SEMPRE MENO EUROPA - Mentre si fanno sempre più insistenti le voci di una partecipazione della cinese Dongfeng nel gruppo
PSA Peugeot-Citroën (vedi
qui), abbiamo potuto incontrare il direttore generale del marchio, Maxime Picat (
foto sotto), durante l'evento Drive&Fun organizzato dalla filiale italiana nell’autodromo romano di Vallelunga. Sulla questione, ovviamente, Picat non si sbilancia, limitandosi a ricordare come con la Dongfeng la collaborazione duri dal 1992 grazie a una joint venture che ha portato alla produzione di vetture francesi nel paese asiatico, ma non nega che la PSA stia “guardando a possibili nuovi progetti industriali” con il partner. Il
futuro, infatti, secondo Picat passa per una internazionalizzazione sempre più spinta: entro il 2015, almeno il 50% delle vendite per il gruppo avverrà in paesi extra-europei (oggi sono il 45%).
CINA PRIMO MERCATO - A fare la parte del leone saranno i
paesi emergenti: una forte crescita è prevista in Argentina, Algeria e Cina. Proprio quest'ultima potrebbe “diventare il nostro primo mercato già nel 2014, grazie a quattro nuovi modelli che verranno introdotti”. L'obiettivo? “Portare Peugeot alla settima posizione del mercato mondiale nel 2015”. Il bersaglio dovrà però essere centrato senza poter contare sul mercato nordamericano, nel quale il gruppo non è presente: “punteremo solo ai mercati in espansione, nei quali è meno costoso entrare”.
Nelle proiezioni, comunque, anche il mercato del Vecchio continente è destinato a crescere: merito delle 2008 e 308, fresche di debutto, e di altre novità che arriveranno a breve. Come la versione
famigliare della
Peugeot 308, attesa prima dell'estate, e di due sue inedite declinazioni: una sportiva e una ecologica (monterà un piccolo diesel da appena 82 g/km di CO2). Tutti i nuovi modelli sposteranno verso l'alto la gamma della Peugeot, che ambisce a diventare un marchio premium: già oggi il 40% delle 208 è ordinato nelle due versioni più costose, una percentuale che sale addirittura al 70% nel caso della 2008. Picat, invece, ha lasciato poche speranze per l'arrivo di una versione aperta della 208, erede della 207 CC: “Ancora non è stata decisa, quello delle coupé-cabriolet era un fenomeno europeo. Oggi il mercato si è spostato, principalmente sulle piccole crossover”. Prudente anche la posizione sul mercato delle
elettriche. “La nostra priorità è l'ibrido: secondo le nostre previsioni, il mercato delle elettriche non sarà sviluppato prima del 2020”.