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Mobilità pulita: parla il numero uno della Nissan Italia, Bruno Mattucci

05 dicembre 2014

Taxi elettrici, emissioni zero e sicurezza: l’amministratore delegato della casa giapponese ci racconta che...

Mobilità pulita: parla il numero uno della Nissan Italia, Bruno Mattucci
Le Nissan Leaf del radiotaxi romano 3570 hanno ricevuto il premio “Super prodotto dell’anno 2014” del Codacons, per la “mobilità zero emissioni” e per la prima stazione di ricarica rapida mobile da energia rinnovabile in Italia. Le due Leaf, in circolazione per le strade della capitale dalla fine di settembre, fanno parte dell’ambizioso progetto “Via col Verde” promosso dall’Uri, Unione Radiotaxi d’Italia, iniziato nel 2012, che promuove una mobilità sempre più sostenibile e l’utilizzo di energie pulite e rinnovabili. Il Premio, alla sua prima edizione, è stato conferito a Bruno Mattucci (qui sopra), amministratore delegato della Nissan Italia, intervistato da alvolante.it.
 
La Nissan e la mobilità elettrica: a che punto siete e che piani di sviluppo avete?
Siamo in primissima linea. Molti costruttori ancora non hanno introdotto il loro primo veicolo elettrico, noi abbiamo un’intera gamma, con Leaf e con e-NV200 nelle sue tre varianti furgone, combi e trasporto persone. Siamo leader nella mobilità elettrica a livello mondiale, con oltre 147.000 Leaf sulle strade del pianeta, per un totale di un miliardo di chilometri percorsi “a batteria”, cioè 170 milioni di kg di CO2 non emessa. Anche in Italia, la Leaf è leader della categoria e sono ottimi i riscontri che stiamo ottenendo dal comparto flotte per e-NV200. Un’azienda di primo piano come la DHL ha deciso di acquistare 50 unità per la distribuzione nei centri storici, dove le restrizioni al traffico colpiscono anche i veicoli dedicati al lavoro. La decisione dell’azienda è maturata dopo un periodo di sperimentazione che ha permesso di verificare come il nostro van elettrico riuscisse a operare quotidianamente realizzando un numero di ritiri/consegne allineato allo standard dell’azienda, dimostrando di avere un’autonomia sufficiente e anche caratteristiche di comfort di marcia e una silenziosità particolarmente apprezzati dagli operatori. Nei nostri piani di sviluppo, vogliamo diffondere la cultura dell’elettrico, per questo annunciamo a Bologna la collaborazione con FCS Mobility, mirata a offrire ai nostri clienti privati, pubblici, individui e aziende una consulenza a 360 gradi per un passaggio all’elettrico che consenta di ottenere i massimi benefici e supportare anche la questione della ricarica, mettendo a disposizione soluzioni innovative per lo stoccaggio e la gestione migliore dei flussi di energia.
 
 
Trovate che le istituzioni siano sensibili al tema della mobilità elettrica?
Il problema principale è che la posizione delle istituzioni in materia non è organica. A livello nazionale, abbiamo assistito al taglio degli incentivi per i veicoli elettrici da un lato e all’avvio, proprio in questi giorni, di un piano infrastrutturale per la ricarica. Regioni e comuni, poi, applicano criteri diversi (accesso, parcheggi ecc.) a supporto della mobilità pulita. Le case non vengono interpellate o coinvolte in un piano complessivo, realmente teso a migliorare il quadro della mobilità nel lungo periodo. Ciò detto, la Nissan, convinta che i veicoli elettrici siano la soluzione più idonea ai fini della mobilità sostenibile, ha dimostrato che conta soprattutto l’impegno diretto, senza stare ad aspettare che si adegui un intero sistema paese. Questo soprattutto grazie al riscontro che ci danno i clienti, che sono il nostro riferimento primario. Chi passa all’elettrico riporta un indice di soddisfazione del 95%, un tasso elevatissimo. E chi passa all’elettrico scopre che anche le questioni di ricarica e di autonomia si possono gestire, perché la stragrande maggioranza della popolazione non percorre mai più di 100 km al giorno. Abbiamo appena ricevuto il riconoscimento del Codacons per i primi due taxi elettrici d’Italia, realizzati su base Leaf, con Uri 3570: un’operazione per il pubblico realizzata senza le istituzioni. Questi due veicoli, in due mesi di utilizzo, hanno percorso 18.000 chilometri, tagliando 2970 kg di emissioni di CO2, 1800 grammi di polveri sottili, risparmiando (rispetto a un equivalente veicolo diesel) 2.253 euro di carburante. Vorrei evidenziare anche il beneficio acustico: 21 decibel per un motore elettrico (paragonabile al trillo dei grilli d’estate) contro i 70 di quello di un’auto tradizionale (il rumore di una sveglia).
 
Passiamo alla guida autonoma, altro tema toccato in occasione della consegna del premio: qual è l’impegno della Nissan?
I primi veicoli, che hanno ottenuto regolare targa di circolazione sulle auto pubbliche, stanno permettendo di procedere speditamente con la sperimentazione sul campo. Vedremo una progressiva integrazione delle tecnologie della guida autonoma già a partire dal 2018. Non dimentichiamo, poi, che dispositivi come l’Around View Monitor, ossia le telecamere tutt’attorno all’auto, la frenata d’emergenza, l’avviso sul cambio di corsia e sui punti ciechi e il rilevamento di oggetti in movimento sono già disponibili ormai su gran parte dei modelli Nissan in vendita anche nel nostro Paese. Su Qashqai e X-Trail, c’è anche un ausilio al parcheggio, con la rotazione del volante gestita autonomamente dalla vettura, il riconoscimento della segnaletica stradale e la regolazione automatica degli abbaglianti. Sono tutti elementi di partenza su cui si costruirà il veicolo con guida autonoma. 
 
Con la guida autonoma, potrebbero anche calare gli incidenti?
La guida autonoma è soprattutto pensata in funzione della diminuzione degli incidenti in scenari di traffico sempre più congestionati, visto che le stime per il 2050 parlano di un volume di 2,5 miliardi di veicoli circolanti, contro i 600 milioni attuali, e concentrati soprattutto in aree urbane. Studi condotti dal Nissan Technical Center di Cranfield, hanno evidenziato come la distrazione abbia un peso specifico rilevante negli incidenti su strada e in fase di manovra ed è per tale ragione che la Nissan ha deciso di introdurre il sistema Safety Shield anche sui propri modelli piccoli e medi: attraverso la telecamera posta dietro il parabrezza,  rileva la linea di demarcazione della carreggiata, emettendo un allarme acustico e visivo quando la vettura la oltrepassa senza che il guidatore abbia azionato l’indicatore di direzione. Le ricerche evidenziano che già il solo avviso sul cambio involontario di corsia può ridurre dell’8% i rischi di collisione in autostrada. Pensiamo quindi agli enormi benefici che dà un sistema completo come quello della guida autonoma.


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Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
5 dicembre 2014 - 20:50
è la performance nel tempo di queste batterie.Neanche 2 anni fa ad Osaka furono introdotte diverse Leaf usate come taxi. Oggi queste Leaf sono state definite un flop, i tempi in ricarica rapida si sono raddoppiati mentre l'autonomia si letteralmente dimezzata. Tant'è che i tassisti sono arrivati a chiedere prima dove il cliente doveva andare per essere sicuri di potercelo portare, e di inverno fornire ai clienti delle coperte perché usando il clima peggiorava ulteriormente la situazione.