SI COMINCIA CON LA DOBLÒ - Come abbiamo anticipato, dal 2010 la Fiat Multipla uscirà di scena (leggi qui la news) e verrà per qualche tempo rimpiazzata dalla nuova Doblò (foto in alto), più ricca e confortevole negli interni, oltre che molto meno “furgoncino” nell’aspetto di quella attuale. Tuttavia, la strategia della Fiat nel settore delle monovolume non si fermerà qui.
NON SARANNO TUTTE MADE IN USA - In particolare, non succederà (come qualcuno ha paventato) che le altre multispazio e monovolume del Gruppo torinese utilizzeranno solo scocche e pianali Chrysler (nello specifico, quelli della Voyager/Grand Voyager). Per quanto sia ragionevole che l’autotelaio americano venga in parte sfruttato (anche per questioni di affinità nelle dimensioni) per il nuovo modello della Lancia Phedra (che dovrebbe essere presentato entro la fine del 2010), secondo le nostre informazioni sarà anche “condito” con un’importante serie di adattamenti, oltre che riprogettato nella zona anteriore per adeguarlo ai più severi standard di sicurezza europei.
A sinistra, la prima Multipla, presentata nel 1998. A destra, la seconda serie del 2004.
CRASH TEST DELUDENTI - Pare, infatti, che nella progettazione delle scocche le Case americane privilegino più la robustezza delle zone centrali e posteriori della carrozzeria, che quella anteriore, e che questo spieghi, almeno in parte, gli scarsi risultati ottenuti nei crash test EuroNcap, dove la Voyager ha ottenuto a malapena tre stelle, contro le cinque (cioè il massimo punteggio) conseguite dalle migliori europee.
E QUELLE PIÙ PICCOLE? - Per quanto riguarda le monovolume di dimensioni più contenute, invece, il Gruppo Fiat dovrebbe conservare la progettazione e i collaudi in Italia. La tendenza, anche per tenere sotto controllo le economie di produzione, è di lavorare sulla base di un pianale comune, siglato “L0”, che verrà opportunamente sviluppato, e che andrà a equipaggiare, a partire dal 2012, una nuova famiglia di veicoli, che dapprima sostituirà la Fiat Idea e la Lancia Musa (leggi qui la prova) con una innovativa e funzionale versione a cinque posti.
DA SEI A SETTE POSTI - Contestualmente, con una opportuna evoluzione, nascerà un modello in grado di prendere direttamente il testimone dell’attuale Multipla, che si fregerà di una lunga serie di soluzioni originali nella carrozzeria (fra le quali una coda più lunga per ospitare due veri posti a scomparsa nel pavimento del baule, per cui si tratterà di una 5+2 posti), nella meccanica, nella trasmissione e pure nella trazione.