La più potente di tutte
Girata la chiave di avviamento, il rombo cupo, ma non troppo invadente, del 1.6 turbo con la potenza record di 270 cavalli dice già molto della
Peugeot RCZ R: non solo è la versione più performante della coupé francese, ma è anche il modello “stradale” del Leone più potente mai costruito. Tutto questo, però, senza voler essere una sportiva estrema, quanto piuttosto una veloce gran turismo, che non azzera il comfort.
Buon divertimento
Piatta e pronta nell’inserirsi nella curve, con uno sterzo pronto e preciso, ma non così diretto da essere troppo reattivo, la Peugeot RCZ R è velocissima nell’affrontare i percorsi ricchi di curve. Aiutata dal differenziale autobloccante (se una delle due ruote motrici anteriori slitta, trasferisce parte della trazione all’altra), è precisa nel seguire la traiettoria impostata (manifesta una ridotta tendenza ad “allargare” con l’avantreno) e “scarica” piuttosto bene sulle ruote anteriori i 270 cavalli. Merito anche delle generose gomme 235/40 R 19 che, però, tendono a copiare le imperfezioni del manto stradale: un comportamento tipico delle vetture a trazione anteriore molto potenti e facilmente correggibile con lo sterzo (piuttosto leggero), che poco toglie alla piacevolezza di guida. Ok anche il cambio: con una corsa breve della leva e inserimenti leggermente duri, piacerà agli sportivi.
Scatti brucianti
Il 1.6 turbo della Peugeot RCZ R spinge con vigore oltrepassati i 1800 giri, in un crescendo regolare e mai brusco, fin oltre i 6000 giri. Nonostante i rapporti lunghi del cambio e la turbina più grande di quella delle altre RCZ, il leggero ritardo di risposta non è fastidioso e lo “0-100” in soli 5,9 secondi è verosimile (come la velocità massima, limitata elettronicamente a 250 km/h). Se si desidera “passeggiare”, la Peugeot RCZ R è docile, permette di viaggiare con le marce alte innestate anche a basso numero di giri e le pur sportive sospensioni non si rivelano eccessivamente dure. Restano i limiti di visibilità, soprattutto davanti, per via dei montati del tetto spessi e molto inclinati e del parabrezza non molto esteso (anche lo schermo del navigatore che fuoriesce dalla parte superiore della plancia toglie un po’ di visuale). Ultima nota, i consumi: nel test, condotto a tratti in maniera brillante, in altri più rilassata, secondo il computer di bordo la media è stata di circa 9 km/l.
In arrivo
In vendita da gennaio 2014, la Peugeot RCZ R costerà circa 40.000 euro: 8.000 più della versione con motore da 200 CV. La differenza di prezzo è giustificata dalle modifiche meccaniche: ogni motore è assemblato a mano (i pistoni sono del tipo forgiato) e la Peugeot RCZ R è l’unica con il differenziale autobloccante, un impianto frenante maggiorato (dischi anteriori di 380 mm di diametro) e l’assetto irrigidito e ribassato di un centimetro.
Cambia poco
Comodo solo per due (i sedili dietro e sono adatti a due bambini), l’abitacolo della Peugeot RCZ R rimane sostanzialmente quello delle altre versioni. La semplice plancia è un po’ datata (riprende quella della precedente Peugeot 308, su cui è basata la RCZ), la strumentazione risulta completa e resta la scomoda leva del freno a mano che sporge parecchio dal tunnel centrale. Sono nuovi i sedili avvolgenti (in Alcantara e pelle) che, pur non stringendo troppo il corpo, si rivelano comodi ed efficaci. Infine, il baule ha una capienza niente affatto disprezzabile: 321 litri (639 ripiegando il “mini divano”).
Secondo noi
Pregi
> Assetto. Un buon compromesso fra reattività, facilità di guida e comfort.
> Baule. È grande per una coupé.
> Motore. “Morde”, ma sa essere anche docile.
Difetti
> Leva del freno mano. È scomoda e troppo sporgente.
> Posti dietro. Sono più virtuali, che reali.
> Visibilità. Non eccezionale, specialmente davanti.