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Tom Tjaarda: “La Fiat 124 Spider? Sotto sotto c’è una Rondine”

18 novembre 2015

Parola di Tom Tjaarda, il designer che ideò la Fiat 124 Sport Spider degli anni 60. Prendendo spunto da una show car creata per la Pininfarina: la Chevrolet Corvette Rondine.

Tom Tjaarda: “La Fiat 124 Spider? Sotto sotto c’è una Rondine”
MATITA GENIALE - Ora che la nuova Fiat 124 Spider è in rampa di partenza, c’è il nome di un designer che torna alla ribalta: Tom Tjaarda (nella foto sopra). Ossia, Steven Thompson Tjaarda van Starkenberg. Nato a Detroit nel 1934, di padre olandese e madre americana, ha svolto la sua attività di progettista e stilista d'auto quasi solo in Italia, creando vetture rimaste nella storia soprattutto per la Ferrari, la Fiat e la De Tomaso (sua l’indimenticabile supercar Pantera). Oggi, l’81enne Tjaarda lavora nel suo studio in centro a Torino; visto il lancio imminente della Fiat 124 Spider, l’abbiamo raggiunto telefonicamente per toglierci alcune curiosità. 
 
Dall’America a Torino per creare la Fiat 124 Sport Spider: perché?
“Mio padre era un designer, e ho voluto seguirne le orme. A notarmi fu Luigi Segre, responsabile dello stile alla Carrozzeria Ghia di Torino, durante un corso di architettura all'Università del Michigan. Mi offrì un corso di specializzazione nel capoluogo piemontese. Qui, collaborai a diversi progetti, e nel 1962 approdai alla Pininfarina, dove realizzai diverse macchine, fra cui appunto la Fiat 124 Sport Spider”. 
 
A che cosa s’ispirò per disegnare la Fiat 124 Sport Spider?
“Alla Chevrolet Corvette Rondine, del 1963. Una show car molto particolare. La linea era piaciuta a Torino, e così mi chiesero di adattarla alla Fiat 124 Sport Spider. Soprattutto la coda della mia creatura richiamava la Rondine. Che però era lunga e affusolata, mentre la 124 era più corta e tozza.  Puntammo così al collegamento nella portiera fra il diedro posteriore e le rotondità dei fari anteriori. Nel taglio frontale della 124, c’erano poi alcuni spunti di macchine ancora più sportive, specie nella mascherina trapezoidale”.
 
Come definirebbe la “sua” Fiat 124 Spider?
“Un mix fra creatività, fantasia e lungo lavoro di stilizzazione. Fu molto difficile adattare la linea della Rondine a una macchina di proporzioni così diverse. Fui onorato del fatto che poi la 124 subì diverse evoluzioni tecnologiche nel tempo, inclusi motori più potenti, conservando però intatto il suo design”.
 
La Fiat 124 Spider venne presentata al Salone di Torino nell’autunno del 1966. Ebbe un enorme successo. Inatteso. Lei se l’aspettava? 
“Sinceramente no. All’epoca, l’obiettivo iniziale era una semplice e simpatica spiderina. Il successo della 124 mi ripagò, ci ripagò, per la fatica di aver collegato insieme gli elementi stilistici della Rondine alla 124. Spero che la storia si ripeta. Avendo dato un’occhiata a quella nuova di adesso, credo che ci siano le premesse perché questo accada”.
 
In chiusura, se ci dovesse elencare alcune delle sue creature, quali nomi farebbe?
“Ferrari 330 GT 2+2 , Ferrari 365 California, De Tomaso Pantera, la prima Ford Fiesta e la Rayton Fissore Magnum. Più, ovviamente, la Fiat 124 Spider!”.
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Ritratto di Ercole1994
18 novembre 2015 - 22:19
Bellissima la versione Abarth con il cofano nero, semplicemente un'icona al pari della Duetto!
Ritratto di mgiver
19 novembre 2015 - 09:41
La Rayton Fissore Magnum, me la ricordo benissimo la possedeva un mio vicino. una UNO in scala1,15:1. Forse il primo antesignano SUV. So che è rimasto in produzione negli USA per molti anni. Famosi poi quelli della Polizia con i paraurti in tubolare e rete. a volte penso di come siamo maestri nel creare le cose e nello stesso tempo a distruggerle.
Ritratto di mgiver
19 novembre 2015 - 09:41
La Rayton Fissore Magnum, me la ricordo benissimo la possedeva un mio vicino. una UNO in scala1,15:1. Forse il primo antesignano SUV. So che è rimasto in produzione negli USA per molti anni. Famosi poi quelli della Polizia con i paraurti in tubolare e rete. a volte penso di come siamo maestri nel creare le cose e nello stesso tempo a distruggerle.
Ritratto di DRUIDI PAOLO
22 novembre 2015 - 22:55
4
La mia visione della cosa è la seguente: negli anni '70 c'erano le spider di scuola inglese come la Jaguar E la triumph la Morgan e altre, cofano lungo, guida arretrata e altro, e le spider italiane il duetto, l'850 gamin e la 124 con diversa proporzione fra i cofani e posizione di guida centrale, c'erano due correnti diverse di pensiero di utilizzatori e di guida. La Mazda, più di 20 anni fa, quando decise di costruire una spider, scelse la scuola inglese e copiò gli stilemi (bene, come sempre fanno i giapponesi) facendo un ottimo prodotto, qualitativamente ed esteticamente parlando, apprezzato in tutto il mondo. Il sig. Marchionne, con la pragmaticità che lo distingue, ha capito da tempo che tutto ciò che viene disegnato in FIAT non incontra per cui, quando ha fatto un suv piccolo ha rimarcato la SX in Sedici, quando ha voluto fare un gran famigliarone ha rimarcato il Journey in Freemont, quando ha fatto una spider ha rimarcato la MX5 in 124: nessun rischio commerciale quest'oggetto è già nella testa di tutti da anni, come per gli altri due modelli sopracitati, nessun costo di progettazione, solo il costo dei due marchietti adesivi anteriore e posteriore, pure qualche risparmio nelle finiture d'interni e nel motore, Fiat anziché nel nativo ed evoluto Mazda e voilà, con poca spesa e molta resa, (ma soprattutto senza rischi commerciali se il progetto fosse stato made in Fiat) ecco la "nuova" 124, così facendo ha ucciso la 124 e la scuola italiana in un solo colpo: viva la 124 ... il re è morto, viva il re. Salute a tutti Paul.