A FINE ESTATE - Il Gruppo Volkswagen e la Porsche svelano i dettagli della quotazione in borsa della casa di Stoccarda: l’operazione dovrebbe avvenire alla fine dell’estate 2022, all’avvio del quarto trimestre, ma potrebbe subire slittamenti a seconda dell’evoluzione del mercato e delle tensioni geopolitiche europee.
COME SI PREPARA L’IPO - Il capitale sociale della Porsche dovrebbe essere suddiviso equamente: 50% di azioni ordinarie e 50% di azioni privilegiate, con un 25% di queste ultime immesse sul mercato finanziario (quindi il 12,5% del totale). Invece, la Porsche Automobil Holding SE (la società delle famiglie Porsche-Piech, che detiene il pacchetto di maggioranza del Gruppo Volkswagen) acquisterà il 25% più un'azione dei titoli ordinari della Porsche proprio dalla Volkswagen, al prezzo di collocamento delle azioni privilegiate, (cioè di quelle emesse nel mercato finanziario) più un premio del 7,5%. Con questa suddivisione il Gruppo Volkswagen manterrà la quota di maggioranza della Porsche e includerà il marchio di sportive di lusso nei rendiconti finanziari. Si stima che l'operazione potrebbe portare nelle casse del Gruppo Volkswagen circa 23-25 miliardi di euro.
DIVIDENDO SPECIALE - Le entrate generate dalla quotazione in borsa saranno quindi utilizzate dalla Volkswagen per accelerare sul fronte della transizione energetica e dello sviluppo della tecnologia industriale. Inoltre, il colosso tedesco ha affermato che in caso di successo dell’operazione, proporrebbe agli azionisti la distribuzione di un dividendo speciale pari al 49% dei proventi lordi, che il Gruppo genererà attraverso la vendita delle azioni privilegiate e ordinarie della Porsche. Tra gli azionisti figurano: la Porsche Automobil Holding SE (che possiede una partecipazione del 31,4% in Volkswagen e il 53,3% dei diritti di voto), lo Stato tedesco della Bassa Sassonia e il fondo sovrano del Qatar. E proprio quest’ultimo diventerebbe un investitore strategico nelle azioni privilegiate della Porsche in caso di quotazione, perché possiede il 14,6% della Volkswagen e il 17% dei suoi diritti di voto.