AMBIZIONI - Da almeno un paio d’anni i vertici del gruppo Volkswagen fanno spesso cenno all’obiettivo strategico di arrivare a essere il costruttore numero uno al mondo. Con un approccio del genere è inevitabile che venga analizzata e scrutata al microscopio non solo ogni sua mossa del gruppo, ma anche ogni notizia che lo riguardi.
PRIMAVERA FREDDA - È successo anche con la pubblicazione dei risultati di vendita relativi ad aprile 2015 e al primo quadrimestre dell’anno, apparsi in controtendenza rispetto ai piani di crescita e le ambizioni di leadership del gruppo. Al centro dell’attenzione c’è soprattutto il marchio Volkswagen, che rappresenta il 59% delle vendite complessive. Nelle statistiche di aprile infatti sembra a farla da padrone è il segno meno.
ALLERTA D’APRILE - Il consuntivo delle vendite in aprile per l’intero gruppo Volkswagen è stato di 853.200 veicoli, in calo dell’1,3% rispetto al 2014. Ma ancora più forte è il campanello d’allarme suonato per il marchio Volkswagen, che ad aprile ha contabilizzato 496.100 unità vendute, pari al 4,8% in meno rispetto all’anno scorso.
QUADRIMESTRE INCERTO - Nel riepilogo dei primi quattro mesi dell’anno, l’esito di aprile ha dato luogo a un bilancio appena positivo per l’intero gruppo Volkswagen, con 3,34 milioni di veicoli venduti, in aumento dell’1% rispetto al 2014, mentre per il solo marchio Volkswagen il risultato di 1,98 milioni di veicoli commercializzati nel mondo, che rappresentano un calo del 2,2%.
DATI DI SEGNO OPPOSTO - Gli esiti relativi al marchio e al gruppo Volkswagen derivano dalla somma dei risultati di segno diverso ottenuti nelle varie zone geo-economiche del mondo. La casa tedesca non ha dettagliato i dati per il solo mese di aprile, mentre per il quadrimestre ha fornito i consuntivi di vendita regione per regione.
LE AREE DOVE IL GRUPPO VW CRESCE - Per l’intero gruppo Volkswagen a fornire un contributo positivo (cioè in crescita) sono state la Germania (432.200 unità vendute, pari all’8% in più); l’Europa, escludendo la Germania, con 1,38 milioni (+3,88%), il Nord America (284.300 unità, pari al 4,3% in più). A proposito del Nord America va detto che al suo interno, il mercato degli Stati Uniti con 184 mila unità vedute ha segnato un calo dello 0,2%. In crescita è anche il risultato complessivo del gruppo Volkswagen nell’area Asia-Pacifico, con 1,33 milioni di veicoli venduti, pari allo 0.6% in più rispetto all’anno scorso. Di questi veicoli, 1,19 milioni sono relativi alla Cina, dove le vendite del gruppo VW sono crescite dello 0,2%.
DOVE CALANO LE VENDITE - A chiudere “in rosso” il consuntivo quadrimestrale del gruppo VW sono le aree dell’Europa centrale e orientale, con 199.900 veicoli venduti, pari all’11,6% in meno. In Russia, con 57 mila vendite il gruppo VW ha accusato un calo del 38,8%. Negativo è anche il bilancio del Sud America, dove con 200.400 unità vendute c’è stato un calo del 20,7%, quasi tutto rappresentato dal mercato brasiliano, dove le vendite del gruppo sono state 196.200, in diminuzione del 26,7%.
FRENA IL MARCHIO VW - Se per l’intero gruppo l’andamento è stato parzialmente negativo, il quadro è diverso per i risultati del solo marchio Volkswagen. Il bilancio quadrimestrale di 1,98 milioni di vendite (-2,2%) contiene il buon andamento dell’Europa occidentale (318.100 unità vendute, in aumento del 6,6% rispetto al 2014) e della Germania (198.100 vendute (+7,6%), ma anche la lunga serie di dati negativi relativi all’Europa centro-orientale, alla Russia, all’Asia, al Sud America. Di seguito il dettaglio dei risultati negativi.
EUROPA CENTRO-ORIENTALE: 65.900 unità vendute pari a un calo del 22,8%
RUSSIA: 24.300 vendite; in diminuzione del 47%
ASIA (inclusa la Cina): 972.000 veicoli venduti, pari al 2,2% in meno rispetto al 2014
CINA: 899.400 veicoli commercializzati, equivalenti a una riduzione del 2,4% sul 2014
SUDAMERICA: 167.400 unità, cioè il 19,4% di contrazione rispetto all’anno scorso
USA: 109.200 vendite, pari a un calo del 7,5% (il bilancio del Nord America, compresi gli Usa, è invece positivo, con 185.100 unità consegnate, pari allo 0,4% d’aumento rispetto al 2014).