DIVERSE AGEVOLAZIONI - Anche l'Italia si dà una “scossa”. Come evidenzia Gianni Filipponi, direttore generale dell'Unrae, l'associazione delle case estere operanti in Italia, il testo approvato ieri dalle Commissioni Attività Produttive e Trasporti della Camera “pone ottime basi per la diffusione anche in Italia di mezzi a impatto ambientale zero, che permetteranno di migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città e di raggiungere più velocemente gli obiettivi europei in materia di emissioni”. Tra le norme che dovrebbero permettere una più rapida diffusione dei veicoli elettrici ci sono quelle che riguardano l'installazione di impianti di ricarica privati e pubblici, l'istituzione di tariffe differenziate, la possibilità di escludere le auto elettriche dal pagamento della tassa di proprietà e permette la loro circolazione nelle zone di traffico limitato e nelle giornate di blocco del traffico. Inoltre, sarebbe prevista l'istituzione di un fondo per l'erogazione di ecoincentivi per chi acquista un'auto elettrica nuova: 5.000 euro per gli anni 2011 e 2012, 3.000 euro nel 2013, fino a ridursi a 1.000 euro nel 2015.
INCENTIVI IN EUROPA - Perché il testo diventi leggi, bisognerà aspettare il passaggio in Parlamento, ma con la ratifica del testo unico avvenuta ieri, anche l'Italia si muove nella direzione della diffusione delle auto elettriche, come altri paesi europei. In Germania, per esempio, è stato deciso che chi acquisterà un'auto elettrica sarà esente dal pagamento della tassa di circolazione per dieci anni e potrà usufruire delle corsie preferenziali normalmente riservate ai mezzi pubblici e parcheggiare gratuitamente nei centri urbani. In Francia, invece, già da qualche anno c'è un sistema di “bonus malus” sulle emissioni di CO2 che premia con 5 mila euro chi acquista un'auto che emette meno di 60 g/km di CO2. Un sistema simile è adottato anche dall'Inghilterra: 5 mila sterline per chi opta per un'auto che emette meno di 75 g/km di CO2 e ha un'autonomia di almeno 70 miglia, circa 120 km.