Svedesi da corsa: le Saab turbo che hanno lasciato il segno

Con la 99 la Saab si tuffa per la prima volta nella sfida del motore turbocompresso, ma è la successiva 900, lanciata nel 1979 e prodotta in due generazioni fino al 1998, a segnare il passo decisivo verso la completa maturità tecnologica di questo sistema. Mossa dal motore da 145 CV dell’antenata, nel 1983 la Saab 900 Turbo riceve un importante aggiornamento: con l’introduzione della gestione elettronica del gruppo-turbo - garantita da un sensore che, posto sulla testata del motore, rileva la frequenza sonora del battito in testa riducendo la pressione di sovralimentazione quando necessario - il rapporto di compressione geometrico passa da 7,2:1 a 8,5:1 e la potenza raggiunge i 160 CV, che poi diventano 175 CV nell'ultima versione del 1984 (nella foto) dotata del motore 4 valvole con intercooler. A beneficiarne sono anche i consumi di benzina, che scendono dell’8%, a fronte di una velocità massima di circa 200 km/h.

Strettamente imparentata con le cugine italiane Fiat Croma, Lancia Thema e Alfa Romeo 164, con le quali condivide il pianale Tipo 4 a trazione anteriore del gruppo torinese, anche questa grande berlina a due volumi e mezzo, rimasta sulla breccia dal 1984 al 1998, ha puntato tutto sul turbo per aumentare l’asticella delle prestazioni. I motori della Saab 9000 Turbo derivano da quello della 900 Turbo e forniscono potenze che variano dai 147 CV della primissima 2.0 ai 225 CV forniti dall’unità di 2290 cc che muove la versione 9000 2.3 T CS. Quest’ultima è dotata del Saab Trionic, un sofisticato sistema che gestisce elettronicamente sia l’iniezione del carburante che la pressione di sovralimentazione. 

Derivata dalla seconda serie della 900, della quale conserva l’impostazione meccanica, beneficiando però di circa 1100 modifiche, la Saab 9-3 di prima generazione rimane in produzione dal 1998 al 2003. Proposta anche in un’elegante carrozzeria cabriolet, anche la nuova berlina medio-grande della casa svedese tiene fede alla tradizione della sovralimentazione mediante turbocompressore. La Saab 9-3 Turbo, offerta con motori da 2 e 2,3 litri di cilindrata, può contare su potenze che oscillano tra i 150 e i 230 CV e garantisce prestazioni molto brillanti: la più potente 2.3 TS, lanciata nel 1999, scatta da 0 a 100 km/h in meno di sette secondi ed è in grado di spingersi alla soglia dei 250 km/h.

Presentato nel 2002 al salone di Detroit, il modello di seconda generazione si aggiorna nello stile (la carrozzeria a tre volumi, più moderna, ora è quella di una berlina classica, ma è declinata anche in versione cabriolet e giardinetta) e nei motori: quelli a benzina della nuova Saab 9-3 Turbo, il cui funzionamento è gestito dall’ottava evoluzione del sistema Saab Trionic, forniscono potenze di 150, 175, e 210 CV.

La vettura che accompagna i modelli della famiglia 9-3 alla pensione, nel 2014, viene commercializzata in Svezia a partire dal settembre del 2007 (in Italia dall’anno successivo). Il muso, che trae ispirazione dal concept di coupé sportiva a due posti secchi Aero X, conferisce alla nuova nata un look più grintoso. Novità ancor più grandi riguardano i motori: per la prima volta, la Saab 9-3 Turbo viene proposta anche in una versione a sei cilindri da 280 CV. Ma non è tutto: per festeggiare i trent’anni dalla nascita della prima Saab turbo, la 99 del 1977, la casa svedese lancia la Turbo X in serie limitata. Mossa dallo stesso 2.8 V6 della più potente delle 9-3, rispetto alla quale si differenzia per la trazione integrale, dispone inoltre di un assetto più sportivo, freni più potenti e all’interno è impreziosita da un indicatore del turbo che nello stile ricorda quello della Saab 900.

Presentata nell’estate del 1997, questa berlina di grandi dimensioni raccoglie l’eredità della Saab 9000. Il pianale a trazione anteriore, derivato da quello, opportunamente allungato e allargato, della coeva 9-3, accoglie solo propulsori sovralimentati (anche BioPower: possono essere dissetati con una miscela composta all’85% da etanolo e dal 15% di combustibili fossili, come la benzina). I motori della Saab 9-5 Turbo hanno cilindrate comprese tra i 2 e i 3 litri e potenze variabili tra 150 e 305 CV. La versione più potente, però, curiosamente non è quella mossa dal più grande V6, bensì la 2.3 a quattro cilindri messa a punto per la casa svedese dalla svizzera Hirsch Performance: brucia lo “0-100” in 6,4 secondi e ferma la lancetta del tachimetro a quota 250 km/h.