Climatizzatore dell'auto in inverno: il trucco per non fare appannare i vetri

Vivere con l'auto
Pubblicato 04 febbraio 2025

Come usare il climatizzatore dell'auto in inverno in modo efficiente e quali sono i principali vantaggi del suo utilizzo. Ecco una serie di consigli pratici. 

A COSA SERVE IL CLIMATIZZATORE DELL'AUTO IN INVERNO?

Spesso il climatizzatore dell'auto è associato a climi torridi e a temperature estive, e magari in inverno ce ne si dimentica. Eppure, usare il climatizzatore dell'auto durante la stagione invernale apporta molti vantaggi, primo tra i quali quello di deumidificare l’auto. Grazie a questa funzione, il climatizzatore consentirà di respirare un’aria più salubre all’interno dell’abitacolo, rimuovendo l’umidità in eccesso e i cattivi odori. 

D’inverno, infatti, i vetri dell’auto si appannano con molta frequenza: questo fenomeno è generato dallo scarto termico e dall’umidità presente all’interno del veicolo, che crea quella condensa che appanna i vetri e il parabrezza. Un modo rapido per disappannare i vetri e il parabrezza è quello di accendere il climatizzatore e il riscaldamento, facendo confluire il flusso di aria calda verso il parabrezza, ma evitando di attivare la funzione di ricircolo dell’aria, perché così facendo l’aria utilizzata sarebbe sempre la stessa e l’operazione di disappannamento sarebbe più lenta: a ogni modo, meglio questo metodo rispetto a quello di usare uno straccio, che potrebbe lasciare aloni sul vetro i quali influirebbero negativamente sulla visibilità in condizioni di luminosità scarsa o, al contrario, eccessiva. 

La funzione di ricircolo dell’aria può essere invece utilizzata per riscaldare più velocemente l’auto, perché a venire riscaldata sarebbe la stessa aria fredda che si trova all’interno del veicolo: basterà quindi attivarla per pochi minuti, quando accendiamo il motore, senza mettere necessariamente la ventola del riscaldamento al massimo, ma solo la temperatura. Questa attivazione risulta quindi utile se l’interno della macchina è freddo, ma i vetri non sono appannati.

Un altro aspetto da considerare è quello legato alla manutenzione: utilizzare il climatizzatore dell'auto solo d’estate e dimenticarlo completamente durante tutti gli altri mesi, porterà più rapidamente dal meccanico a sistemare l’impianto. Un utilizzo costante, anche se sporadico, aiuterà a mantenere efficiente l’intero sistema, consentendo la lubrificazione del compressore e delle guarnizioni ed evitando perdite del liquido refrigerante: basta accenderlo per una decina di minuti ogni settimana per fare questo intervento automatico di manutenzione ed evitare dispendiose visite dal meccanico. 

COME USARE IL CLIMATIZZATORE DELL'AUTO D’INVERNO

Sembra scontato, ma per usare correttamente il climatizzatore dell'auto d’inverno bisogna verificare che tutte le bocchette siano aperte, per consentire un più regolare flusso dell’aria. Ricordiamo che si può attivare la funzione di ricircolo dell’aria per qualche minuto per riscaldare più rapidamente l’aria fredda presente nell’abitacolo. Invece, se i vetri sono appannati si raccomanda di non attivare questa funzione e di indirizzare il flusso di aria calda verso il parabrezza. Se su questo è presente del ghiaccio, fare attenzione perché lo scarto termico potrebbe creare dei problemi ed eventuali rotture, soprattutto se il vetro ha già subito degli urti. 

Inoltre, non dobbiamo regolare il ventilatore subito alla massima velocità, perché il motore non ha ancora raggiunto la temperatura di esercizio e quindi sarebbe inutile e inoltre rallenterebbe il procedimento. Meglio attivare al massimo il riscaldamento, ma impostare il ventilatore alla velocità più bassa, quindi aspettare che il motore abbia raggiunto la temperatura di esercizio e infine regolare tranquillamente e a propria discrezione la velocità della ventola. Va tuttavia precisato che in molti modelli moderni di auto, esiste una funzione di preriscaldamento automatica, che fa già questo lavoro. 

Proprio per quanto scritto sopra, sta qui la differenza tra ciò che avviene nei motori a benzina e quello che avviene nei motori diesel. Nei primi, il motore raggiunge la temperatura di esercizio più velocemente rispetto ai motori diesel, e questo influenza anche la velocità di riscaldamento dell’abitacolo. Nei motori diesel a iniezione diretta, tuttavia, sono generalmente presenti dei riscaldatori ausiliari che aiutano a velocizzare la procedura di riscaldamento. 

