatico doppia frizione a 7 marce (non è più disponibile il manuale).
MANCA POCO - La Mini Cooper ha un listino che parte da 28.900 euro (qui per conoscere tutti i prezzi), con le prime consegne ai clienti nella primavera del 2024.