Il Gruppo Volkswagen e i suoi leader sindacali hanno concordato misure per risparmiare 10 miliardi di euro così da contribuire ad aumentare la redditività del marchio Volkswagen. Il brand prevede di tagliare i turni di produzione, ridurre i cicli di sviluppo dei prodotti, rinunciando inoltre a un nuovo sito di ricerca e sviluppo a Wolfsburg. Le misure comprendono anche l'accelerazione dei tempi di sviluppo e produzione, la riduzione dei costi del personale e l'attuazione di una strategia di approvvigionamento più efficiente.
La Volkswagen ha fissato obiettivi di risparmio per ciascuna di queste misure in un “pacchetto” che prevede di raggiungere un margine di profitto del 6,5%, rispetto al 3,4% dei primi nove mesi. La Casa prevede di risparmiare 320 milioni di euro all'anno grazie a un migliore di approvvigionamento, di generare oltre 250 milioni di euro all'anno ottimizzando le attività di post-vendita e di risparmiare oltre 200 milioni di euro all'anno migliorando i tempi di produzione. Altri 400 milioni di euro all'anno verrebbero risparmiati riducendo fino al 50% il numero di veicoli di prova utilizzati per lo sviluppo tecnico, con un maggior numero di test effettuati tramite processi digitali. La riduzione dei costi dovrebbe dare un flusso di cassa positivo pari a 4 miliardi di euro nel 2024.
Gunnar Kilian, membro del consiglio di amministrazione delle risorse umane, ha dichiarato che, qualora fosse necessario, la casa automobilistica potrebbe offrire accordi di risoluzione selettiva dei contratti in tutta l'azienda, lasciando i ruoli vacanti per ridurre l'organico totale. Si tratta di un modo alternativo per ridurre il numero di dipendenti senza infrangere l'accordo con il consiglio di fabbrica per escludere i licenziamenti.
In una nota inviata al personale all'inizio del mese, la casa automobilistica ha dichiarato di voler ridurre di un quinto i costi del personale amministrativo del marchio Volkswagen, di voler risparmiare un miliardo di euro entro il 2028 riducendo i cicli di sviluppo dei prodotti da 50 mesi a 36 mesi.
La casa automobilistica ha già attuato un blocco delle assunzioni, licenziato lavoratori temporanei e tagliato i turni di produzione nelle sue fabbriche tedesche. L’amministratore delegato Oliver Blume punta a migliorare gli utili del marchio generalista Volkswagen, impresa resa più difficile da una domanda di veicoli elettrici più debole del previsto. Negli ultimi mesi il marchio tedesco, a causa di un portafoglio prodotti considerato non soddisfacente, ha perso la sua posizione di leadership in Cina, a favore del produttore di veicoli elettrici BYD.