Una cosa da sapere è che quando la temperatura scende sotto i 2 gradi, il condizionatore non funziona, per via di un sistema di autotutela, che evita anomalie e problemi all’evaporatore e al suo corretto funzionamento. Per questo motivo, i climatizzatori auto sono provvisti di sensori che, quando la temperatura si abbassa a quei livelli, disattivano il compressore. Questo, tuttavia, non ci impedisce di far confluire il getto d’aria calda verso il parabrezza per disappannare i vetri o di utilizzare per brevi periodi il ricircolo dell’aria per riscaldare l’abitacolo. 

Infine, qual è la migliore temperatura: la stessa, sia di estate sia d’inverno, ovvero tra 20 e 22 gradi (negli impianti manuali, è quando la manopola si trova tra il blu e il rosso). 

COS’È IL CLIMATIZZATORE DELL'AUTO E COME FUNZIONA

Il climatizzatore dell'auto utilizza l’aria calda presente all’interno del veicolo e la immette nell’evaporatore, dove viene raffreddata, grazie a un gas refrigerante. A questo punto entra in gioco il compressore, che fa circolare questo gas nell’impianto: il gas freddo si trasferisce al condensatore dove diventa liquido e viene poi inoltrato presso un serbatoio finalizzato alla raccolta e alla trattenuta delle impurità. A questo punto il liquido subisce la vaporizzazione all’interno dell’apposito evaporatore grazie all’azione della valvola di espansione, che ne spruzza liquido all’interno favorendo il cambiamento di stato, e viene reimmesso all’interno del veicolo. Da lì in poi la gestione del flusso d’aria sarà regolata da pressostati e termostati che influiscono sulla temperatura interna dell’abitacolo.

Esistono due tipi di climatizzatore dell'auto: 

  • Manuale: l’utilizzo manuale dell’impianto avviene tramite la gestione di manopole e tasti, così come anche la funzione di ricircolo dell’aria.
  • Automatico: l’utilizzatore sarà tenuto solo a impostare il livello di temperatura, mentre sarà l’impianto a gestire le condizioni di temperatura desiderate in modo automatico. 


Di seguito elenchiamo quali sono le componenti dell’impianto di climatizzazione dell’auto: 

  • Gas refrigerante: a partire dal 1° gennaio 2018 il gas utilizzato nelle nuove auto omologate è il gas R1234yf, che va a sostituire il gas R134A. 
  • Compressore: come abbiamo visto, permette la circolazione del gas refrigerante nell’impianto e ne aumenta la pressione. Si attiva quando spingiamo il pulsante A/C: a questo punto scatta la rotazione interna della frizione elettromagnetica che genera la pressione del gas. 
  • Filtro disidratatore: lo scopo di questo filtro è quello di trattenere le impurità e l’umidità che resta del gas refrigerante; 
  • Condensatore: è la componente dove avviene la modifica dello stato del gas refrigerante, da gassoso a liquido;
  • Valvola di espansione: regola il flusso del liquido refrigerante e previene il congelamento dell’evaporatore; 
  • Evaporatore: ha lo scopo di raffreddare l’aria che viene immessa in questa componente, permettendo il passaggio dallo stato liquido a quello gassoso;
  • Ventilatore: regolabile dal conducente, gestisce il flusso di aria che deve circolare all’interno dell’abitacolo; 
  • Termostato: regola la temperatura interna del veicolo, agendo direttamente sul compressore e sulla frizione elettromagnetica.

 

SIMBOLI CLIMATIZZATORE DELL'AUTO: LA GUIDA

Ecco cosa significano i simboli che troviamo sul quadro riservato al climatizzatore dell'auto: 

Auto: funzione di climatizzazione automatica. Una volta impostata la temperatura desiderata, il sistema agirà in modo tale da raggiungere e mantenere quella temperatura costante. 

Distribuzione dell’aria: nella manopola di distribuzione dell’aria, sono solitamente presenti 5 elementi. 

  • Uomo seduto con freccia rivolta verso il viso: flusso d’aria diretta verso il viso; 
  • Uomo seduto con due frecce, una rivolta verso il viso e l’altra rivolta verso i piedi: il flusso d’aria viene distribuito sia frontalmente sia all’altezza dei piedi; 
  • Uomo seduto con freccia rivolta verso i piedi: il flusso d’aria soffia esclusivamente in basso; 
  • Uomo seduto con freccia rivolta verso il basso e simbolo del parabrezza: il flusso d’aria è diretto verso i piedi e verso il parabrezza;
  • Parabrezza: l’aria soffia verso il parabrezza. 

 

Ventilatore: l’utilizzatore può gestire questa manopola regolando la velocità. Se si tratta di manopola, ci saranno dei numeri che stanno a simboleggiare il livello di potenza. In alternativa, saranno mostrati sul display i gradi che si vogliono impostare, che possono anche risultare differenti relativamente a ogni singolo passeggero. 

