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Tata: miliardi e nuovi motori per sfidare i tedeschi

09 maggio 2011

La casa indiana investirà 4,4 miliardi di euro in cinque anni per portare Jaguar e Land Rover a rivaleggiare ad armi pari con i marchi di lusso tedeschi. A partire da nuovi motori fatti “in casa”.

GRAN BRETAGNA E CINA - Il gruppo indiano Tata ha annunciato che nei prossimi cinque anni investirà 5 miliardi di sterline (pari a 4,4 5,7 miliardi di euro) negli stabilimenti inglesi di Jaguar e Land Rover, oltre che nella costruzione di un impianto in Cina. Lo scopo dichiarato è quello di portare i due marchi inglese (comprati nel 2008 dalla Ford) a rivaleggiare con Audi, BMW e Mercedes.

MOTORI FATTI IN CASA - Della cifra stanziata, ben 750 milioni di sterline (circa 660 850 milioni di euro) serviranno per inaugurare un ulteriore impianto in Gran Bretagna, dedicato alla produzione di motori. Un passo in linea con quanto annunciato già nel settembre 2010 (leggi qui per saperne di più). Infatti, attualmente tutti i motori montati sulle auto delle due case inglesi sono di provenienza Ford: una dipendenza che la Tata vuole spezzare, sviluppando in proprio motori più piccoli ed efficienti.

SI PARTE DALLA C-X75 - Proprio uno dei nuovi propulsori, potrebbe trovare posto dentro la futura supercar della Jaguar, la C-X75, attesa nella sua versione di serie per il 2013 (leggi qui la news). A muoverla, ci penseranno dei motori elettrici, collocati sia sull'asse anteriore sia su quello posteriore, abbinati a uno a scoppio. Quest’ultimo potrebbe essere un inedito 1.6 turbo a benzina, sviluppato in cooperazione con la Williams Grand Prix Holdings PLC, celebre per la sua lunga partecipazione in F1.

Precisazione: per un nostro errore, due delle cifre indicate non erano corrette: 5 miliardi di sterline equivalgono a 5,7 miliardi di euro e non a 4,4; mentre 750 milioni di sterline sono pari a circa 850 milioni di euro (e non 660).



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Ritratto di mecner
9 maggio 2011 - 16:35
Questo è un esempio da imitare. Ma da noi in Italia cose di questo genere non succederanno mai. Dovrebbero chiederselo i nostri politici come mai nessun produttore auto straniero viene ad investire da noi. Perche ? Sindacati, inutile burocrazia, magistratura inefficiente, classe politica corrotta e, chi più ne ha pià ne metta. Sono queste le ragioni dell'isolamento. Bravo Tata, per la tua Jaguar, così si fà..!
Ritratto di fogliato giancarlo
10 maggio 2011 - 01:25
Il commento è stato rimosso perché l'utente è stato disattivato per violazione della policy del sito. La redazione.
Ritratto di Mister Grr
9 maggio 2011 - 18:24
se non ridimensiona gli obiettivi, farà la fine di renault...da fare auto "all'avanguardia e capaci di dar filo da torcere alle tedesche" a fare auto brutte, con listino composto solo di versioni speciali, che vendono molto in francia grazie agli ecoincentivi.
Ritratto di Borgata Pinarellli
9 maggio 2011 - 22:07
il gruppo renault-nissan è stato nel 2010, per vendite mondiali, il 4° costruttore (tallonando la vw). poi che non riesce a stare al passo con le tedesche e che si è illuso, sono d'accordo. la tata potrebbe tranquillamente ritagliarsi e ampliare la sua quota di mercato con queste sue due case che hanno un nutrito seguito un po' ovunque. secondo me 'sti indiani c'hanno visto.
Ritratto di DaveK1982
10 maggio 2011 - 08:34
7
secondo me fa auto sicuramente di gusto discutibile ma dalla indubbia completezza e dal prezzo interessante. Mentre la volkswagen ti da a prezzo alto auto di indubbia qualità costruttiva ma dove devi pagare quasi tutto a parte come optional. Secondo me più che di stare al passo bisogna parlare di diverso punto di vista. Comunque per tornare a tata anche secondo me ci hanno visto giusto: jaguar e land rover sono marchi molto seguiti e con le giuste mosse possono fare molto bene.
Ritratto di Mister Grr
10 maggio 2011 - 18:05
parlo di RENAULT. E non parlo di Volkswagen, parlo delle 3 solite premium. Basta leggere i commenti, ogni tanto.
Ritratto di prinz4ever
10 maggio 2011 - 14:52
3
solo perchè è indiana non vuol dire che sia un' azienda "sprovveduta" anzi è uno dei più grossi gruppi economici mondiali, quindi i conti li sanno fare, state tranquilli.
Ritratto di enterprais
10 maggio 2011 - 17:15
è così che si fà, una fabbrica per motori jaguar in inghilterra per ridare più tono ha il marchio, che per primo usò i freni ha disco.tata è formidabile ha rinnovare un nome così famoso.io che ammiro la cultura orientale più cinese e giappoonese di quella indiana,sono troppo misteriosi gli indiani ( agli inglesi dicono: dai non fare l'indiano!vocabolario zingarelli ) sti indiani sono in gamba appunto come gli inglesi,che hanno fatto l'iteligiens service a hitler! fanno bene ha valorizzare è rivitalizzare la jaguar.brava tata!
Ritratto di Toscosardo
10 maggio 2011 - 22:49
Tata è una solida realtà industriale ma non c'è da prendere per oro colato tutto quanto viene da lì; che fine ha fatto l'auto per tutti? la Nano, doveva arrivare in Europa nel giro di 3 anni e non cammina manco in India, dove c'è una cifra e mezzo di Maruti vecchie e nuove, oltre agli altri marchi mondiali. Ora Mr Tata vede l'affare nelle auto di gamma alta e vuole insidiare i blasonati marchi tedeschi (BMW, Mercedes, Audi), per conto mio è già un successo se riesce a tenere a galla la Land Rover che produce il miglior fuoristrada del mondo, il Defender, duro e puro, in tutte le sue versioni. In Inghilterra ci hanno già pestato il muso i giapponesi (Honda), i tedeschi (BMW) sempre con la Rover e gli americani si sono limitati a fornire motori (Ford).