RISPOSTE ALLA CRISI - Il mercato europeo negli ultimi sei mesi ha rivelato una forte propensione per i modelli compatti, cioè le citycar, le utilitarie e le berline poco oltre i quattro metri di lunghezza. Una situazione del genere è l’ideale per una casa come la Suzuki che vanta appunto una sorta di specializzazione nelle macchine di piccole dimensioni (suv a parte). La cosa trova conferma nelle ultime decisioni strategiche prese dal management.
COMINCIA DALL’ALTO - Nei programmi della Suzuki per l’immediato futuro la prima tappa riguarda la categoria delle crossover medie. La nuova proposta con cui la casa giapponese vuole conquistarsi un spazio si chiama
Suzuki S-Cross. La si vedrà al prossimo salone di Ginevra e si annuncia come un modello che vuole regalare ampio spazio nell’abitacolo e tanta versatilità d’uso. L’arrivo nelle concessionarie è previsto per l’autunno di quest’anno.
PICCOLO È BELLO - Il secondo appuntamento con le novità la Suzuki lo dà invece per l’anno prossimo, con un nuovo modello nella categoria delle citycar, in cui vanta la casa vanta una consolidata esperienza con la Alto (e forse anche nella Splash si può vedere una personalità da citycar).
UNA MINISUV - Un altro anno ancora e si trova nello scadenzario Suzuki un altro appuntamento: quello con una nuova suv di dimensioni compatte, come dire un modello con il quale la Suzuki metterà a frutto le sue migliori tradizioni: quella nelle auto piccole e quella dei suv molto contenuti come: viene alla mente la grande stagione del “Suzukino” che ha allevato generazioni di fans delle suv e che oggi si chiama Jimny (nella foto qui sopra). Sarà interessante vedere la direzione nella quale si evolverà questo classico della casa: resterà una piccola fuoristrada vera o, più probabilmente, diventerà una crossover con vocazione più cittadina?
L’EREDE DELLA SWIFT - Infine l’ultimo capitolo della pianificazione Suzuki: la categoria che per dimensioni viene indicata come quella delle utilitarie, anche se la Suzuki ci ha abituato a un approccio tutt’altro che semplicemente utilitaristico con la sua riuscita Swift. Per quest’ultima novità il rendez vous è per il 2016.
PICCOLE AUTO PER PICCOLI CONSUMI - Lo stesso piano coniuga la stessa filosofia del “piccolo è bello” non soltanto per la praticità di guida. Grazie alle piccole dimensioni si hanno pesi contenuti, che si possono far muovere con motori che chiedono un contenuto dispendio di carburante, con conseguenti vantaggi sul piano delle emissioni di CO2. E la Suzuki non si limiterà a usare propulsori che ha già oggi a disposizione, ma svilupperà propulsori a iniezione diretta di benzina.
INNOVAZIONE NEI MOTORI - Soluzioni tecniche su cui stanno lavorando gli ingegneri della Suzuki sono, oltre alla ricerca sui materiali per ridurre i pesi, la riduzione degli attriti, i sistemi di frenata rigenerativa, la trasmissione Cvt e il sistema stop&start. Per la Suzuki si tratta di un cammino già avviato, come dimostra la Alto Eco (foto qui sopra) lanciata pochi mesi fa in Giappone, un’auto che è in grado di far registrare consumi pari a 32 km/litro.
MOBILITÀ SOSTENIBILE - Mentre saranno messe a punto e proposte le novità citate, la Suzuki conta anche di proporre una novità elettrica, la Swift Range Extender (foto qui sopra). Si potrà magari chiamare anche ibrida perché dispone anche di un motore termico, ma in realtà la marcia con la Suzuki Swift Range Extender avviene soltanto con la trazione elettrica, con l’unità termica che produce energia elettrica per far funzionare il motore elettrico.
IDROGENO E IBRIDO - Un’altra direzione in cui la Suzuki è impegnata è quella del veicolo a fuel-cell (celle a combustibile) alimentate da idrogeno. Gli studi in materia sono in corso in Inghilterra dove la Suzuki ha raggiunto un accordo di collaborazione con la società inglese Intelligent Energy Holding, da cui è nata la Smile FC System Corporation creata appunto per lo studio di questo tipo di motricità. Non solo soltanto intenzioni e parole. È infatti già stato realizzato il prototipo Suzuki SX4-FCV (foto qui sotto) mosso da pile a celle a combustibile e addirittura anche uno scooter, che dovrebbe essere il primo modello del genere a ottenere l’omologazione europea. E per finire nella lunga lista di attività della Suzuki non manca il discorso dell’ibrido, sperimentato in vari modi e su diverse ipotesi di veicolo.