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La sostenibilità secondo Jaguar Land Rover

Pubblicato 13 aprile 2022

In occasione della gara di Formula E di Roma abbiamo parlato con Rossella Cardone, che è capo dell’ufficio sostenibilità dell’azienda.

La sostenibilità secondo Jaguar Land Rover

La presenza alle due gare di Formula E di Roma, svoltesi nello scorso week end (qui e qui per saperne di più) è stata l’occasione per parlare con Rossella Cardone (a destra nella foto qui sopra), che dal marzo del 2022 è “director and head of sustainability office” (cioè direttore e capo dell’ufficio sostenibilità) del gruppo Jaguar Land Rover. Il ruolo rivestito dalla Cardone ha come obiettivo quello di pianificare le strategie idonee al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione contenuti nel piano Reimage, che per JLR prevede, entro il 2039, l'azzeramento del carbonio, con un taglio delle emissioni medie per veicolo in tutta la filiera produttiva del 54%, compresa la riduzione del 60% durante la fase di utilizzo dei veicoli stessi. 

Decarbonizzazione resa possibile dalla completa elettrificazione della gamma, che nel caso di Jaguar verrà attuata dal 2024. Ma questo oggi non è più sufficiente perché i consumatori sono ormai sempre più attenti a tutti gli aspetti dell’auto che generano un impatto ambientale, sia diretto, ad esempio durante la produzione, che indiretto, dove vengono inclusi i criteri della scelta dei fornitori e tutta la catena di approvvigionamento.

Ecco perché è stata scelta Rossella Cardone, un profilo molto specializzato con 20 anni di esperienza nel settore delle comunicazioni, dove si è quasi sempre occupata di progetti di sostenibilità e innovazione

“Ho seguito diversi progetti, come ad esempio quello per Ericsson dove sono state utilizzate le fuell cell a idrogeno con batterie al litio e con i pannelli solari, quindi stoccaggio di energia rinnovabile, per l’alimentazione dei siti radio e di telecomunicazioni in determinate circostante. Quando sono venuta qui in Jaguar Land Rover mi sono ritrovata un contesto molto stimolante con un progetto molto interessante già avviato. Mi riferisco a quello nato grazie alla collaborazione tra Jaguar Land Rover e Pramac, dove vengono impiegate le batterie riciclate della Jaguar I-Pace come unità di stoccaggio dell’energia, garantendo così corrente a zero emissioni là dove l'accesso alla rete elettrica è limitato o non disponibile”.

Cardone spiega che, dal punto di vista della sostenibilità, l’elettrificazione, sia per Jaguar che per Land Rover, è un filone molto importante, però poi entrano in scena anche altri elementi che riguardano l’intero ciclo produttivo. “Anno per anno per le nostre factory stabiliamo degli obiettivi che riguardano i nostri modelli di produzione, stabilendo quindi delle road map. Anche sul riciclo lavoriamo in modo congiunto come gruppo”. 

“Oltre che a mettere sul mercato modelli funzionali, puntiamo a realizzare auto elettriche con più elementi riciclabili possibili, a partire dalla batteria. Stiamo definendo ancora la nostra strategia di riciclo”.

Il piano Reimage ha gettato le basi per un radicale cambiamento in Jaguar Land Rover, esattamente come spiega Rossella Cardone: “Il ceo Bollorè ha dato un imprinting forte di trasformazione all’azienda a 360 gradi. Ha puntato su sostenibilità, digitalizzazione, servizi, dando la massima rilevanza anche alle radici inglesi di JLR, trasmettendo all’azienda un forte segnale di opening innovation”. 

Trasformazione che però non è sempre facile da attuare, specie in un’azienda con una precisa connotazione come la compagnia inglese. “Quando sono arrivata ho trovato i vertici aziendali ugualmente coinvolti nel processo di trasformazione che sta affrontando Jaguar e Land Rover. E questo non è banale. Ho lavorato in una realtà come Ericsson che ha alle spalle 160 anni di innovazione, e posso dire che, in queste realtà consolidate, non è mai semplice e banale convincere tutti a fare un’ulteriore step di innovazione e di trasformazione dei processi. Sostenibilità e diversity sono elementi di cambio, così come il digitale”.



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Ritratto di PONKIO 78
14 aprile 2022 - 06:42
Zorzan, visto che questo team è messo male… opterei per una raccolta firme, in modo da mandare Alvolantino a dare una mano a questo progetto di sostenibilità… così Alvolantino è felice, noi lo siamo ancora di più perché non avrà il tempo di chattare con noi….. quindi che aspettiamo, il primo sono io….. Ponkio78 (nome vero SBM - Sciuz Benny Matt) Avanti in prossimo…. ;-))))