COME LA GOLF, ANZI DI PIÙ - Dopo la Golf, anche la
Volkswagen Passat diventa
GTE: sembra questa la sigla scelta dalla Volkswagen per le proprie
ibride di tipo
plug-in (quindi, con le batterie collegate al motore elettrico ricaricabili da una normale presa di corrente) dalle caratteristiche sportiveggianti. Tocca alla Passat seguire le orme della sorella più piccola (che nasce, tuttavia, dalla stessa piattaforma MQB) e a mettere sul piatto 218 CV e 400 Nm di coppia, 14 in più rispetto ai 204 della Golf, il cui “powertrain” è adottato anche dall'Audi A3 e-tron.
TRIPLA FRIZIONE - Nella Volkswagen Passat GTE cresce la potenza del 1.4 TSI, ora pari a 156 CV. Il motore elettrico ne ha 115 anziché 102 ed è alloggiato nella scatola del cambio; quest'ultimo è una variante del noto robotizzato a doppia frizione DSG, concepito per i sistemi ibridi, con 6 marce. Il DSG-e ha tre frizioni: le consuete due per salire e scendere con i rapporti, e una di separazione. Quattro le modalità di guida disponibili: solo elettrica, ibrida, ricarica della batteria (il motore termico funge da generatore) e sportiva chiamata GTE (cambia l'erogazione dei motori, la risposta dello sterzo e dell'acceleratore: sono disponibili tutti i 218 CV dichiarati).
PRESTAZIONI BRILLANTI - L'autonomia complessiva dichiarata per la Volkswagen Passat GTE, nelle condizioni più favorevoli, è di 1.000 km (il pieno di benzina è di 50 litri); la velocità massima dichiarata è di 220 km/h e l'accelerazione da 0 a 100 km/h richiede 8”. Le emissioni di CO2 sono inferiori a 45 g/km, mentre la percorrenza media dichiarata è di 50 km/litro. Questo dato, ovviamente, tende a normalizzarsi su percorrenze inferiori man mano che aumenta l'apporto del motore termico, e per converso si esauriscono le batterie dell'elettrico.