BUSINESS & FLOTTE

NEWS

Crescono le immatricolazioni delle partite Iva

30 dicembre 2015

Con 193.335 targhe nel 2015 e un aumento del 20,5% sul 2014, rappresentano ormai il 19,5% del totale delle vetture vendute nel canale "privati".

Crescono le immatricolazioni delle partite Iva

UNA SU CINQUE - Artigiani, negozianti, professionisti, lavoratori autonomi tra cui tanti ragazzi alle prese con le prime esperienze nel mondo del lavoro: il variegato popolo delle partite Iva sale in auto sempre più spesso. Secondo una ricerca effettuata su dati Istat dal Centro Studi e Statistiche dell'UNRAE (l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), nel 2015 sono state ben 193.335 le auto acquistate, nel canale privati, da un titolare di partita Iva, vetture quindi in parte o totalmente destinate a un impiego lavorativo. Di fatto si tratta di una macchina nuova ogni cinque, pari al 19,5% del totale venduto a privati. Rispetto al 2014, quando le macchine acquistate da parte di questo tipo di utenza erano state 160.400, si è registrata una crescita del 20,5% delle immatricolazioni; nel complesso, il fatturato generato da tali clienti nel 2015 è stato di 4,5 miliardi di euro, in aumento del 21% sulla somma del 2014. 

PREFERISCONO IL LEASING - Sebbene statisticamente conteggiate negli acquisti privati, le vendite di veicoli alle partite Iva rappresentano un mondo a sé stante e vengono considerate e trattate dalle Case con strumenti differenti. Rispetto alla grande massa di single e famiglie che comprano la macchina per impieghi realmente privati, infatti, questa clientela ha esigenze, necessità di utilizzo e gusti che spesso sono specifici. Una diversità evidenziata dalle formule d’acquisto preferite: se il ricorso al leasing ricorre sono nel 2% del totale degli acquisti compiuti da acquirenti privati, se si fa riferimento ai soli artigiani, professionisti e lavoratori autonomi la percentuale si impenna fino al 9%. Chi sono, allora, questi automobilisti? Secondo l'analisi del Centro studi UNRAE si tratta di titolari di imprese individuali nel 50,7% dei casi, di professionisti nel 21,4% (4,8% studi legali, 3,4% commercialisti, 2,2% società di consulenza, 2,2% ingegneri, 1,7% architetti), di agenti di commercio nel 18,2% e di agricoltori nel 9,7%.

AMANO SUV/CROSSOVER E DIESEL - Per quello che riguarda il tipo di veicolo acquistato, le preferenze mostrano come le partite Iva sentano molto il fascino di suv e crossover, in maniera decisamente più forte rispetto ai “normali” privati: nel 2015 questi due tipi di vetture hanno rappresentano il 34,5% dei loro acquisti, con una differenza di 7,5 punti percentuali in più rispetto alle preferenze (27%) del canale nel suo complesso. Anche tra loro, comunque, le berline continuano a essere le più vendute, con il 46% del totale (contro il 58,6% del canale privati), davanti alle crossover (21,7% su un totale del 19,7%), alle fuoristrada (12,8% contro 7,3%), alle monovolume (9,5% e 8,6%) e alle famigliari (7,4% su 4,1%). In relazione all'alimentazione, le partite Iva prediligono le vetture a gasolio: le Diesel sono le preferite nel 63,9% dei casi, contro il 49,3% che si registra nel totale del canale privati, con una differenza di oltre 14 punti percentuali. Nella scelta di questo tipo di utenza seguono l'alimentazione a benzina, con il 21,7% (totale privati 33,6%), il GPL con il 7,3% (10,5%), il metano con il 5% (4,9%) e l'ibrido che con il 2,3% mostra un valore decisamente più elevato sulla media del canale di appena 1,7%. Ignorate, invece, le elettriche. Infine, da notare come vengano più o meno confermate le corrispondenze delle immatricolazioni per aree di vendita: Roma, Milano e Torino mantengono (in quest’ordine)le posizioni del podio tra le province per numero di targhe mentre, al quarto posto, si registra un'inversione tra Bologna e Napoli, con il capoluogo partenopeo che nelle vendite a partite Iva supera la città emiliana. 



Aggiungi un commento
Ritratto di lucios
30 dicembre 2015 - 19:16
4
Eh beh!!!! Con la possibilità di scaricare in parte o in tutto i costi di gestione, un auto nuova non è mica male!
Ritratto di Pelide
30 dicembre 2015 - 20:43
Che belli questi articoli! Ti fanno credere che le imprese italiane, specie se individuali, stanno bene perchè investono in belle auto. Ma a casa mia far guidare auto aziendali a parenti e figli si chiama elusione fiscale. Vuoi un auto a gasolio con prezzo medio superiore alla media? Facile: preparati a scaricare l'iva e magari fa girare un pó di contante in nero.
Ritratto di claus83
30 dicembre 2015 - 23:31
Allora facciamo due calcoli per un lavoratore autonomo non agente di commercio che usa l'auto per lavoro. Il costo massimo deducibile é di 18.075€ circa, deducibile al 20% in minimo 4 anni. Ipotizzando una aliquota Irpef media del 20% il risparmio annuo é di 180,75€. L'iva invece é deducibile al 40%, se calcolata su un costo di 16.000€ porta a un risparmio di 1.408€. Il risparmio totale in 4 anni é di 2.131€. Da non buttar via, ma che non ti fanno cambiare l'auto se non é strettamente necessario.
  • arval flotte aziendali ultime tendenze
    Auto e prodotti

    Flotte aziendali: le ultime tendenze

    La società francese Arval, specializzata nel noleggio a lungo termine, ha pubblicato una ricerca sulle tendenze in atto nelle flotte aziendali a livello globale. Il focus è sempre più sulla gestione dei dati e sulla transizione ecologica.