Ricircolo aria: simbolo di una freccia che disegna un cerchio all’interno dell’auto. In alternativa, possono essere tre frecce che s’inseguono a vicenda. 

MANUTENZIONE CLIMATIZZATORE DELL'AUTO: L’IMPORTANZA DEL FILTRO ANTI-POLLINE

Nella manutenzione del climatizzatore dell'auto una particolare importanza la riveste il filtro anti-polline, noto anche come filtro di ventilazione. Il filtro è capace di assorbire l’umidità dell’aria per poi rilasciarla quando passa davanti al getto d’aria della ventola. Il filtro anti-polline ha bisogno di un’adeguata manutenzione e infatti subisce delle sostituzioni periodiche, generalmente a ogni tagliando dell'auto. La sua sostituzione è necessaria per evitare intoppi e intasamenti, e quindi la creazione di cattivi odori o una cattiva circolazione dell’aria. Infatti, tra gli scopi principali di questo filtro figura anche la prevenzione della formazione di germi a batteri. 

CLIMATIZZATORE DELL'AUTO ELETTRICA: COME FUNZIONA

Nelle auto elettriche il climatizzatore influisce in modo considerevole sull’autonomia delle batterie, questo perché nelle auto elettriche non è presente il motore termico e quindi la funzione di riscaldamento si basa su sistemi elettrici, con conseguenze inevitabili sulle batterie. 

Per ovviare a questo problema, è utile la funzione di preriscaldamento presente in numerosi modelli, che si attiva al momento del collegamento alla rete elettrica per la ricarica: quando la vettura sarà in marcia, all’interno la funzione di riscaldamento provvederà a mantenere la temperatura costante, influendo positivamente sul consumo di energia. 

LEGGI ANCHEClimatizzatore dell’auto in estate: come usarlo al meglio



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Ritratto di Rav
4 febbraio 2025 - 14:37
4
A dire la verità negli anni sono sempre più convinto che d'inverno meno si usa meglio sia, perchè quando lo accendi e poi lo spegni torna ad appannarsi tutto. Poi ovvio che se si appanna tutto l'abitacolo a quel punto lo accendi altrimenti guidi alla cieca, ma se appena saliti in macchina c'è quell'appannamento momentaneo che poi sparisce da solo, solitamente aspetto e non lo forzo col clima.
Ritratto di Andre_a
4 febbraio 2025 - 17:09
Basta non spegnerlo dopo :)
Ritratto di marcoveneto
5 febbraio 2025 - 10:27
Idem io Rav... Soprattutto se si è da soli in macchina, difficilmente serve il clima acceso per spannare i vetri...Anzi, se lo si accende, accade il fenomeno che hai descritto.
Ritratto di AZ
4 febbraio 2025 - 14:45
Ovvio.
Ritratto di Fortesque
4 febbraio 2025 - 14:46
Climatizzatore spento, temperatura 18,5/19, una tacca (o 2) del ventilatore e bocchette/flusso d’aria solo sul vetro.
Ritratto di nik66
5 febbraio 2025 - 08:56
giusto fortesque, anche io faccio sempre così, aggiungo anche il finestrino un mezzo centimetro aperto, giusto per far passare un filo d'aria
Ritratto di Fortesque
5 febbraio 2025 - 11:03
Vero! Mi ero dimenticato del mezzo dito dí finestrino. Ogni tanto una passata di giornale con un po’ di glassex per togliere quel velo di “unto” che si forma( io non fumo ma svapo in macchina e l’aerosol di glicole e glicerina si deposita sui vetri) e il gioco è fatto.
Ritratto di gainfranco
4 febbraio 2025 - 17:41
Nissan Note del 2009: anche con il ricircolo inserito i vetri si disappannano velocemente in ogni condizione, Vetture moderne, con il ricircolo inserito e temperatura gelida esterna i vetri non si disappannano: I sistemi di condizionamento sono cambiati, probabilmente e secondo me in peggio, al volante indaghi e lo spieghi ai lettori. Grazie
Ritratto di Lele_1998
5 febbraio 2025 - 13:32
3
Guarnizioni e vetri. Oggi, togliendo qualche lowcost estrema, il livello di insonorizzazione e la quantità/qualità delle guarnizioni varie è assai migliorato. L'effetto negativo è più isoli termicamente e acusticamente più le vetrature si appannano di più.
Ritratto di SedanoTurbo
4 febbraio 2025 - 22:10
Sarebbe anche giusto decidere come vestirsi prima di salire a bordo, soprattutto nel caso in cui si affrontino viaggi per più di mezz’ora dove il cappotto a mio avviso può benissimo stare dietro. Da considerare inoltre di aprire almeno un poco i finestrini un attimo appena saliti a bordo, un po’ come si fa arieggiare casa.

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